ESA, Airbus e Voyager Space stringono un accordo per l'utilizzo della stazione spaziale commerciale
Le agenzie spaziali pensano al "dopo ISS" ed ESA ha annunciato congiuntamente con Airbus e Voyager Space la firma di un memorandum d'intesa che permetterà agli astronauti europei di essere a bordo della nuova stazione spaziale commerciale.
di Mattia Speroni pubblicata il 12 Novembre 2023, alle 20:30 nel canale Scienza e tecnologiaAirbusESAVoyager Space
Come sappiamo le principali agenzie spaziali intendono utilizzare la Stazione Spaziale Internazionale fino al 2030 facendola poi deorbitare nel 2031 anche grazie a un apposito modulo che la NASA ha proposto di produrre nei prossimi anni. Da lì in poi si aprirà una nuova era dove ci saranno stazioni spaziali commerciali che verranno "affittate" dalle varie agenzie e società private. Rimarrà in orbita ovviamente la stazione spaziale cinese Tiangong oltre a una possibile stazione spaziale russa ROS.
Sono stati annunciati diversi progetti da parte di diverse società ma c'è molto scetticismo sul fatto che tutte queste proposte saranno effettivamente portate a termine. Tra le nuove stazioni spaziali commerciali troviamo la Starlab in fase di realizzazione da parte di Voyager Space con l'aiuto di altre società come Northrop Grumman, Lockheed Martin e Nanoracks. Negli scorsi mesi a questa cordata si è unita anche Airbus Defence and Space. Questa stazione spaziale potrebbe essere utilizzata in futuro dall'ESA (European Space Agency) per inviare i propri astronauti in orbita bassa terrestre, ma non solo.
ESA, Airbus e Voyager Space: accordo per la stazione spaziale Starlab
Secondo quanto riportato ufficialmente negli scorsi giorni, l'Agenzia Spaziale Europea, Airbus Defence and Space e Voyager Space hanno siglato un memorandum d'intesa per una collaborazione che permetterà l'utilizzo di Starlab quando quest'ultima sarà operativa e la ISS non esisterà più.
Lo scopo è quello di promuovere lo sviluppo scientifico e tecnologico e le ricadute che può portare la sperimentazione in microgravità. In questo modo l'Europa non sarà "tagliata fuori" dalle opportunità offerte dal lavorare in orbita bassa terrestre senza però dimenticare il suo impegno nelle missioni Artemis.
Sempre l'ESA allo Space Summit di Siviglia (che si è concluso da poco) ha anche annunciato che chiederà lo sviluppo di una navicella cargo per rifornire la Stazione Spaziale Internazionale e che potrebbe essere impiegata anche per Starlab stringendo ulteriormente la collaborazione con Voyager Space.
Josef Aschbacher (Direttore Generale dell'ESA) ha dichiarato "l'ESA apprezza l'iniziativa dell'industria transatlantica per la stazione spaziale commerciale Starlab, e il potenziale che la sua forte impronta europea racchiude per significativi contributi industriali e istituzionali europei a, e per l'uso di, detta stazione. I nostri team non vedono l'ora di lavorare a stretto contatto con i team Starlab qui in Europa e negli Stati Uniti".
Questa stazione dovrebbe essere compatibile anche SUSIE di ArianeGroup permettendo così di avere anche una navicella cargo e per il trasporto di un equipaggio in LEO che potrà essere lanciata dallo spazioporto europeo. Questo permetterà di dare a ESA e all'Europa una certa flessibilità nelle operazioni anche se le tempistiche sono incerte così come i costi dei nuovi veicoli e strutture secondarie.
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