Atlas, il robot di Boston Dynamics apprendista nei cantieri? Vedere per credere | VIDEO
Il robot bipede di Boston Dynamics si presenta in un nuovo video in cui manipola l'ambiente circostante per portare una borsa con gli attrezzi a un lavoratore su un ponteggio. Un compito all'apparenza semplice e meno esaltante del parkour ma, come spiega la società, dannatamente complesso.
di Manolo De Agostini pubblicata il 19 Gennaio 2023, alle 07:11 nel canale Scienza e tecnologiaBoston Dynamics
Atlas, il robot bipede di Boston Dynamics, ci ha stupito e impaurito in questi anni ballando, facendo parkour e salti mortali. Nell'ultimo video pubblicato, Atlas si presenta sotto una nuova veste di aiutante di un lavoratore su un ponteggio, un compito all'apparenza non così difficile per le capacità mostrate in questi anni, ma sintomatico dell'acquisizione di una nuova capacità: quella di manipolare il mondo che lo circonda.
Atlas interagisce con gli oggetti e modifica il percorso per raggiungere il suo obiettivo, quello di consegnare una borsa degli attrezzi a una persona in cima a un'impalcatura. Atlas afferra, trasporta e lancia la borsa degli attrezzi, sale le scale, salta e spinge via un grosso blocco di legno prima di effettuare un salto di 540° ribattezzato dagli ingegneri "Sick Trick".
"Stiamo mettendo a punto nuove funzionalità", ha spiegato Ben Stephens, Atlas controls lead, sul blog di Boston Dynamics. "Il parkour e la danza erano esempi di movimento piuttosto estremi, e ora stiamo cercando di basarci su quella ricerca per fare anche azioni utili. Per noi è importante che il robot possa eseguire questi compiti con una velocità simile a quella umana. Le persone sono molto brave in questi compiti, quindi ciò ha richiesto alcuni aggiornamenti piuttosto estesi al software di controllo".
Rispetto ai balletti e ai salti mortali visti in passato, il nuovo filmato mostra la capacità di Atlas di "prendere coscienza" dell'ambiente che lo circonda e procedere con il compito richiesto: rilevare, afferrare e spostare oggetti di dimensioni, materiali e peso diversi, ma anche di rimanere in equilibrio durante lo spostamento di tali oggetti nello scenario.
"Il parkour ci costringe a comprendere i limiti fisici del robot e la danza a pensare a quanto preciso e abile possa essere il movimento di tutto il corpo", ha spiegato Robin Deits, ingegnere del software del team di controllo di Atlas. "Ora, la manipolazione ci costringe a prendere quelle informazioni e interpretarle in termini di come possiamo ottenere le mani per fare qualcosa di specifico. La cosa importante del progetto Atlas è che non perdiamo le capacità apprese in precedenza".
Stephens ritiene che il passaggio più importante dell'intera routine mostrata nel video sia quando Atlas prende una grande tavola di legno. Invece di girarsi con cautela, Atlas esegue infatti un salto di 180° mentre tiene la tavola, il che significa che il sistema di controllo del robot deve tenere conto dello slancio della tavola per evitare di ribaltarsi. "E poi Atlas lo posiziona esattamente nel posto giusto nel mondo, per usarlo in seguito".
Anche spingere la scatola di legno giù dalla piattaforma è un compito apparentemente facile ma dannatamente complesso perché il robot deve generare una forza sufficiente per far cadere la scatola, facendo peso sulla stessa, ma con attenzione per non cadere dalla piattaforma. Infine, anche il salto finale è più difficile dei precedenti perché la torsione "aggiunge un'asimmetria che non esiste in un normale salto mortale all'indietro. Non solo la matematica è più complicata, ma nelle prove Atlas continuava a rimanere impigliato nei suoi stessi arti mentre ripiegava le braccia e le gambe, costringendo gli ingegneri a risolvere i problemi e migliorare il sistema di controllo in modo che fosse in grado di scegliere strategie che evitassero le autocollisioni", si legge nel blog.
Mentre alcuni robot di Boston Dynamics come Spot e Stretch sono già in commercio, Atlas rimane ancora una "piattaforma di ricerca". Secondo Stephens, gli ingegneri sono ancora "molto lontani" dalla creazione di robot umanoidi in grado di affrontare regolarmente lavori pericolosi nel mondo reale. "La manipolazione è una categoria ampia e abbiamo ancora molto lavoro da fare, ma questo video dà un'anteprima di dove sta andando il settore. Questo è il futuro della robotica".
26 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infodiciamo che è il solito video promozionale che ogni tanto tirano fuori.
Va detto che i progressi che riescono a fare sono fantastici.
si è vero che:
- il robot è brutto... ci sta
- la camminata sembra sempre incerta
- ha un continuo bisogno di riequilibrarsi, ogni passo sembra ci sia una piccola pausa
- le piroette hanno rotto il c***o quasi come il balletto di Mercoledì Addams
...ma tanta roba... credo siano gli unici ad avere un Know-how veramente importante sulla camminata e movenze umanoidi
IMHO
(ah già... c'è anche il TESLA BOT... )
certo, un "attrezzo" da un quintale che vola giù da un ponteggio non fa ridere quando sei in cantiere
diciamo che è il solito video promozionale che ogni tanto tirano fuori.
Va detto che i progressi che riescono a fare sono fantastici.
si è vero che:
- il robot è brutto... ci sta
- la camminata sembra sempre incerta
- ha un continuo bisogno di riequilibrarsi, ogni passo sembra ci sia una piccola pausa
- le piroette hanno rotto il c***o quasi come il balletto di Mercoledì Addams
...ma tanta roba... credo siano gli unici ad avere un Know-how veramente importante sulla camminata e movenze umanoidi
IMHO
(ah già... c'è anche il TESLA BOT... )
La camminata dei bipedi, quelli umani soprattutto, rimane una specie di caduta controllata, e ci abbiamo messo milioni di anni. Direi che l'evoluzione di questi dispositivi è frenata solo dal costo molto elevato. Comunque sia, il futuro dell'esplorazione dei pianeti esatelliti del sistema solare sarà appannaggio di questi robot e non degli umani.
Tornando seri. Ora dirò una cosa bruttissima, Un robot del genere deve scendere sotto i 70'000€ e avere la capacità di fare più attività. Altrimenti un lavoratore umano sarà ancora economicamente concorrenziale. Ovviamente parlo del mercato occidentale, in certi paesi del mondo va tolto un zero perchè sia competitivo.
Secondo me (per le applicazioni ipotizzate in questo articolo) non è corretto usare un fattore 1:1 come fattore di produttività tra robot e uomo. Potresti impiegare questi robot per compiti semplici come pallet and depalletizer, o appunto lo spostamente di oggetti da una parte all'altra del cantiere, sempre con tempistiche inferiori all'uomo. OGGI , Per altre attivita anche molto semplici come pulizie in anfratti o aree particolari come dentro una macchina, non vi sono ancora prodotti. Al netto di applicazioni ad-hoc e non generalistiche come un robot antropomorfo.
Per quanto riguarda i turni è vero, ma il lavoro su turno, tipicamente è una attività da catena di montaggio, e in quel caso si usano automazioni differenti, e non robot atropomorfi.
certo, un "attrezzo" da un quintale che vola giù da un ponteggio non fa ridere quando sei in cantiere
e senza contare che è tutto scriptato, ogni step calcolato e provato.
siamo ben lontani da robots capaci di destreggiarsi nel mondo reale di propria iniziativa come farebbe un umano.
siamo ben lontani da robots capaci di destreggiarsi nel mondo reale di propria iniziativa come farebbe un umano.
Certamente non si muove di sua iniziativa, ma nemmeno viene comandato ogni movimento...
Non è che devi dirgli "alza la gamba destra, allungala, sposta il peso in avanti, alza la gamba sinistra, ecc...", gli dici "vai avanti" e lui cammina, "sali le scale" e lui lo fa.
Più semplifichi i comandi, e raggruppi i movimenti in routine, più riesci a farlo muovere di sua iniziativa.
Non credo siamo poi tanto lontani come credi...
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".