Fusione nucleare: parte la progettazione di DEMO, la prima centrale elettrica fino a 500 MW

Fusione nucleare: parte la progettazione di DEMO, la prima centrale elettrica fino a 500 MW

DEMO (Demonstration Fusion Power Reactor) entrerà in funzione intorno alla metà del secolo: si tratterà della prima centrale dimostrativa a fusione capace di produrre, in modo sicuro e sostenibile, 300-500 MW di potenza elettrica. Ad annunciarlo il Consorzio EUROfusion.

di pubblicata il , alle 12:01 nel canale Scienza e tecnologia
 

Il CNR - Consiglio Nazionale delle Ricerche - rende noto che è iniziata la progettazione ingegneristica della prima centrale dimostrativa a fusione che sarà capace di produrre, in modo sicuro e sostenibile, 300-500 MW di potenza elettrica intorno alla metà del secolo. L'impianto, denominato DEMO (Demonstration Fusion Power Reactor), sarà in grado di soddisfare i consumi annuali di circa 1,5 milioni di famiglie.

L'ha annunciato a Bruxelles il Consorzio EUROfusion - di cui fanno parte 21 organizzazioni italiane coordinate da ENEA, tra cui Cnr-Istp e Consorzio RFX - in occasione della conferenza di lancio di Horizon EUROfusion, il nuovo programma europeo di ricerca sulla fusione cofinanziato dalla Commissione europea tramite Euratom.

L'annuncio di DEMO arriva dopo il risultato record ottenuto da EUROfusion presso l'impianto europeo JET (Joint European Torus) a Culham (Regno Unito), che ha prodotto 59 megajoule (circa 16,4 kWh) di energia totale da fusione utilizzando lo stesso mix di combustibili di deuterio-trizio (plasma) che sarà impiegato in ITER, in DEMO e nelle future centrali elettriche a fusione. Il record è stato possibile creando e sostenendo plasmi stabili in grado di generare elevati valori di potenza di fusione, circa 11 MW, per 5 secondi, a fronte di circa 33 MW di potenza di riscaldamento immessa dall'esterno.

 

Il reattore dimostrativo DEMO sarà il successore dell'impianto sperimentale ITER, attualmente in costruzione nel sud della Francia, a Cadarache. "Si tratta di un passo importante che traghetterà la ricerca sulla fusione da un ambito puramente sperimentale alla produzione vera e propria di energia elettrica. Per farlo DEMO dovrà adottare le più avanzate tecnologie per 'controllare' il plasma e generare elettricità in modo sicuro e continuo operando con un ciclo del combustibile chiuso", ha spiegato Alessandro Dodaro, direttore del Dipartimento ENEA di Fusione e tecnologie per la sicurezza nucleare.

"A questo scopo, stiamo realizzando, con i nostri partner, il super laboratorio Divertor Tokamak Test (DTT) presso il Centro Ricerche di Frascati. Qui testeremo nuove e diverse configurazioni e materiali per il divertore, il dispositivo che avrà il compito di smaltire il calore residuo all'interno dei reattori a fusione con flussi di potenza superiori a 10 milioni di Watt per metro quadrato, confrontabili a quelli della superficie del Sole", aggiunge Dodaro.

Il processo di fusione dei nuclei di idrogeno che avviene nel Sole e nelle stelle produce elio e libera energia, il cui irraggiamento consente la vita sulla Terra. Scienziati di tutto il mondo stanno lavorando per replicare reazioni analoghe con isotopi di idrogeno, che fondendosi rilasciano un'enorme quantità di energia. Lo scopo della ricerca è realizzare impianti nucleari a fusione per la produzione di energia elettrica su larga scala, sicura, a costi competitivi e nel rispetto dell'ambiente. In termini di resa, a parità di quantità, la fusione genererà circa 4 milioni di volte più energia rispetto a quella prodotta bruciando carbone, petrolio o gas.

EUROfusion, per le sue attività, può contare su di un finanziamento dall'Unione Europea di oltre 1 miliardo di euro per gli anni 2021-2025.

23 Commenti
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sidewinder07 Luglio 2022, 12:14 #1
Pochi sanno che con i reattori a fusione tipo Tokamak o a confinamento magnetico, la reazione continua finché non fornisci energia per alimentare i magneti. In caso di problemi questa si interrompe e la reazione si ferma immediatamente. Una bella differenza fondamentale dai reattori a fissione in cui hanno molta inerzia.
demon7707 Luglio 2022, 12:20 #2
Credo sia abbastanza chiaro che siamo fottuti.
Metà del secolo per avere una centrale a fusione dimostrativa.. quando la devastazione climatica sarà ben oltre la soglia di non ritorno.

Tutto questo doveva avvenire minimo 40 anni fa.. ed oggi essere tutto a pieno regime.
D4N!3L307 Luglio 2022, 12:26 #3
Originariamente inviato da: demon77
Credo sia abbastanza chiaro che siamo fottuti.
Metà del secolo per avere una centrale a fusione dimostrativa.. quando la devastazione climatica sarà ben oltre la soglia di non ritorno.

Tutto questo doveva avvenire minimo 40 anni fa.. ed oggi essere tutto a pieno regime.


Si, eppure c'è chi è ancora convinto che andremo nello spazio a trovare i miracoli che risolveranno i nostri problemi.
le_mie_parole07 Luglio 2022, 12:27 #4
chi lo sa se la terra ha ancora tutto sto tempo a disposizione, a mio parere se tutti gli stati e i ricercatori coinvolti nel settore, non cominciano a collaborare insieme, ne usciremo con le ossa rotte. Un sistema come quello terrestre, che aveva trovato il suo equilibrio per "trovare il moto perpetuo", rigenerarsi e garantire la vita, ora si trova in una situazione non "preventivata" e che ha sostanzialmente rotto gli equilibri su cui si poggiava il sistema, e ci troviamo sempre più con eventi climatici estremi anche qui da noi, dove c'è sempre stato un clima mite che aveva delle eccezioni solo al cambio di stagioni (a esempio scrosci improvvisi e potenti, grandinate, a fine agosto inizio settembre) mentre ora ci capitano in qualsiasi momento dell'anno, oltre a periodi di siccità prolungata, per i quali non si è fatto niente (ad esempio con ulteriori bacini di accumulo) cosa senza senso, l'umanità aspetta sempre di essere con l'acqua alla gola, prima di fare qualcosa. Stessa cosa dicasi sull'energia, vitale per la nostra civiltà, si sapeva da sempre che i combustibili fossili non erano infiniti, ma si è cmq scialacquato per quasi 100 anni, per poi arrivare ad aver paura e applicare politiche che garantissero più tempo per trovare nuove forme di energia... perché queste politiche non sono fatte per amore del pianeta ma solo per paura di restare senza energia. Le avessero applicate da subito, ora avremmo consumato meno del 30% delle risorse combustibili fossili, con tutti i guadagni relativi a minor inquinamento.... davvero l'umanità di comporta come un tumore che distrugge ogni cosa che tocca.
Vash8807 Luglio 2022, 12:47 #5
I reattori a fusione serviranno comunque anche nel lungo periodo, il cambiamento climatico va invertito e per farlo serviranno enormi quantita' di energia per rimuovere la co2 dall'atmosfera e sequestrarla in maniera efficace. Lo sviluppo di queste centrali aiutera' a garantire energia a paesi poveri senza che debbano passare per fonti fossili nel periodo intermedio.
*Pegasus-DVD*07 Luglio 2022, 12:51 #6
siamo già al non ritorno
piv3z07 Luglio 2022, 12:57 #7
Scusate la mia superignoranza.
Nulla si crea nulla si distrugge tutto si trasforma: le temperature della fusione vengono convertite in energia, penso tramite turbine o altri modi. Ma parte del calore non va comunque persa/trasmessa verso l'ambiente? Le centrali in nessun modo contribuiscono ad un innalzamento delle temperature attorno alla centrale?
Non chiedo paragoni con altri sistemi alimentati a carbone. La domanda é, sono 100% green nello svolgimento del loro compito?
voodooFX07 Luglio 2022, 13:33 #8
Originariamente inviato da: le_mie_parole
chi lo sa se la terra ha ancora tutto sto tempo a disposizione, a mio parere se tutti gli stati e i ricercatori coinvolti nel settore, non cominciano a collaborare insieme, ne usciremo con le ossa rotte. Un sistema come quello terrestre, che aveva trovato il suo equilibrio per "trovare il moto perpetuo", rigenerarsi e garantire la vita, ora si trova in una situazione non "preventivata" e che ha sostanzialmente rotto gli equilibri su cui si poggiava il sistema, e ci troviamo sempre più con eventi climatici estremi anche qui da noi, dove c'è sempre stato un clima mite che aveva delle eccezioni solo al cambio di stagioni (a esempio scrosci improvvisi e potenti, grandinate, a fine agosto inizio settembre) mentre ora ci capitano in qualsiasi momento dell'anno, oltre a periodi di siccità prolungata, per i quali non si è fatto niente (ad esempio con ulteriori bacini di accumulo) cosa senza senso, l'umanità aspetta sempre di essere con l'acqua alla gola, prima di fare qualcosa. Stessa cosa dicasi sull'energia, vitale per la nostra civiltà, si sapeva da sempre che i combustibili fossili non erano infiniti, ma si è cmq scialacquato per quasi 100 anni, per poi arrivare ad aver paura e applicare politiche che garantissero più tempo per trovare nuove forme di energia... perché queste politiche non sono fatte per amore del pianeta ma solo per paura di restare senza energia. Le avessero applicate da subito, ora avremmo consumato meno del 30% delle risorse combustibili fossili, con tutti i guadagni relativi a minor inquinamento.... davvero l'umanità di comporta come un tumore che distrugge ogni cosa che tocca.


La terra ha ancora miliardi di anni di tempo prima di essere incenerita dall'espansione del sole e qualche grado in più per il pianeta in quanto tale non è nulla, sopratutto considerando cosa è successo in passato.

La vita (in generale), in seguito alle varie estinzioni di massa è stata in situazioni ben peggiori di quella attuale o del prossimo futuro, e per citare un famoso film "la vita trova sempre il modo", quindi come alla terra, alla vita in se frega poco se la temperatura aumenta (ovvio, molte specie scompariranno, ma altre prospereranno e si evolveranno, diversificandosi ecc.)

Gli unici spacciati e che non hanno tempo siamo noi, nello specifico quelli di noi che vogliono continuare a vivere come negli ultimi 50-70 anni, ad espansione e crescita infinita e la testa nella bolla delle 3-4 cose di gli cui frega qualcosa e per il resto chissene
le_mie_parole07 Luglio 2022, 14:04 #9
woodo... i gradi di differenza tra le varie parti del globo garantiscono il mantenimento di una struttura che garantisce la circolazione dell'aria (vento) e che correnti calde(umide grazie anche al passaggio su mari e oceani) e fredde si incontrino e generino piogge, il tutto gestito da un complesso sistema di alte e basse pressioni... se togli queste differenze di temperatura nelle varie aree del globo, distruggi questo meccanismo che è l'unico che permette il ricircolo dell'aria nel pianeta e la generazione di piogge.... se la temperatura si uniforma succede che non ci sarà nessuna possibilità che le correnti provenienti dai poli siano sufficientemente fredde da far condensare l'umidità presente nelle correnti di aria calda... e la differenza di temperatura non è così banalmente ininfluente come lo pensi te. Anche i cosiddetti ghiacci eterni presenti sulle nostre montagne, avevano lo stesso scopo...raffreddare ulteriormente l'aria che in parte si era scaldata perché era già passata per tutto il continente europeo del nord. oltre, ovvio, ad essere anche dei bacini di accumulo d'acqua utili nei mesi più caldi.
Cappej07 Luglio 2022, 14:40 #10
Originariamente inviato da: le_mie_parole
chi lo sa se la terra ha ancora tutto sto tempo a disposizione, a mio parere se tutti gli stati e i ricercatori coinvolti nel settore, non cominciano a collaborare insieme, ne usciremo con le ossa rotte. Un sistema come quello terrestre, che aveva trovato il suo equilibrio per "trovare il moto perpetuo", rigenerarsi e garantire la vita, ora si trova in una situazione non "preventivata" e che ha sostanzialmente rotto gli equilibri su cui si poggiava il sistema, e ci troviamo sempre più con eventi climatici estremi anche qui da noi, dove c'è sempre stato un clima mite che aveva delle eccezioni solo al cambio di stagioni (a esempio scrosci improvvisi e potenti, grandinate, a fine agosto inizio settembre) mentre ora ci capitano in qualsiasi momento dell'anno, oltre a periodi di siccità prolungata, per i quali non si è fatto niente (ad esempio con ulteriori bacini di accumulo) cosa senza senso, l'umanità aspetta sempre di essere con l'acqua alla gola, prima di fare qualcosa. Stessa cosa dicasi sull'energia, vitale per la nostra civiltà, si sapeva da sempre che i combustibili fossili non erano infiniti, ma si è cmq scialacquato per quasi 100 anni, per poi arrivare ad aver paura e applicare politiche che garantissero più tempo per trovare nuove forme di energia... perché queste politiche non sono fatte per amore del pianeta ma solo per paura di restare senza energia. Le avessero applicate da subito, ora avremmo consumato meno del 30% delle risorse combustibili fossili, con tutti i guadagni relativi a minor inquinamento.... davvero l'umanità di comporta come un tumore che distrugge ogni cosa che tocca.


Ah sì certo.. in teoria si! Guarda con il Covid che dir bene o male se ne voglia, il vaccino si è trovato (con enormi investimenti ed enormi incognite) in un circa un anno...

Al tempo stesso ti ricordo che esistono anche paesi dove ogni giorno c'è un cog*ione che si alza e preme un tasto per un missile balistico in mezzo al mare, una ltro che decide che il suo paese confinante gli fa comodo economicamente e scatena una guerra... Dall'altra parte del pianeta ce n'è un altro che è pronto a tutto per vendere armi, il suo business principale ...

Con queste premesse, veramente credi sia veramente possibile fare ciò che hai detto?

Ricordati che per fare tutto questo servono, oltre a delle gran teste, un quantitativo di soldi AB-NORMED (CIT.) per compensare la mancanza di tempo.

Ci vorrebbe un genio alla Elon Musk con l'idea geniale, pronta e di facile realizzo... Ma le probabilità di finire con due ciabatte di cemento in fondo al mare sono più alte di quelle di riuscire a realizzare il progetto...

Imho...
(Ps si sono pessimista ma anche realista)

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