Segnale 4G e 5G scarso in ufficio? Tutto risolto con Nokia Smart Node

Nokia Smart Node è una soluzione pensata per gli uffici medio-piccoli e anche per le abitazioni, con la quale migliorare la qualità di copertura dei segnali 4G e 5G per i propri dispositivi mobile
di Paolo Corsini pubblicata il 09 Maggio 2021, alle 09:01 nel canale PerifericheNokia4G5G
Smart Node è una soluzione integrata annunciata da Nokia che ha l'obiettivo di garantire segnale 4G e 5G di qualità negli ambienti al chiuso quali le abitazioni e gli uffici di medio piccole dimensioni.
Spesso la ricezione di segnale 4G e 5G con i dispositivi mobile risulta essere limitata in ambienti al chiuso; il segnale esterno non si propaga internamente nel modo migliore non permettendo quindi di ottenere velocità di trasmissione dei dati, da e verso il dispositivo, che sono equiparabili a quanto ottenibile all'esterno.
Smart Node sarà disponibile a partire dal quarto trimestre 2021; grazie al design di tipo modulare è possibile configurarlo per offrire connettività 4G in spazi interni, aggiornando il modulo in un secondo tempo con quello compatibile con tecnologia 5G.
Per ulteriori informazioni rimandiamo al comunicato stampa ufficiale Nokia, accessibile a questo indirizzo.
10 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoVisto che nel comunicato non è spiegato tecnicamente come possa funzionare, sono curioso di vedere all'uscita sul mercato del prodotto.
Ma forse il mistero viene svelato nella frase:
Quindi probabilmente sarà un prodotto offerto dagli operatori, e non installabile autonomamente dal cliente.
Quindi in Italia non lo vedremo mai.
Quindi in Italia non lo vedremo mai.
e la colpa è solo di gd350turbo che vuole avere il monopolio delle antenne
comunque ho la sensazione iliad non si farà problemi a proporre questi prodotti, è entrata a gamba tesa nel settore stravolgendo le regole. sono fiducioso
comunque ho la sensazione iliad non si farà problemi a proporre questi prodotti, è entrata a gamba tesa nel settore stravolgendo le regole. sono fiducioso
Spero che tu abbia ragione. Paradossalmente in area bianca con Open Fiber tra poco il vero digital divide sarà sulla rete cellulare.
Eh cosa buona e giusta 😂😂😂😂
No, in realtà TIM e Vodafone proponevano femtocell per aziende fino a qualche anno fa, ne ho installate almeno un paio (erano 2G/3G).
Oltre al costo di acquisto, prevedevano un costo mensile in base al numero di conversazioni contemporanee desiderate (per questo motivo hanno avuto scarsa diffusione).
I repeater non sono mai ufficialmente "concessi", se provochi problemi alla rete mobile sono cavoli amari.
Ma forse il mistero viene svelato nella frase:
Quindi probabilmente sarà un prodotto offerto dagli operatori, e non installabile autonomamente dal cliente.
Esatto, saranno gli operatori a proporlo come fatto in precedenza.
Nel caso della singola cella di solito te la inviano con il corriere, basta collegarla alla rete cablata e si autoconfigura.
Ovviamente serve una connessione Internet (fornita dal Cliente), in modo da veicolare le chiamate (tramite VoIP) e i dati.
Nel caso servano più femtocell, probabile uscirà un installatore qualificato per verificare la copertura.
Penso che ne vedremo, almeno per grandi aziende, centri commerciali, ecc. e con la diffusione dei dispositivi 5G per IoT.
Come alternativa in realtà esiste il Wi-Fi Calling, supportato da anni sia da Android e IOS, ed è questo sistema che gli operatori italiani sono sempre stati e sono ancora oggi contrari. Invece è attivo all'estero in alcuni Paesi e funziona benissimo.
Il punto della situazione è entrambe le tecnologie hanno dei pro e dei contro:
Le femtocell finora sono sempre state mono-operatore, quindi ad esempio con Vodafone prendono solo i cellulari del medesimo operatore.
Non funziona se ad esempio in ufficio si hanno cellulari con operatori diversi.
La connessione tra cellulare e antenna avviene in modo automatico.
Puoi collegarci anche un cellulare base (2G), non serve che sia uno smartphone.
Il Wi-Fi Calling consente di connettere smartphone di qualsiasi operatore, basta che l'operatore stesso permetta di attivare la funzione (in Italia no al momento come detto).
Basta un accesso Wi-Fi, che di solito è già presente in casa, ufficio, centro commerciale, ecc. (tipo rete ospiti) e non serve una nuova infrastruttura come per le femtocell.
Devi però inserire la password per ogni rete Wi-Fi che incontri almento la prima volta, oppure ogni volta nel caso di hotspot con pagina di autentificazione.
Non funziona ovviamente con un cellulare base, serve uno smartphone.
Oltre al costo di acquisto, prevedevano un costo mensile in base al numero di conversazioni contemporanee desiderate (per questo motivo hanno avuto scarsa diffusione).
I repeater non sono mai ufficialmente "concessi", se provochi problemi alla rete mobile sono cavoli amari.
Esatto, saranno gli operatori a proporlo come fatto in precedenza.
Nel caso della singola cella di solito te la inviano con il corriere, basta collegarla alla rete cablata e si autoconfigura.
Ovviamente serve una connessione Internet (fornita dal Cliente), in modo da veicolare le chiamate (tramite VoIP) e i dati.
Nel caso servano più femtocell, probabile uscirà un installatore qualificato per verificare la copertura.
Penso che ne vedremo, almeno per grandi aziende, centri commerciali, ecc. e con la diffusione dei dispositivi 5G per IoT.
Come alternativa in realtà esiste il Wi-Fi Calling, supportato da anni sia da Android e IOS, ed è questo sistema che gli operatori italiani sono sempre stati e sono ancora oggi contrari. Invece è attivo all'estero in alcuni Paesi e funziona benissimo.
Il punto della situazione è entrambe le tecnologie hanno dei pro e dei contro:
Le femtocell finora sono sempre state mono-operatore, quindi ad esempio con Vodafone prendono solo i cellulari del medesimo operatore.
Non funziona se ad esempio in ufficio si hanno cellulari con operatori diversi.
La connessione tra cellulare e antenna avviene in modo automatico.
Puoi collegarci anche un cellulare base (2G), non serve che sia uno smartphone.
Il Wi-Fi Calling consente di connettere smartphone di qualsiasi operatore, basta che l'operatore stesso permetta di attivare la funzione (in Italia no al momento come detto).
Basta un accesso Wi-Fi, che di solito è già presente in casa, ufficio, centro commerciale, ecc. (tipo rete ospiti) e non serve una nuova infrastruttura come per le femtocell.
Devi però inserire la password per ogni rete Wi-Fi che incontri almento la prima volta, oppure ogni volta nel caso di hotspot con pagina di autentificazione.
Non funziona ovviamente con un cellulare base, serve uno smartphone.
Sottolineo il fatto che l'articolo parlava di abitazioni.
A questo era rivolto il mio commento. L'ambito industriale si sa che vive di vita propria.
A questo era rivolto il mio commento. L'ambito industriale si sa che vive di vita propria.
Nell'articolo si parla di abitazioni e di uffici (e non solo delle prime). Uffici ovviamente = partita IVA e ambito business/aziendale.
Ok, ma nella tua risposta non hai minimamente considerato la parte residenziale, mentre dall'articolo emerge che per chi scrive l'apparecchiatura sia destinata ad entrambi gli ambiti applicativi.
Quindi o ha sbagliato chi scrive o è sbagliato l'esempio del contesto attuale che hai riportato tu.
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