Il drone marziano NASA Ingenuity ha completato il 71° volo, il primo del 2024

Il drone marziano NASA Ingenuity ha completato il 71° volo, il primo del 2024

Secondo quanto riportato dal JPL, il drone marziano NASA Ingenuity ha completato con successo il 71° volo. Si tratta del primo volo del 2024 con l'elicottero che continuerà l'esplorazione del Pianeta Rosso insieme al rover Perseverance.

di pubblicata il , alle 16:52 nel canale Scienza e tecnologia
NASA
 

Nonostante il successo del 70° volo di NASA Ingenuity sia arrivato all'inizio del 2024, quel volo era in realtà avvenuto alla fine del 2023. La campagna di esplorazione marziana non si è certamente conclusa con gli ingegneri del JPL che hanno continuato i sorvoli della superficie di Marte grazie al drone arrivando così con successo al completamento del 71° volo, il primo del 2024 (e, si spera, di una lunga serie).

nasa ingenuity

Il piccolo elicottero, compagno del rover NASA Perseverance per la missione Mars 2020, si trova in una zona relativamente sabbiosa e con dune. Il Mars Helicopter sta proseguendo i test di volo per raccogliere dati che serviranno per i futuri droni (più grandi, complessi e costosi) oltre che aiutare il rover a trovare nuove zone da esplorare in sicurezza. Dopo il successo dei primi cinque voli, nell'ormai lontano 2021, l'elicottero si è comportato sostanzialmente molto bene superando tutte le aspettative e anche diversi imprevisti (oltre all'inverno marziano e varie tempeste di sabbia). Questo è quello che sappiamo.

NASA Ingenuity ha concluso il 71° volo su Marte

Secondo quanto riportato nel flight log ufficiale del JPL, il drone ha completato il suo 71° volo durante il sol 1023 quando sulla Terra era il 6 gennaio 2024. In precedenza era stata fornita l'anteprima di questo volo dove l'elicottero avrebbe dovuto percorrere 358 metri impiegando 125" a un'altitudine di 12 metri con una velocità di 7 m/s.

nasa drone

Le cose però non sono andate come previsto. Stando ai dati ufficiali il 71° volo è stato in realtà di 71 metri a una quota di 12 metri con una velocità di 7 m/s impiegando 35" e atterrando ancora una volta nel campo volo Chi. Come si può notare c'è una evidente discrepanza nella distanza percorsa che si è ripercossa sul tempo impiegato. La motivazione è stata spiegata direttamente dal JPL su X.

Come spiegato, NASA Ingenuity ha dovuto atterrare prima del previsto a causa della natura del terreno. Per orientarsi questo drone non può utilizzare un sistema di localizzazione (che non esiste su Marte). Gli ingegneri utilizzano i dati forniti da sonde come il Mars Reconnaissance Orbiter che mappano il terreno ad alta risoluzione. Insieme a questi dati il sistema integrato analizza il suolo con la Navcam, fotocamera a bassa risoluzione e in bianco e nero che permette di far orientare il drone.

NASA Ingenuity ha incontrato una zona di terreno senza caratteristiche particolari come dune di sabbia e con poche o nessuna roccia. Questo rischia di confondere il sistema di navigazione basato su immagini e quindi il drone ha l'obiettivo di trovare una zona sicura per l'atterraggio non completando tutto il percorso assegnato.

Non essendoci possibilità di controllo umano diretto e non potendo effettuare riparazioni in caso di guasti, la riduzione del rischio è fondamentale per proseguire la missione. Allo stato attuale non sono ancora state scaricate le immagini della Navcam mentre sappiamo che drone e rover si trovano a circa 900 metri di distanza l'uno dall'altro.

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