Wal-Mart sbarca nel mercato dei notebook

Il gigante della grande distribuzione americana ha commissionato ordini da far paura agli altri vendor USA
di Fabio Boneschi pubblicata il 14 Luglio 2004, alle 17:22 nel canale PortatiliIl gigante della grande distribuzione americana ha commissionato ordini da far paura agli altri vendor USA, infatti gli ultimi accordi commerciali con ECS parlano di una fornitura mensile che oscilla tra i 40 ed i 50000 portatili.
In affare decisamente interessanye per ECS che si è prefissata un obiettivo decisamente importante per il 2004, ovvero vendere 600,000 notebook.
Wal-Mart è un nome decisamente importante nella distribuzione americana ed è generalmente famosa per soluzioni value, uno dei segmenti di mercato che generalmente offre i maggiori guadagni.
Dell e HP ovviamente non staranno a guardare, ma dovranno contrastare la mossa di Wall-Mart con qualche azione decisamente incisiva sull'utente finale.
12 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSi abbassano ancora prezzi ?
Oppure si abbasssano i prezzi del segmento value per alzare gli altri ?
perchè non sai il recente scandalo dei lavoratori in nero supersfruttati e sottopagati nei loro negozi!
Ecs non mi ispira molto come costruzione di portatili però...
semmai la differenza nei portatili la fa l'assistenza...NESSUNO dei brand anche famosi come IBM, HP, ASUS etc produce i notebook in proprio, ma delegano tutti la produzione a 3-4 case in giro per il mondo (normalmente a taiwan) tipo la Clevo che produce tanto per gli assemblatori, quanto per le grandi ditte...a livello quindi di componentistica ed ingegnerizzazione sono tutti uguali, l'unica differenza lo fa lo chassis ed l'assistenza.
Wal-Mart
Ne ho avuto a che fare direttamente.Dovevamo fare una grossa fornitura di articoli che non c'entrano niente con l'elettronica di consumo.
Articoli prodotti in Italia (prodotti, non assemblati)
Posso solo dire che Wal-Mart e' un cancro per l'economia.
Tutto e' saltato per il loro contratto capestro che tutelava in toto i loro interessi e lasciava in braghe di tela il fornitore (noi).
In breve: tu mi mandi la merce e paghi penali da qui all'infinito se per caso sgarri di un capello (la nave perde il carico a causa di un tifone, ecc...) Per il pagamento... be' anche su quello sei tu che devi dimostrare di avere i soldi (io che ti vendo...?). Io invece, che sono Wal-Mart, non devo dimostrare niente a nessuno e forse, quando voglio, se voglio, ti pago. Forse...
A questo aggiungete tutto cio' che avete sentito sul trattamento dei dipendenti/schiavi, salari, assistenza sanitaria, ecc.
E poi clap-clap a chi difende o ammira un certo tipo di economia, o peggio ci lucra.
I nostri colleghi operai, anche grazie a questi magnifici colossi dall'eccezionale rating borsistico, hanno un po' meno lavoro da fare, un po' piu' di insicurezza del posto di lavoro, a favore di una azienda in Cina (guarda caso proprio li sono andati ad acquistare il prodotto analogo) che offre meno qualita', un quarto del prezzo, nessuna tutela del lavoro (anche minorile).
Per vostra info la testa di ponte di Wal-Mart in Italia c'e' gia', ed e' un piccolo ufficio a Firenze.
No comment sui personaggi che ci lavorano.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".