Il lander marziano NASA InSight potrebbe aver terminato la sua missione

Il lander marziano NASA InSight potrebbe aver terminato la sua missione

NASA InSight, il lander che si trova su Marte da novembre 2018, potrebbe aver terminato la sua missione secondo quanto riportato dall'agenzia spaziale e dal JPL. Gli ultimi tentativi di contattarlo non sono andati a buon fine.

di pubblicata il , alle 14:44 nel canale Scienza e tecnologia
NASA
 

Anche se manca ancora una conferma definitiva, il lander NASA InSight potrebbe aver terminato la sua missione operativa su Marte. Non si tratta di una notizia inattesa in quanto il periodo nel quale ci si aspettava potesse non rispondere più "alle chiamate" da Terra era proprio dicembre 2022. Non si tratta però di un fallimento se si considera che il lander è riuscito a completare la missione principale e quella estesa.

nasa insight

La notizia è stata diffusa nella giornata di oggi (quando in Italia era ancora notte). Attualmente sulla superficie di Marte rimangono ancora attivi i due rover Curiosity e Perseverance, il drone Ingenuity e il rover cinese Zhurong (che in questo periodo potrebbe aver già ripreso l'attività esplorativa dopo la pausa legata alle tempeste di sabbia). Gli ingegneri dovrebbero essere riusciti a scaricare tutti i dati utili dal lander e quindi la ricerca scientifica potrà comunque andare avanti, anche se l'hardware non sarà più accessibile e utilizzabile. Un ultimo regalo di InSight.

Il lander marziano NASA InSight non risponde più alle comunicazioni

Secondo quanto riportato dalle fonti ufficiali nella nottata di oggi (ora italiana) nella giornata di ieri il lander marziano non ha risposto ai tentativi di contatto effettuati da Terra attraverso il Deep Space Network. Questo era un segnale atteso che potrebbe significare la fine della campagna esplorativa per NASA InSight.

Nella nota si legge che "il 18 dicembre 2022, InSight della NASA non ha risposto alle comunicazioni dalla Terra. La potenza del lander è in calo da mesi, come previsto, e si presume che InSight abbia raggiunto la fine delle operazioni. Non si sa cosa abbia spinto il cambiamento nella sua energia; l'ultima volta che la missione ha contattato il veicolo spaziale è stato il 15 dicembre 2022". Pochi giorni prima, il 12 dicembre, era stata segnalata una produzione di energia attraverso i pannelli solari, di circa 285 Wh per sol. La polvere in atmosfera schermava ancora parte della luce solare con un indice (tau) che era pari a 0,96 contro gli 0,6-0,7 di quando non è presente polvere in atmosfera (e quindi i pannelli possono raccogliere una maggiore quantità di energia).

L'11 dicembre sono state scaricate quelle che potrebbero essere le ultime due fotografie raccolte da NASA InSight. Si può vedere la copertura impolverata del sismometro con il cavo di collegamento al lander in una mentre nell'altra c'è il braccio robotico con alcuni solchi tracciati nella sabbia marziana. Si trattava del sol 1436.

nasa insight marte

Prima che venisse diffusa la notizia della mancata comunicazione, l'account ufficiale su Twitter scriveva "la mia potenza è molto bassa, quindi questa potrebbe essere l'ultima immagine che posso inviare. Non preoccupatevi per me però: il mio tempo qui è stato sia produttivo che sereno. Se posso continuare a comunicare con la mia squadra della missione, lo farò, ma presto mi spegnerò. Grazie per essere rimasti con me". L'agenzia continuerà ancora per qualche tempo a tentare di comunicare con il lander ma non ci si aspetta che possa rispondere.

In passato avevamo già avuto modo di scrivere perché non è stato previsto un sistema alternativo per fornire energia o perché non c'è un sistema di pulizia dei pannelli. Nel primo caso, un RTG basato su Plutonio (come Curiosity e Perseverance) avrebbe reso il lander più pesante, costoso e il materiale radioattivo non era facilmente reperibile al tempo. Bisogna inoltre pensare che gli ingegneri e gli scienziati stimano, in base al budget disponibile, una durata minima della missione che NASA InSight ha superato ampiamente. Questo anche grazie all'utilizzo di pannelli solari più grandi che hanno permesso di aumentare la produzione di energia piuttosto che pensare a sistemi di pulizia (mai provati, potenzialmente problematici e sicuramente costosi). Quindi la risposta alla domanda "ci hanno pensato?" è "sì, ma non l'hanno ritenuto idoneo per questa missione".

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