Google investe nel nucleare: primo impianto in USA in collaborazione con Kairos Power
Google ha avviato un investimento nell'energia nucleare con la realizzazione di un impianto nel Tennesse in collaborazione con Kairos Power.
di Francesco Messina pubblicata il 19 Agosto 2025, alle 09:21 nel canale Scienza e tecnologiaGoogle ha annunciato ufficialmente l'avvio del suo primo progetto nucleare dedicato all'alimentazione dei data center, rafforzando, così, la sua strategia di diversificazione energetica. La società ha scelto Oak Ridge, nel Tennesse, come sede del nuovo impinto che sarà sviluppato in collaborazione con Kairos Power e il supporto della Tennessee Valley Authority.
Il reattore sarà denominato Hermes 2 e rappresenterà il primo tassello di un progetto più ampio che prevede fino a 500 megawatt complessivi di energia prodotta tramite una serie di reattori modulari a piccola scala conosciuti come SMR (Small Modular Reactors). Questa tecnologia punta a rendere il nucleare più flessibile, sicuro e sostenibile
Google investe nel nucleare: i dettagli del reattore
Il nuovo Hermes 2 avrà una capacità di 50 MW e sarà operativo a partire dal 2030. Lenergia prodotta servirà ad alimentare i data center di Google presenti in Montgomery County (Tennessee) e Jackson County (Alabama), due aree in rapida crescita che richiedono una fornitura elettrica stabile e a basse emissioni di carbonio. Stando a quanto dichiara il CEO della Tennessee Valley Authority:
"Il nucleare è la base della sicurezza energetica del futuro. Il fatto che Google contribuisca a sostenere i costi e rischi dei primi progetti non solo favorisce le ambizioni in termini di sostenibilità, ma evita anche di scaricare il peso dello sviluppo tecnologico sui clienti."
L'accordo tra Google e Kairos Power per il nucleare
L'accordo tra Google e Kairos Power è stato il primo nella storia a prevedere l'acquisto diretto di energia tramite reattori SMR da parte di un'azienda privata. Entro il 2035, stando al programma, si dovrebbero raggiungere i 500 megawatt complessivi installati.
Pur non essendo stati rivelati i dettagli economici dell'operazione, l'iniziativa testimonia come i grandi player tecnologici stiano assumendo un ruolo centrale e nevralgico anche nello sviluppo delle infrastrutture energetiche. Per Google, questa scelta si inserisce nel prospetto e nella ricerca di alimentare tutte le proprie attività con energia priva di emissioni di carboni. Staremo a vedere, dunque, seguendo i vari aggiornamento che arriveranno, come verrà gestita questa scelta e quale sarà il futuro di queste soluzioni energetiche.










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23 Commenti
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Per produrre il 20% del consumo italiano (giusto un baseload) ne servirebbero 170... manco come barzelletta è proponibile, vorrebbe dire militarizzare una nazione intera.
E non voglio nemmeno sapere quanto costa, tanto sarebbe ridicolo anche fossero gratis.
Eccone uno!
Per produrre il 20% del consumo italiano (giusto un baseload) ne servirebbero 170... manco come barzelletta è proponibile, vorrebbe dire militarizzare una nazione intera.
E non voglio nemmeno sapere quanto costa, tanto sarebbe ridicolo anche fossero gratis.
A parte che il modello definitivo sara' da 75MW: non c'e' scritto da nessuna parte che necessariamente ad ogni reattore corrisponda una centrale. Si possono accorpare, ad esempio, 10 SMR ed avere un unica centrale da 750MW.
A parte che il modello definitivo sara' da 75MW: non c'e' scritto da nessuna parte che necessariamente ad ogni reattore corrisponda una centrale. Si possono accorpare, ad esempio, 10 SMR ed avere un unica centrale da 750MW.
Quindi 17 centrali sparse per l'Italia. Quando con due centrali e 3 reattori EPR 1400/1600 a centrale (dipende se si preferisce la tecnologia coreana o francese) ho la stessa quantità di energia ma posizianta in due soli siti da tenere sotto controllo.
Io punterei su SMR.
Io punterei su SMR.
Le due cose non si escludono. L'Italia ha centrali termoelettriche da poche decine di MW fino a 2 GW.
Puoi avere poche grandi centrali da qualche GW l'una e, contemporaneamente, altre piu' piccole basate su SMR.
Per produrre il 20% del consumo italiano (giusto un baseload) ne servirebbero 170... manco come barzelletta è proponibile, vorrebbe dire militarizzare una nazione intera.
E non voglio nemmeno sapere quanto costa, tanto sarebbe ridicolo anche fossero gratis.
Penso che ci sia un errore di traduzione o comprensione, ho letto l'articolo originale:
Da quello che capisco io, non è che costruiscono un reattore da 50MW, ma che google compra 50Mw di quel reattore, il reattore potrà anche essere più potente.
In generale i reattori SMR hanno una potenza che si aggira sui 200MW e non più di 300MW.
Il vantaggio come è stato gia detto è la scalabilità del costo, una centrale può avere anche 30 reattori
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