NEC ordina 1 milione di portatili da Quanta
Il principale vendor giapponese ha ordinato 1 milione di notebook da Quanta, che dovranno essere pronti per il secondo trimestre del prossimo anno
di Andrea Bai pubblicata il 12 Novembre 2003, alle 10:00 nel canale PortatiliLa giapponese NEC ha ordinato presso Quanta Computer oltre un milione di notebook da consegnarsi entro il secondo trimestre del prossimo anno.
Il milione di portatili, che dovrebbe costituire il 60-70% delle proiezioni totali di vendite per NEC nel 2004, saranno prodotti nello stabilimento di Sonjiang, nela provincia cinese di Jiangsu.
Quanta ha rifiutato ogni commento ufficiale. La continua collaborazione delle due aziende rafforza la competitività di NEC in Giappone e nel resto del mondo.
NEC è il principale vendor nel paese del sol levante, con uno share del 25.30% circa e attualmente deve fronteggiare la minaccia di Dell che ha progetti di forte espansione in Giappone e sta cercando di spodestare dal trono NEC.
Quanta inizialmente non è stata in grado di assicurare l'intero volume dei notebook richiesti da NEC poichè ha dovuto stanziare una parte delle capacità produttive per la realizzazione di portatili proprio per Dell. La compagnia pare ora in grado di poter soddisfare le richieste di entrambi i vendor.
Fonte: Digitimes
9 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMa NEC avrà pagato in contanti o carta di credito? :P
scusate l'ignoranza
quindi i notebook NEC sono costruiti da quanta e rimarchiati?Considerati scusato...
... i pc vengono si' costruiti da terze parti, ma secondo specifiche proprie della casa di cui poi risulteranno essere "marchiati". Praticamente tutti i portatili del mondo vengono fisicamente prodotti su misura da 3/4 grosse aziende in estremo oriente, tra cui la Quanta.probabilente non c'entra nulla...
...ma a proposito di "rimarchiare" Packard Bell è un marchio di proprietà di NEC con cui vengono commercializzati PC notebook e desktop."ri"marchiamento
lo so che è una pratica comunissima, ma credevo che certe case blasonate almeno mettessero un po' di suo.persino i proc non vengono prodotti direttamente dal marchio (solo Intel? ma forse neanche quella).
cioe' trovo + nomale un lite-on marchiato OLIDATA.
Quanta se deve fare notebook per 20 marchi diversi, come minimo certe parti saranno perfettamente uguali.
quindi...le differenze tra notebook saranno minime. o no?
Re: "ri"marchiamento
Quanta se deve fare notebook per 20 marchi diversi, come minimo certe parti saranno perfettamente uguali.
quindi...le differenze tra notebook saranno minime. o no?
A parte il fatto che:
a) i produttori di matrici LCD saranno 4 o 5 in tutto;
b) i produttori di mobo saranno pochi di più;
c) la componentistica è tutta uguale o quasi e ripartita tra 3 o 4 produttori primari (chipset, video, cpu, slot PCMCIA, HD, ottico, batteria)
d) i produttori di CPU per notebook sono due (o forse tre, se contiamo Transmeta)
alla fine Quanta, COMPAL o altri fanno il progetto di ingegnerizzazione dell'assemblaggio disegnato dalle Case, e provvedono a ordinare lo stampaggio della plastica del case.
Il resto viene fatto dalle Case.
I grandi brand assemblano, nè più e nè meno dei piccoli; tra le caratteristiche migliorative, un ufficio tecnico di progettazione che può emettere specifiche di progetto più mirate e più stringenti, garantendo una qualità complessivamente migliore, ed una rete di assistenza tecnica che dovrebbe assicurare un servizio migliore (anche se poi, spesso non è così.
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