Allo studio pannelli fotovoltaici in grado di catturare il 90% della luce solare

Nuove scoperte nel campo delle energie alternative: alcuni studiosi hanno messo a punto una tecnologia che innalza dal 20% al 90% la luce solare che è possibile convertire in energia elettrica
di Alessandro Bordin pubblicata il 18 Maggio 2011, alle 15:55 nel canale Scienza e tecnologiaNei normali pannelli solari esistono due tipi di problemi, solo mitigati dal progresso tecnologico delle attuali conoscenze. Il primo è chiaro: la conversione dei raggi solari in energia è un processo difficile e a bassa efficienza. La seconda, che influisce sulla prima, è che la tecnologia attuale può utilizzare una ristretta gamma di lunghezze d'onda della luce solare da utilizzare per la conversione in energia.
Alcuni ricercatori dell'Università del Missouri, in base a quanto riportato da Dailytech, hanno annunciato fondamentali progressi nel secondo aspetto trattato, tanto da affermare di essere in grado di utilizzare ben il 90% della luce solare per convertirla in energia, contro i circa 20% delle attuali tecnologie fotovoltaiche.
La nuova tecnologia prevede l'utilizzo di una particolare superficie su cui
si addensa un gran numero di microantenne, chiamata nanoantenna dal suo
creatore, il professore e ingegnere chimico Mr. Pinhero. La
collaborazione con l'ingegnere elettrico Garrett Moddel degli Idaho National
Laboratory dovrebbe invece portare alla realizzazione di un sistema completo, in
grado di affiancare allo strato nanoantenna i dispositivi elettronici in grado
di garantirne la giusta integrazione in sistemi commerciali.
Il risultato dovrebbe prevedere la creazione di un dispositivo con duplice
funzione: convertire il calore delle industrie in energia elettrica e,
ovviamente, una nuova generazione di pannelli solari. In quest'ultimo caso le
aspettative sono davvero elevate, in quanto i nuovi pannelli potranno catturare
luce utile sia nello spettro visibile che una parte di quello infrarosso,
inutilizzato dal fotovoltaico odierno.
La commercializzazione dei primi pannelli è attesa fra circa cinque anni, un
tempo utile per analizzare la tecnologia sotto ogni aspetto ed effettuare le
dovute esperienze sul campo, nonché a valutarne l'effettiva commercializzazione
a prezzi accessibili a tutti. È possibile saperne di più consultando
questa pagina del Journal of Solar Energy
Engineering.
66 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoper il resto, sono un po' dubbioso sui risultati, ma se fosse vero sarebbe un bel balzo tecnologico in avanti (e una inchiodata pazzesca della vendita di pannelli oggi, visto che forse conviene aspettare 5 anni e prenere quelli con maggior rendimento!
il link corretto dovrebbe essere questo, che ho visto sull'articolo del dailtech
http://scitation.aip.org/getabs/ser...=yes&ref=no
Sono scettico anche su questi dell'articolo, ma dal cell nn ho voglia di approfondire le fonti. Se fosse sarebbe un balzo epocale, e se i costi fossero competitivi metterei in discussione la mia posizione di nuclearista.
Sono scettico anche su questi dell'articolo, ma dal cell nn ho voglia di approfondire le fonti. Se fosse sarebbe un balzo epocale, e se i costi fossero competitivi metterei in discussione la mia posizione di nuclearista.
Mi sorge il dubbio che sui pannelli solari ci si stia speculando sopra.
Voglio dire, vista la relativa novità dell'uso esteso, visto i finanziamenti pubblici, non è che la filiera che ruota intorno a questi pannelli ci sta speculando un pò sopra garantendosi margini eccessivi?.. la mia vuole essere una domanda visto che non sono esperto della materia.
Sono scettico anche su questi dell'articolo, ma dal cell nn ho voglia di approfondire le fonti. Se fosse sarebbe un balzo epocale, e se i costi fossero competitivi metterei in discussione la mia posizione di nuclearista.
l'energia nucleare è competitiva solo se finanziata dallo stato, senza contare i costi di smaltimento delle scorie e del decommissioning che sono impossibili da conoscere a priori.
quindi tra le due trovo più giusto che lo stato finanzi il fotovoltaico.
Inoltre pensando nei prossimi anni ad un progressivo aumento del costo dei combustibili fossili (petrolio, gas, carbone) e fissili (nucleare) il fotovoltaico è sempre più competitivo.
Contando poi che ciascun modulo fotovoltaico di 1^ generazione prodotto oggi restituisce circa 8 volte l'energia spesa per produrlo il vantaggio per l'ambiente è innegabile.
Dobbiamo pensare che finito il combustibile fossile per le masse (2020, 2030?) non avremo altra fonte che le energie rinnovabili, tra cui una delle più promettenti è il fotovoltaico (vedi i moduli a film sottile che già oggi restituiscono 15 volte l'energia spesa per produrli).
è possibile che l'aumento sia anche solo del 10%
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