Gabe Newell, con Starfish Neuroscience parte la sfida a Neuralink

Il fondatore di Valve scopre le carte e si affaccia sull'arena delle interfacce brain-computer. In passato aveva già espresso interesse verso questo mondo, ma ora le intenzioni si fanno più chiare
di Andrea Bai pubblicata il 12 Aprile 2024, alle 11:01 nel canale Scienza e tecnologiaGabe Newell, cofondatore di Valve (Steam, Half-Life) halavorato per anni, in gran segreto, allo sviluppo di un'interfaccia brain-computer ed ora si prepara ad un passo avanti più concreto: è quanto emerge dopo il recente aggiornamento del sito web Starfish Neuroscience, realtà che Newell ha creato nel corso del 2019.
Un "segreto" di Pulcinella, in realtà, in quanto è noto da tempo che Newell sia interessato alle tecnologie BCI. Sebbene inizialmente i lavori di concezione e sviluppo fossero incentrati principalmente su dispositivo non meglio precisato, simile ad un caschetto, ma in grado di leggere ed interpretare i segnali del cervello umano, con l'aggiornamento del sito web di Starfish emerge la volontà di realizzare interfacce minimamente invasive, come quelle proposte da Neuralink.
Gaben has clearly been quite busy with his Brain-Computer Interface company
— Brad Lynch (@SadlyItsBradley) April 7, 2024
They updated their website recentlyhttps://t.co/1672Znkfpj pic.twitter.com/S88HWXo2u4
Quanto mostrato fino ad ora - solo in fotografia - appare però essere di dimensioni inferiori rispetto all'impianto Neuralink di Elon Musk.
Negli anni scorsi Newell aveva parlato di casi d'uso di interfacce BCI applicate ai videogiochi, spingendosi inoltre a condividere visioni ancora più ardite, come ad esempio la possibilità non solo di leggere i segnali inviati dal cervello, ma anche di somministrare segnali artificiali per amplificare l'esperienza dell'utente.
Al momento i programmi e le intenzioni di Starfish sono ancora
relativamente generici, ma se Newell ha intenzione di passare alla fase di
produzione e sperimentazione dovrà trovare un modo per raccogliere
capitali.
4 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNon so se esserne felice o boh..
Non so se esserne felice o boh..
Beh, se sono utili a persone che hanno problemi come il paziente di Neuralink non vedo cosa ci sia di brutto. Ovvio che se si iniziano ad usare anche su persone che stanno bene potrebbero iniziare le problematiche ma fino a quando possono aiutare nella vita di tutti i giorni
BSOD
Pensa se li facesse Microsoft e i BSOD ti succedono direttamente nel cervello!Link ad immagine (click per visualizzarla)
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