Il drone marziano NASA Ingenuity ha completato il 71° volo, il primo del 2024
Secondo quanto riportato dal JPL, il drone marziano NASA Ingenuity ha completato con successo il 71° volo. Si tratta del primo volo del 2024 con l'elicottero che continuerà l'esplorazione del Pianeta Rosso insieme al rover Perseverance.
di Mattia Speroni pubblicata il 10 Gennaio 2024, alle 16:52 nel canale Scienza e tecnologiaNASA
Nonostante il successo del 70° volo di NASA Ingenuity sia arrivato all'inizio del 2024, quel volo era in realtà avvenuto alla fine del 2023. La campagna di esplorazione marziana non si è certamente conclusa con gli ingegneri del JPL che hanno continuato i sorvoli della superficie di Marte grazie al drone arrivando così con successo al completamento del 71° volo, il primo del 2024 (e, si spera, di una lunga serie).
Il piccolo elicottero, compagno del rover NASA Perseverance per la missione Mars 2020, si trova in una zona relativamente sabbiosa e con dune. Il Mars Helicopter sta proseguendo i test di volo per raccogliere dati che serviranno per i futuri droni (più grandi, complessi e costosi) oltre che aiutare il rover a trovare nuove zone da esplorare in sicurezza. Dopo il successo dei primi cinque voli, nell'ormai lontano 2021, l'elicottero si è comportato sostanzialmente molto bene superando tutte le aspettative e anche diversi imprevisti (oltre all'inverno marziano e varie tempeste di sabbia). Questo è quello che sappiamo.
NASA Ingenuity ha concluso il 71° volo su Marte
Secondo quanto riportato nel flight log ufficiale del JPL, il drone ha completato il suo 71° volo durante il sol 1023 quando sulla Terra era il 6 gennaio 2024. In precedenza era stata fornita l'anteprima di questo volo dove l'elicottero avrebbe dovuto percorrere 358 metri impiegando 125" a un'altitudine di 12 metri con una velocità di 7 m/s.
Le cose però non sono andate come previsto. Stando ai dati ufficiali il 71° volo è stato in realtà di 71 metri a una quota di 12 metri con una velocità di 7 m/s impiegando 35" e atterrando ancora una volta nel campo volo Chi. Come si può notare c'è una evidente discrepanza nella distanza percorsa che si è ripercossa sul tempo impiegato. La motivazione è stata spiegata direttamente dal JPL su X.
Come spiegato, NASA Ingenuity ha dovuto atterrare prima del previsto a causa della natura del terreno. Per orientarsi questo drone non può utilizzare un sistema di localizzazione (che non esiste su Marte). Gli ingegneri utilizzano i dati forniti da sonde come il Mars Reconnaissance Orbiter che mappano il terreno ad alta risoluzione. Insieme a questi dati il sistema integrato analizza il suolo con la Navcam, fotocamera a bassa risoluzione e in bianco e nero che permette di far orientare il drone.
NASA Ingenuity ha incontrato una zona di terreno senza caratteristiche particolari come dune di sabbia e con poche o nessuna roccia. Questo rischia di confondere il sistema di navigazione basato su immagini e quindi il drone ha l'obiettivo di trovare una zona sicura per l'atterraggio non completando tutto il percorso assegnato.
Non essendoci possibilità di controllo umano diretto e non potendo effettuare riparazioni in caso di guasti, la riduzione del rischio è fondamentale per proseguire la missione. Allo stato attuale non sono ancora state scaricate le immagini della Navcam mentre sappiamo che drone e rover si trovano a circa 900 metri di distanza l'uno dall'altro.
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