ESA Solar Orbiter sorvolerà la Terra nelle prossime ore, schivando i detriti spaziali

ESA Solar Orbiter sorvolerà la Terra nelle prossime ore, schivando i detriti spaziali

ESA Solar Orbiter sta per avvicinarsi alla Terra arrivando a una distanza di 460 km dalla superficie (più vicino di Hubble e a una quota simile alla Stazione Spaziale Internazionale). Per farlo dovrà schivare i detriti spaziali che circondano il nostro Pianeta.

di pubblicata il , alle 15:05 nel canale Scienza e tecnologia
ESA
 

Nella mattinata di domani (quando in Italia saranno le 5:30) ci sarà un sorvolo ravvicinato da parte della sonda ESA Solar Orbiter che ha l'obiettivo, come intuibile dal nome, di conoscere meglio il nostro Sole. Per farlo però c'è bisogno di compiere alcune correzioni orbitali che lo hanno portato prima nelle vicinanze di Venere e ora della Terra.

L'agenzia spaziale europea ha sottolineato più volte nelle scorse ore che questo flyby sarà il più rischioso della missione in quanto passerà così vicino alla Terra da essere in una zona ricca di detriti spaziali. L'ESA monitorerà la sonda e i detriti potenzialmente pericolosi e sembra che attualmente la situazione sia sotto controllo e senza particolari preoccupazioni.

esa solar orbiter

ESA Solar Orbiter e il flyby della Terra delle prossime ore

Come spiegato dall'ESA "durante il sorvolo, Solar Orbiter dovrà passare attraverso le nuvole di detriti spaziali che circondano il nostro Pianeta, rendendo questa manovra il sorvolo più rischioso mai fatto per una missione scientifica". Bisogna pensare che per quanto si tratti di una missione extraplanetaria, la sonda passerà ad appena 460 km dalla superficie (sopra il Nord Africa e le Canarie). Una quota vicina a quella della ISS e più ravvicinata rispetto a quella dove si trova Hubble.

solar orbiter

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La scelta di questo passaggio nelle vicinanze della Terra servirà a ridurre l'energia accumulata da ESA Solar Orbiter e permettergli di ritornare in direzione del Sole. Per farlo però bisognerà attraversare la zona dove si trovano i satelliti geostazionari (36 mila km) per due volte e quella al di sotto dei 2000 km ricca di rifiuti spaziali.

solar orbiter

La sonda attualmente ha raccolto dati di diversa natura (portando a scrivere circa 50 studi scientifici anche se gli strumenti principali sono ancora in fase di calibrazione. Nel periodo di Marzo 2022 si arriverà al secondo perielio (passaggio ravvicinato al Sole) a soli 50 milioni di chilometri contro i 77 milioni di km del primo.

Grazie a questo passaggio di ESA Solar Orbiter sarà possibile studiare il fenomeno dei campfire avvistati durante il primo incontro ravvicinato. Queste strutture superficiali potrebbero spiegare come l'atmosfera esterna del Sole abbia una temperatura di milioni di gradi, mentre la superficie ha una temperatura di migliaia di gradi.

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2 Commenti
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raxas26 Novembre 2021, 21:41 #1
in un futuro non lontano sarà un'impresa mai vista e mai realizzata prima far decollare un veicolo spaziale e farlo circolare in orbita sopra il pianeta, la spazzatura spaziale sarà diffusa come moske sopra una palude

edit:
jumpjack27 Novembre 2021, 15:23 #2
Rallentare?? Deve tutt'altro che rallentare per poter entrare in orbita intorno al Sole senza essere risucchiato!


Velocity change requirements for reaching near-Sun orbits, such as the orbit of Mercury, are very high. This is due to the steepness of the Sun gravity well. If the Earth
velocity along its orbit is about 30 km/s, the velocity of Mercury is 48 km/s. A Hohmann
transfer Earth-Mercury involves two ∆V s of 7.5 and 9.6 km/s respectively (Table 3).
Such ∆V s are properly colossal by normal space technical standards and lead to exorbitant propellant consumption, if classical chemical propulsion is used.

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