ESA ExoMars con il rover Rosalind Franklin potrebbe non essere lanciata prima del 2028

La missione spaziale ESA ExoMars con il rover Rosalind Franklin sarebbe dovuta partire nel 2020. A causa di una serie di problemi tecnici era stata rinviata nel 2022 ma ora l'agenzia europea punta a un lancio nel 2028.
di Mattia Speroni pubblicata il 05 Maggio 2022, alle 14:18 nel canale Scienza e tecnologiaESANASARoscosmos
Intorno a settembre 2022 sarebbe dovuta partire la missione ESA ExoMars in direzione di Marte (dopo un ritardo di due anni). A bloccare il lancio è stata la guerra in Ucraina da parte della Russia che ha anche "chiuso le porte" alla collaborazione con Roscosmos che aveva fornito il lanciatore (un Proton M) e il lander Kazachok. Questo ha quindi modificato completamente l'andamento della missione, aggiungendo ulteriori ritardi.
Come sappiamo l'agenzia spaziale europea ha già dichiarato che il rover Rosalind Franklin è tecnicamente pronto al lancio. Senza un razzo e un lander però questa missione non è fattibile e per questo l'ESA ha cercato per settimane una soluzione. Attualmente non è ancora chiaro come proseguirà, ma alcuni dettagli fanno presagire che una missione di successo avrà bisogno di un grande aiuto esterno e la NASA sembra essere il candidato giusto.
ESA ExoMars potrebbe essere lanciata nel 2028
Alcune conferme sono arrivate in questi giorni quando Jorge Vago (dell'ESA) ha parlato a una conferenza del MEPAG (Mars Exploration Program Analysis Group). In particolare Vago ha espresso un parere pessimistico sulla possibilità di lancio della missione per il 2026 dichiarando che "realisticamente, cercheremmo un lancio nel 2028".
Costruire da zero un nuovo lander (anche se il modello di volo di Kazachok dovrebbe essere attualmente in Italia) è complicato e le finestre di lancio per Marte cadono ogni due anni. Questo significa che la nuova possibilità sarebbe il 2024, ma un anno e mezzo è un tempo troppo breve per realizzare un modello nuovo.
Con l'aiuto della NASA si potrebbe mediare con partner quali Aerojet Rocketdyne per la fornitura di motori di discesa per l'atterraggio (non disponibili con le giuste caratteristiche tra i produttori europei). Altro problema riguarda la fornitura di Plutonio per l'unità di riscaldamento.
Il rover di ESA ExoMars, Rosalind Franklin, funziona principalmente con pannelli solari ma ha comunque un'unità con radioisotopi per mantenere la temperatura idonea al funzionamento che era stata fornita dalla Russia. Con la fine della collaborazione potrebbe essere il Dipartimento dell'Energia statunitense in accordo con la NASA a fornire il Plutonio. Questo vincolerebbe il lancio dagli USA (ma potrebbe essere un problema relativo).
Come scritto sopra, mancano ancora diversi dettagli al completamento della roadmap per la missione modificata. Nei prossimi mesi probabilmente l'ESA fornirà ulteriori informazioni per arrivare ad avere tutti i passaggi necessari per un lancio nel 2026 o, più probabilmente, nel 2028.
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1 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPerfetta sarebbe quella del 2035, sotto i 57mln km (la migliore dopo la grande opposizione del 2003), ma non credo potranno aspettare 13 anni
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