Intel, piattaforma Oak Trail per sistemi tablet attesa per l'inizio del 2011

Il fenomeno tablet, visto da Intel come una costola del settore netbook, si arricchirà di una piattaforma dedicata, nome in codice Oak Trail
di Alessandro Bordin pubblicata il 02 Giugno 2010, alle 02:28 nel canale PortatiliIntel
Intel traccia alcuni degli elementi distintivi del fenomeno netbook di ieri e oggi, cercando di vedere quali saranno le tendenze del futuro, dando per assodato che tale mercato non è un fenomeno passeggero ma consolidato e che gode di ottima salute.
La creazione del netbook giunge grazie al lancio del processore Intel Atom e alla lungimiranza di Asus, con una risposta del pubblico che ha stupito tutti, persino i propri creatori. Ricordo personalmente alcune risate beffarde all'atto di presentazione del primo netbook, visto da molti come un flop colossale annunciato. Così non andò, tanto che tutte le aziende corsero ai ripari per presentare proposte concorrenti.
Oggi sono molte le aziende che cercano di differenziare la propria offerta, abbinandola magari a connettività 3G e scegliendo un look meno spartano rispetto ai progetti iniziali. Il futuro è più articolato, e prevede la creazione di categorie parrticolari come i tablet, oltre a un approccio multi-piattaforma software, con Microsoft, MeeGo e Android da poter scegliere in base alle proprie esigenze. Molto da dire, più che in passato, lo avranno le applicazioni e i contenuti, così come la compatibilità estesa a più componenti possibili. E' in quest'ottica che Intel promette, per la prima parte dell'anno 2011, la piattaforma Oak Trail, pensata per i sistemi tablet.
Alla base di Oak Trail un SoC, System on Chip, che sarà in grado da una parte di garantire elevate autonomie visti i bassi consumi (tanto da non richiedere nemmeno un sistema di raffreddamento dedicato se non passivo), dall'altro prestazioni in grado di garantire il playback di filmati in Full HD e supporto HDMI. Mancano altri dettagli tecnici, ma Intel dichiara come Oak Trail potrà essere dedicato sia ai sistemi tablet, per i quali è nato, sia per i netbook del futuro.
La piattaforma nasce con l'intensione di essere aperta dal punto di vista del sistema operativo: oltre a Microsoft Windows 7, non servirà nessuna modifica per poter far girare sia MeeGo che i sistemi operativi di casa Google, siano essi Android nelle varie versioni che l'atteso Chrome OS.
10 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoComunque io sto scrivendo da un tablet e concordo sul fatto che sarà un mercato con numeri interessanti
alternative ?
non vedo alternative
a meno di non parlare di alternative ma in altri segmenti del mercato ma quelle non sono alternative sono altri prodotti cosa molto diversa
spero che non stai confrontando gli arm perche le prossime soluzioni intel consumeranno lo stesso saranno piu veloci e molto piu versatili perche permetteranno l'utilizzo di tutti i sistemi operativi in commercio e non solo versioni custom
Le piattaforme VIA sono ottime alternative (o forse le alternative alle VIA sono gli ATOM). Anche gli AMD GEODE rientrano in questa categoria col più basso consumo e dimensioni.
Ho sempre ritenuto che il segmento netbook sia stato sempre sistematicamente confuso col segmento PC: il 90% dell'utenza che, dall'introduzione di questo segmento, ha comprato un netbook, lo ha fatto pensando di poterlo usare come il PC di casa. Errore quantomeno grossolano indotto dall'ignoranza e dalla pubblicità fuorviante che è stata fatta.
Quindi, secondo me, chi ha ancora in testa di voler usare un netbook come un PC Desktop o un notebook, anche in futuro sceglierà l'architettura Intel Atom, che darà la possibilità di far girare Windows e con se tutti i programmi che girano su di esso, ovviamente con tutte le limitazioni del caso (cioè come si diceva prima, alla velocità di un computer di 10 anni fa).
Chi ha capito bene cosa sia un Netbook e come vada usato, non avrà problemi nello scegliere il dispositivo, sia esso Intel, ARM, VIA o altro, con form factor di mini-notebook o di tablet. L'importante è che riuscirà a fare ciò che dovrebbe, cioè navigazione, controllo posta, funzioni base di applicativi di produttività personale, visualizzazione di foto, presentazioni, riproduzione di elementi multimediali... Ovvio che se un dispositivo in grado di compiere di queste operazioni, equipaggiato con architettura ARM durerà 24 ore, contro un 12 ore della concorrenza, l'utente non avrà grandi difficoltà nel fare le proprie scelte.
Ho sempre ritenuto che il segmento netbook sia stato sempre sistematicamente confuso col segmento PC: il 90% dell'utenza che, dall'introduzione di questo segmento, ha comprato un netbook, lo ha fatto pensando di poterlo usare come il PC di casa. Errore quantomeno grossolano indotto dall'ignoranza e dalla pubblicità fuorviante che è stata fatta.
Vero, sono d'accordo.
Funzioni base di applicativi di produttività personale? direi tutte le funzioni non limitate dalla dimensione del pannello. Credo invece che su un dispositivo del genere siano più limitate le funzioni multimediali, il monitor retroilluminato a led è freddissimo (vicino al mio dell 1737 calibrato fa rabbrividire) e la riproduzione di video, soprattutto in streaming, è molto onerosa in termini energetici.
purtroppo per mantenere la retrocompatibilità
atom non è competitivo rispetto alla concorrenza.Ormai non si può più parlare di cisc e risc,la differenza che separa le due architetture è molto sottile.
Ripulendo l'isa di un atom,si potrebbe avere un processore più veloce e più parco nei consumi,purtroppo la bestia della retrocompatibilità è sempre dietro l'angolo.
L'unico modo è che intel agisca in una modifica dell'architettura (che tanto manterrà la retrocompatibilità con istruzioni vecchie di 30 anni che non vengono MAI utilizzate nei programmi moderni) in modo da ridurre un po' il numero dei trasistor e che i consumi si riducano con la riduzione del processo produttivo.
Se intel avesse più coraggio,avrebbe le carte in regola per creare prodotti veramente insuperabili.
http://www.appuntidigitali.it/4375/...-cut-the-power/
Se intel avesse più coraggio,avrebbe le carte in regola per creare prodotti veramente insuperabili.
non serve a nulla ridurre le istruzioni della cpu perche la parte di gestione della isa è molto ridotta rispetto il resto della cpu
questo per dire che se hai una cpu con dimensione 100 non ha nessun senso operare su una sezione che occupa 10 e investire tutte le risorse in questo quando poi non si ha piu tempo per analizzare i restanti 90
l'intel sta ancora evolvendo l'isa delle cpu e lo fara ancora in futuro perche lo spazio occupato nella cpu dalla logica per gestire centinaia di istruzioni differenti è molto ristretto e a lato pratico si ottengono molti piu vantaggi che avere una struttura tipo risc intesa come è nata alle origini
ovvio che poi dipende del mercato dove si opera ma nel caso di cpu general purpose questo si è dimostrato vero
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