Borisov conferma che Roscosmos lascerà la Stazione Spaziale Internazionale dopo il 2024, sarà vero?

Roscosmos, attraverso il suo direttore generale Borisov, ha annunciato di avere l'intenzione di lasciare il progetto della Stazione Spaziale Internazionale dopo il 2024. Si tratterà di una ''minaccia'' veritiera o propaganda?
di Mattia Speroni pubblicata il 26 Luglio 2022, alle 23:01 nel canale Scienza e tecnologiaNASARoscosmos
Come sappiamo qualche mese fa Dmitry Rogozin (ex-direttore generale di Roscosmos) aveva annunciato che la Russia e Roscosmos avrebbero lasciato il progetto della Stazione Spaziale Internazionale dopo il 2024 confermando al contempo che la partnership sarebbe continuata almeno fino a quell'anno. Ricordiamo invece che NASA, ESA, CSA e JAXA avrebbero intenzione di prolungare la vita operativa fino al 2030 facendo deorbitare la ISS nel 2031.
Con il cambio della dirigenza dell'agenzia spaziale russa e l'arrivo di Yuri Borisov, sembrava che la vicenda potesse essere meno propagandistica e più concreta (in un verso o nell'altro). Le dichiarazioni di un cambio di strategia da parte di Roscosmos per il decennio 2025-2035 avevano fatto però presagire "il peggio". Ora, almeno in parte, sembra essere confermato un tentativo di forzare la mano alle altre agenzie spaziali.
Roscosmos terminerà la partnership per la Stazione Spaziale Internazionale dopo il 2024?
Sia TASS che RIA Novosti (entrambe agenzie stampa di stampo filo-governativo) hanno confermato che Borisov, durante un colloquio con Putin, ha discusso di Roscosmos e del ritiro dal progetto della Stazione Spaziale Internazionale dopo il 2024. In particolare il direttore generale ha dichiarato "sapete che stiamo lavorando nell'ambito della cooperazione internazionale per la Stazione Spaziale Internazionale. Ovviamente, adempiremo a tutti i nostri obblighi nei confronti dei nostri partner, ma la decisione e l'abbandono di questa stazione dopo il 2024 sono state prese. [...] L'obiettivo principale sarà la creazione di una stazione orbitale russa".
Gli schemi aggiornati della stazione spaziale ROSS (fase iniziale)
Lo scopo sarebbe quello di concentrarsi sulla nuova stazione spaziale russa chiamata ROSS con la progettazione preliminare che sarà conclusa nel terzo trimestre del 2023 mentre il primo modulo potrebbe essere in orbita già nel 2025 (si tratta del modulo NEM che avrebbe dovuto essere parte della ISS). Questo comporterebbe una serie di problemi per NASA, ESA, JAXA e CSA ma la situazione non è chiara.
Infatti da un lato Robyn Gatens (direttore della ISS per la NASA) ha dichiarato di non aver ricevuto alcuna notifica ufficiale da pare di Roscosmos per l'abbandono della partnership. Anche l'astronauta Kjell Lindgren (a bordo della ISS in questo momento) ha dichiarato di non conoscere informazioni ufficiali da parte russa e che si sta continuando a lavorare insieme a bordo. Joel Montalbano (program manager della ISS) ha dichiarato che intendono proseguire fino al 2030 e che la partnership è forte.
Lo stesso amministratore della NASA, Bill Nelson, ha dichiarato "la NASA è impegnata nel funzionamento sicuro della Stazione Spaziale Internazionale fino al 2030 e si sta coordinando con i nostri partner. La NASA non è stata informata delle decisioni di nessuno dei partner, anche se stiamo continuando a costruire capacità future per assicurare la nostra maggiore presenza nell'orbita terrestre bassa".
Gli schemi aggiornati della stazione spaziale ROSS (fase avanzata)
C'è però da considerare che, secondo gli accordi, Roscosmos deve dare un preavviso di un anno prima della fine della partnership. Questo significa che se la Russia intende lasciare la ISS dopo il 2024 potrà annunciarlo entro qualche mese e restare nei limiti. Del resto lo stesso Borisov non ha dato una data effettiva e quindi "dopo il 2024" potrebbe essere un periodo che va dal 2025 fino al 2030. In definitiva non ci sarebbero novità reali rispetto a quanto dichiarato da Rogozin in passato. I problemi legati ai finanziamenti di Roscosmos e le sanzioni che limitano la disponibilità di componenti potrebbero essere due grandi limiti che farebbero slittare il completamento di ROSS. Nel frattempo bisognerà aspettare che le dichiarazioni diventino più precise (in un senso o nell'altro).
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7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoThe decision to create Russia’s own orbital outpost was made in 2021, and in May 2022, Roscosmos signed a contract with Russia’s Energia Space Rocket Corporation on making the first basic module for the station.
TASS:
https://tass.com/science/1485157
Basterà seguire le vicissitudini di ROSS per capire quando esattamente sarà abbandonata la stazione. È chiaro che i russi non seguiranno l'agenda USA, non sono certo italiani od europei.
https://tass.com/science/1485157
Basterà seguire le vicissitudini di ROSS per capire quando esattamente sarà abbandonata la stazione. È chiaro che i russi non seguiranno l'agenda USA, non sono certo italiani od europei.
Non so se fa più ridere TASS o Il Lercio
https://tass.com/science/1485157
Basterà seguire le vicissitudini di ROSS per capire quando esattamente sarà abbandonata la stazione. È chiaro che i russi non seguiranno l'agenda USA, non sono certo italiani od europei.
Continua il declino del settore spaziale russo, che ora ha perso la stragrande maggioranza dei contratti commerciali di lancio mondiali, le collaborazioni con l’ESA per varie partnership scientifiche e nel prossimo futuro anche l’ISS il tutto condito da un budget in contrazione.
La ROSS continua ad essere più fantasia che realtà.
La Russia già da anni una riduzione del budget per via della contrazione del suo mercato. Principalmente a causa di due fattori. La ritrovata autonomia americana nel portare astronauti in orbita e la competitività di SpaceX.
Per gli americani la situazione è diversa, prima di mettersi a progettare una nuova stazione orbitale, credo che vogliano vedere se il progetto Starship avrà successo, perchè se ciò dovesse avvenire, potrebbero progettare qualcosa di completamente nuovo e a costi nettamente inferiori.
La Russia già da anni una riduzione del budget per via della contrazione del suo mercato. Principalmente a causa di due fattori. La ritrovata autonomia americana nel portare astronauti in orbita e la competitività di SpaceX.
Per gli americani la situazione è diversa, prima di mettersi a progettare una nuova stazione orbitale, credo che vogliano vedere se il progetto Starship avrà successo, perchè se ciò dovesse avvenire, potrebbero progettare qualcosa di completamente nuovo e a costi nettamente inferiori.
L'enorme vantaggio statunitense è il settore privato.
L'enorme vantaggio statunitense è il settore privato.
Concordo, la NASA sperà di tornare con una stazione spaziale privata, un po' come ha fatto per il trasporto degli astronauti. Sicuramente la partnership Axiom + SpaceX è la più promettente.
Penserà ad alternative se dovesse fallire il progetto starship. Alla fine le competenze per progettare e realizzare una stazione orbitale li ha, serve solo capire quale lanciatore usare per progettare la stazione di conseguenza.
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