Ultra Low Motion Blur 2 (ULMB 2), giochi competitivi più nitidi anche ad alti refresh rate

NVIDIA ha annunciato G-SYNC Ultra Low Motion Blur (ULMB) 2, una tecnologia pensata per restituire immagini molto definite e nitide al massimo del refresh rate anche nei titoli più frenetici.
di Manolo De Agostini pubblicata il 29 Maggio 2023, alle 10:41 nel canale PerifericheNVIDIAG-sync
Nel corso del Computex 2023 di Taipei, NVIDIA ha annunciato G-Sync Ultra Low Motion Blur 2 (ULMB 2). La tecnologia, che succede alla prima versione introdotta nel 2015, si prefigge di rendere più nitidi i titoli più frenetici renderizzati su pannelli ad alto refresh rate. NVIDIA parla di "oltre 1000 Hz di nitidezza effettiva del movimento per una migliore riduzione del motion blur a vantaggio dei giocatori competitivi".
L'aspetto interessante è che ULMB 2 è disponibile gratuitamente come aggiornamento firmware per alcuni monitor di fascia alta. Il firmware è disponibile da subito per Acer Predator XB273U F (27", 1440p, 360 Hz) e ASUS ROG Swift 360Hz PG27AQN (27", 1440p, 360 Hz), mentre arriverà presto anche sui modelli ASUS ROG Swift Pro PG248QP (25", 1080p, 540 Hz) e AOC AGON AG276QSG G-SYNC Monitor (27", 1440p, 360 Hz).
Rispetto alla prima versione, ULMB 2 è in grado di garantire "la retroilluminazione stroboscopica al massimo refresh rate, luminosità quasi 2 volte superiore e una diafonia (interferenza, rumore) praticamente nulla".
La prima versione di ULMB fu introdotta molti anni fa, quando i tempi di risposta dei monitor, ossia il tempo impiegato da un pixel per cambiare colore, erano lunghi e causavano sfocature e ghosting (effetto fantasma), restituendo un'immagine in movimento poco nitida. In pratica, i contenuti riprodotti apparivano sfocati, con elementi distintivi poco visibili. Al fine di sopperire al problema NVIDIA mise a punto ULMB e una tecnica chiamata backlight strobing.
Quest'ultima consiste nel disabilitare la retroilluminazione il 75% delle volte. Questo ciclo di lavoro del 25% su un pannello con un massimo di 300 nit rende le immagini riprodotte più nitide, ma meno luminose.
La prima versione di ULMB, a causa dei lunghi tempi di risposta, richiedeva di attendere più a lungo prima di attivare la retroilluminazione. Al fine di compensare, ULMB abbassava il refresh rate per dare più tempo ai pixel di passare da un colore all'altro. Molti giocatori competitivi scelsero quindi di non utilizzare la funzionalità perché il refresh rate massimo del monitor e la luminosità dell'immagine erano caratteristiche maggiormente desiderabili.
ULMB 2 fornisce retroilluminazione stroboscopica al refresh rate massimo e immagini molto più luminose, il tutto mantenendo una qualità dell'immagine ideale. Negli ultimi anni il tempo di risposta dei monitor ha fatto passi da gigante, quindi la nuova versione della tecnologia permette di avere immagini nitide anche nei giochi più frenetici.
"Con ULMB 2", spiega NVIDIA, "i giocatori ottengono una nitidezza del movimento effettiva di oltre 1000 Hz con questi miglioramenti, calcolata come la frequenza di aggiornamento del monitor moltiplicata per uno durante il duty cycle [Nitidezza effettiva del movimento = Frequenza di aggiornamento * (1 / Duty Cycle)]".
Per un monitor a 360 Hz con ULMB 2, la nitidezza effettiva del movimento è quindi 1440 Hz. Ciò significa che per avere lo stesso livello di nitidezza senza ULMB 2 sarebbe necessario un pannello capace di arrivare 1440 Hz.
"Con ULMB 2, la retroilluminazione viene attivata solo quando ogni pixel ha il valore di colore corretto. L'idea è quella di non mostrare la transizione dei pixel e mostrarli solo quando il loro colore è accurato", aggiunge NVIDIA.
Il problema è che ciò porta ad avere una parte dello schermo che mostra immagini doppie (situazione detta crosstalk), in quanto la retroilluminazione illumina tutti i pixel contemporaneamente, mentre la modifica dei pixel avviene su una scansione continua. Affidandosi a G-Sync, NVIDIA può però "controllare il tempo di risposta a seconda di dove si trova la scansione verticale, in modo tale che i pixel in tutto il pannello siano al livello giusto nel momento esatto per far lampeggiare la retroilluminazione".
NVIDIA definisce questo comportamento "Vertical Dependent Overdrive", ed è questa la chiave per garantire "un'ottima qualità dell'immagine anche a frequenze di aggiornamento elevate in cui la finestra ottimale per la retroilluminazione stroboscopica è piccola".
Secondo la casa di Santa Clara, i monitor che vogliono offrire ULMB 2 devono rispettare i seguenti requisiti:
- Fornire una nitidezza del movimento reale di oltre 1000 Hz
- Gestire ULMB 2 alla massima frequenza di refresh del monitor
- Fornire oltre 250 nit di luminosità con un crosstalk ridotto o raddoppiamento delle immagini
Per attivare ULMB 2 è necessario disabilitare dal Pannello di Controllo NVIDIA il refresh rate variabile di NVIDIA G-Sync e attivare ULMB 2 dall'OSD (on screen display) del monitor.
2 Commenti
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Scherzi a parte sembra un giusto adeguamento all'evoluzione dei pannelli che c'è stata negli ultimi anni.
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