800 watt per centimetro quadrato: la nuova tecnologia che manda in pensione i dissipatori

Un nuovo sistema di raffreddamento sviluppato alla UC San Diego promette di migliorare l'efficienza energetica dei datacenter usando una membrana in fibra che dissipa calore tramite evaporazione passiva. Test di laboratorio mostrano prestazioni record, con una gestione efficace del calore senza energia aggiuntiva, aprendo la strada a soluzioni più sostenibili.
di Manolo De Agostini pubblicata il 26 Giugno 2025, alle 14:01 nel canale Scienza e tecnologiaUn gruppo di ingegneri dell'Università della California, San Diego, ha sviluppato una tecnologia di raffreddamento innovativa che potrebbe ridurre in modo significativo il consumo energetico dei datacenter e di altri dispositivi elettronici ad alte prestazioni. Si tratta di una membrana in fibra, ingegnerizzata per rimuovere passivamente il calore tramite evaporazione, offrendo una soluzione alternativa ai tradizionali sistemi di raffreddamento basati su ventole, dissipatori di calore o pompe a liquido.
Lo studio, pubblicato il 13 giugno sulla rivista Joule, arriva in un momento in cui la crescita di intelligenza artificiale e cloud computing sta spingendo i datacenter verso nuovi record di consumo energetico, gran parte del quale destinato proprio al raffreddamento. Secondo le stime, fino al 40% dell'energia totale di un datacenter è oggi impiegato per dissipare calore, una percentuale destinata ad aumentare se non verranno introdotte soluzioni più efficienti.
La tecnologia proposta utilizza una membrana in fibra a basso costo, dotata di una rete di pori interconnessi in grado di assorbire il liquido refrigerante attraverso l'azione capillare. Il calore viene quindi dissipato quando il liquido evapora, senza necessità di energia supplementare. La membrana viene collocata sopra microcanali integrati nei componenti elettronici, dai quali assorbe il liquido da evaporare, garantendo un raffreddamento efficiente e continuo.
"Rispetto ai sistemi tradizionali, il raffreddamento per evaporazione consente di dissipare flussi di calore più elevati con minori consumi energetici", ha spiegato Renkun Chen, professore del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale presso la UC San Diego, che ha coordinato il progetto insieme ai colleghi Shengqiang Cai e Abhishek Saha.
Membrane simili sono già utilizzate in ambito filtrazione, ma questa è la prima volta che la loro struttura viene sfruttata per il raffreddamento evaporativo. Uno dei principali ostacoli era il dimensionamento dei pori: se troppo piccoli, tendono a ostruirsi; se troppo grandi, possono generare fenomeni di ebollizione indesiderata. Il team ha risolto il problema progettando pori con le dimensioni ottimali, che evitano entrambe le problematiche.
I test effettuati hanno mostrato prestazioni di raffreddamento da record, con la capacità di gestire flussi termici superiori a 800 watt per centimetro quadrato, una delle più alte mai registrate per questa categoria di sistemi. Inoltre, il sistema ha dimostrato stabilità operativa su intervalli prolungati.
Chen sottolinea che le prestazioni osservate sono ancora lontane dal potenziale teorico del sistema. I ricercatori stanno ora lavorando all'integrazione della membrana in prototipi di "cold plate", componenti piatti destinati al raffreddamento diretto di CPU e GPU. In parallelo, è in corso la fondazione di una startup per portare questa tecnologia sul mercato.
10 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMa e' mia impressione o da quando c'e' AI ovunque spuntano come funghi nuovi materiali ecc.. (dove Loro sono brave a trovare), poi ben venga se funzionano.
Ma e' mia impressione o da quando c'e' AI ovunque spuntano come funghi nuovi materiali ecc.. (dove Loro sono brave a trovare), poi ben venga se funzionano.
non lo sapremo mai se sono brevetti vecchi o idee nuovo o elaborazioni delle IA..
alla fin fine per ora vediamo nuovi ipotetici materiali ma non vediamo nuovi sistemi realizzabili..
pensa a grafene, nanotubi e cose simili.. se ne è parlato tanto ma poi applicazioni pratiche poche o nulle..
anche sui pannelli FV.. si paventava un miglioramento della resa strabiliante e siamo praticamente al palo con un 25% e rotti da anni..
eppure perovskite e altre cose favolose che dovevano portarci al 30% le abbiamo "lette" .. ma sono rimaste in laboratorio
Se questa membrana ti costa produrla 100€ al cmq, anche no grazie.
non è questione di esercizi di stile ma è una questione che passando da ricerca di base (trl basso) alla ricerca applicata (trl medio) fino ad arrivare all'applicazione di massa (trl 9) ne passano di anni circa una ventina se tutto va bene.
comunque non capisco si usa acqua che evapora e si disperde nell'ambiente (perchè dubito che si possa usare qualche altro fluido così a perdere) a questo punto bifasico per bifasico tanto vale usare il novec per spostare il calore
Ma e' mia impressione o da quando c'e' AI ovunque spuntano come funghi nuovi materiali ecc.. (dove Loro sono brave a trovare), poi ben venga se funzionano.
funzionare funziona, non è una novità.
per esempio https://www.ennergroup.com/it/produ...-heatsinks.html
il vapore viene recuperato? o bisogna riempire un contenitore con nuovo liquido?
nel primo caso bisogna far condensare il liquido aumentando notevolmente la superfice condensante o ... nel secondo caso come ci si protegge da eventuali impurità che possono ostruire i micro fori?
Link ad immagine (click per visualizzarla)
Il naturale traspirare della terracotta manteneva fresca l'acqua all'interno.
In questo sistema però manca qualcosa:
Il circuito deve essere sigillato, con una parte dello stesso in bassa pressione ( dall'evaporatore, in pad dissipante, al condensatore) mentre la parte fredda può essere mantenuta a pressione positiva con opportuni calcoli sulla quantità di liquido incidente.
Il condensatore deve avere dimensioni generose.
Un sistema non chiuso immetterebbe troppa umidità nell'ambiente ( elevati rischi di corto per condensazione unito ad un peggioramento della dissipazione degli altri componenti)
Precisazione circa il funzionamento dell'anfora
L'acqua che traspira, molto lentamente, una volta sulla superficie evapora; ed è ciò che contribuisce al raffreddamento del corpo dell'anfora e conseguentemente del suo contenuto.Devi effettuare il login per poter commentare
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