Ultrabook con chassis in plastica e fibra di vetro, in arrivo nei prossimi mesi
Nel corso dei prossimi mesi i produttori di sistemi portatili adotteranno chassis in plastica e fibra di vetro per poter abbassare il prezzo di vendita delle soluzioni ultrabook
di Andrea Bai pubblicata il 29 Giugno 2012, alle 12:07 nel canale PortatiliUltrabook
Nel corso della seconda metà del 2012 i produttori di sistemi Ultrabook incominceranno ad adottare chassis realizzati in plastica rinforzata con fibra di vetro, allo scopo di mantenere lo spessore ridotto, la robustezza e al contempo abbassare il prezzo di vendita dei sistemi.
A riportare la notizia è il sito web Digitimes, citando fonti vicine alla catena di approvvigionamento dei produttori taiwanesi. La plastica rinforzata in fibra di vetro è già stata impiegata in alcune occasioni per la realizzazione del fondo dei case per notebook, ma non viene impiegata per la parte superiore degli chassis per via di una serie di difficoltà tecniche per la decorazione della superficie.
Pare tuttavia che MiTAC Precision Technology sia riuscita a sviluppare una particolare tecnica, non meglio descritta, che consente alla tecnologia in-mold roller, tipicamente utilizzata per realizzare le decorazioni sugli chassis dei portatili di poter applicare una coperatura decorativa sulla plastica in fibra di vetro.
Gli chassis per notebook realizzati con plastica e fibra di vetro risultano più sottili e robusti di quelli realizzati con materiali plastici tradizionali. I case in lega di alluminio anodizzato sono la prima scelta nella realizzazione di portatili sottili, ma la capacità produttiva totale di questi chassis non è tale da poter soddisfare la domanda via via crescente.
A ciò va aggiunto che l'appetibilità sul mercato delle soluzioni Ultrabook è strettamente determinata dal loro prezzo di vendita, ed in quest'ottica la plastica rinforzata con fibra di vetro rappresenta un importante elemento dato che gli chassis in lega d'alluminio hanno un costo tra i 60 ed i 100 dollari, mentre uno chassis in fibra di vetro e plastica ha un costo di circa 15-20 dollari.
Oltre a MiTAC anche le taiwanesi Ju Teng International Holdings e Catcher Technology, così come le sussidiarie di Quanta Computer e Wistron in Cina hanno sviluppato case in plastica rinforzata in fibra di vetro da proporre ai produttori di sistemi Ultrabook.
42 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoQualcuno tempo fà non diceva che l'alluminio è meno caro della plastica????
ahahahahaahahahahaaha
Qualcuno tempo fà non diceva che l'alluminio è meno caro della plastica????
ahahahahaahahahahaaha
Alluminio meno caro della plastica?! Ma quando mai?
Se ben ricordi s'era parlato di costi per stampi vs. costi per macchine CNC che erano ben differenti e ammortizzabili dalle aziende in modo totalmente diverso.
Inoltre, se non ricordo male, notizia di qualche giorno fa proprio su HWUpgrade, è che l'alluminio sta subendo picchi di domanda e visto che un paio di aziende assorbono la maggior parte della produzione, è inevitabile che il prezzo per gli altri aumenti. Non sono un economista ma se la domanda è più alta dell'offerta i prezzi salgono. Felice di essere smentito.
Si abbassa il prezzo di produzione, non di vendita... più utili per il produttore e cliente finale con persistente bruciore nel didietro...
Io c'ho il macbook unibody e di certo non farei a cambio con un portatile in "nobil plastica" ...
e uno spende 700-800 magari anche 900 per un prodotto in plastica?
e non mi prendo un prodotto in alluminio?
Se tu avessi avuto un mac di quelli in policarbonato (i buoni vecchi bianconi) diresti ancora questa frase?
Non è che le tue affermazioni sono dettate dalla convinzione della superiorità assoluta della qualità costruttiva di un certo marchio?
Il discorso di Valen (che ho seguito all'epoca) era chiaro, c'è plastica e plastica.
C'è la plastica del mio iBook che, graffi a parte, è perfettamente intatta dal 2005, la plastica del mio acer (che era un modello da oltre 1000€ di listino), che a parte un po' di sporcizia non ha nessun segno e c'è la plastica del mio vecchio Fujitsu Siemens che dopo meno di 2 anni si è completamente sbriciolata in concomitanza dell cerniere.
Quindi?
Si abbassa il prezzo di produzione, non di vendita... più utili per il produttore e cliente finale con persistente bruciore nel didietro...
potrebbe anche essere vero questo,
ma c'è da augurarsi che se non abbassano il prezzo, i prodotti rimangono sugli scaffali insieme ai nuovi costosi mac (ora, non è che un appleiano deve per forza di cose aggiornare sempre i propri devices al prodotto più figo appena uscito, no?)
al di là di questo gli ultrabook sono una barzelletta:
con la scocca di plastica e con la concessione anche ad hardware di fascia media, la dimostrazione è che i produttori con l' idea di "facciamo un prodotto Top di gamma che così venderà per forza" stanno avendo paura degli sbandamenti del mercato con sta crisi, altro che scuse!!
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