Blue Origin battuta da NASA e SpaceX per il lander lunare delle prime missioni Artemis

Da poche ore è stata resa nota la decisione del giudice federale della Court Of Federal Claims che ha visto ancora una volta Blue Origin perdere nei confronti della NASA e SpaceX. Questo permetterà il proseguo dello sviluppo del lander lunare.
di Mattia Speroni pubblicata il 04 Novembre 2021, alle 18:53 nel canale Scienza e tecnologiaNASASpaceXBlue Origin
Dopo mesi di incertezze è arrivata finalmente la decisione da parte dell'U.S. Court of Federal Claims circa la diatriba che ha visto Blue Origin opporsi a NASA e SpaceX per quanto riguarda l'utilizzo dei lander lunari derivati da Starship per le prime missioni Artemis. Per via di questo procedimento il contratto tra l'agenzia e la società di Elon Musk era stato messo "in pausa" in attesa della fine delle controversie.
Ora la strada per avere un lander lunare per la missione Artemis III potrebbe essere un po' più semplice. Ricordiamo che la NASA ha intenzione di protrarre le missioni sul suolo lunare più a lungo di quanto accaduto con il progetto Apollo. Per questo la vincita dell'appalto per lo sviluppo del lander della prima missione Artemis con allunaggio non sarà la fine per le altre società coinvolte.
Dopo Artemis III ci saranno altre missioni umane (anche se meno "iconiche" rispetto a quella del ritorno sulla Luna). Per queste serviranno altri lander che verranno via via scelti in base ai costi e alle capacità tecniche. Qui sia Blue Origin che Dynetics ma anche altri concorrenti potrebbero ottenere un contratto.
NASA e SpaceX vincitori, Blue Origin sconfitta ancora una volta
A dichiarare la sconfitta di Blue Origin è stato il giudice federale Richard Hertling. L'agenzia spaziale statunitense ha dichiarato che riprenderà i lavori (sotto l'opzione A) in collaborazione con SpaceX "il prima possibile". Come scritto sopra, l'agenzia ha anche sottolineato che "ci saranno imminenti opportunità per le società di collaborare con la NASA per stabilire una presenza umana a lungo termine sulla Luna nell'ambito del programma Artemis dell'agenzia". Nel 2022 ci saranno nuove indicazioni su come l'agenzia e le industrie aeronautiche statunitensi potranno procedere in tal senso.
Not the decision we wanted, but we respect the court’s judgment, and wish full success for NASA and SpaceX on the contract. pic.twitter.com/BeXc4A8YaW
— Jeff Bezos (@JeffBezos) November 4, 2021
Blue Origin sembrerebbe aver accettato, questa volta, la sconfitta. La società di Bezos (che ha pubblicato un tweet dichiarando di rispettare la decisione della Corte) ha aggiunto che ci saranno da tenere in considerazione gli aspetti legati alla sicurezza durante lo sviluppo dello Human Landing System. "La nostra causa con la Court of Federal Claims ha evidenziato gli importanti problemi di sicurezza con il processo di appalto del sistema di atterraggio umano che devono ancora essere affrontati" ha dichiarato in una nota stampa. Come in altre occasioni è stata rimarcata l'esigenza di una soluzione ridondante e la promozione della competizione. Blue Origin ha sottolineato anche che rimane in costante contatto con l'agenzia spaziale per lo sviluppo di tecnologie legate al ritorno sulla Luna.
SpaceX non ha commentato ufficialmente la notizia. Questo però non ha evitato che Elon Musk rispondesse "a suo modo", con un meme, su Twitter. Ora gli occhi sono puntati sia sul test orbitale di Starship (che potrebbe avvenire intorno a Marzo 2022) che sarà la base per la realizzazione del lander lunare mentre a Febbraio 2022 ci dovrebbe essere il lancio della missione Artemis I con il primo razzo Space Launch System (SLS).
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