ROG Falchion RX Low Profile: curiosa, ma con un'autonomia pazzesca

ROG Falchion RX Low Profile: curiosa, ma con un'autonomia pazzesca

Nelle ultime settimane ho testato la ASUS ROG Falchion RX Low Profile, una tastiera che non rispetta esattamente le mie preferenze, ma che si presenta davvero interessante per chi ama le low profile. A stupirmi è stata senza dubbio la batteria con la sua autonomia semplicemente pazzesca.

di pubblicata il , alle 16:52 nel canale Periferiche
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Nelle ultime settimane abbiamo messo sotto torchio la nuova ASUS ROG Falchion RX Low Profile, una tastiera meccanica wireless con layout 65%. La tastiera si rivolge per lo più ai videogiocatori, ma strizza l'occhio anche a chi trascorre molto del suo tempo a scrivere con un profilo simile a quello dei laptop.

Chi scrive non è un amante delle tastiere low profile, e la proposta di ASUS non è arrivata a farmi cambiare idea. Tuttavia, devo riconoscere che rispetto alle proposte concorrenti, la ROG Falchion RX Low Profile si comporta decisamente meglio e presenta alcune caratteristiche che è impossibile non apprezzare.

Design

Uno degli aspetti che balza subito all'occhio è l'estetica di questa tastiera, indubbiamente tra le più curate da ASUS – d'altronde la Falchion è uno dei modelli più longevi e amati della gamma ROG. Il case è estremamente sottile e il plate superiore in alluminio anodizzato è rifinito semplicemente alla perfezione. Nella parte superiore è presente una barra LED con la scritta Republic of Gamers al centro che non ha solo un fine estetico, ma anche funzionale e più avanti vedremo perché.

La parte inferiore del case è in plastica così come la cover in dotazione. Sì, avete letto bene, la tastiera include un coperchio che funge sia da copertura antipolvere che da "vassoio". La parte interna è completamente rivestita in gomma così da tenere stabile la periferica e assorbire le vibrazioni. Inoltre, la parte superiore – che diventa inferiore quando viene utilizzata come vassoio – dispone di quattro piedini in gomma per tenere il tutto saldamente su sulla superficie.

Potrebbe sembrare un accessorio inutile, ma la realtà è che personalmente l'ho apprezzato davvero molto. Nel mio caso la polvere si accumula davvero in pochissimo tempo e, soprattutto sulle periferiche di colore nero, è immediatamente visibile, il che mi costringe a una pulizia frequente. Il costo del coperchio con tutta probabilità incide in maniera trascurabile sul prezzo finale della tastiera, per cui mi piacerebbe vederlo incluso in molte più meccaniche.

Naturalmente, i keycap sono a basso profilo e realizzati in ABS verniciato. Una scelta che ASUS adotta per fornire il layout completamente in italiano. Seppur l'ABS non sia tra i materiali più nobili per la realizzazione dei copritasti, come nel caso della ROG Azoth, anche per questa Falchion RX Low Profile la qualità sembra sopra la media. Difficile giudicarne la durabilità, ma la sensazione al tatto è decisamente convincente.

All'interno, la tastiera integra due strati di schiuma siliconica che assorbono vibrazioni ed eco, mentre i due piedini posteriori consentono di regolare l'inclinazione su tre livelli diversi. In breve, il risultato è una tastiera compatta, sottile, ma estremamente solida.

Infine, sul bordo superiore, vi è un piccolo pulsante multifunzione personalizzabile attraverso il software Armoury Crate. Di fianco a questo, una barra a sfioramento che consente di regolare l'opzione scelta. Ad esempio, se al pulsante verrà assegnata la funzione "muto", attraverso la barra regoleremo il volume. Lo stesso vale per l'illuminazione.

Prestazioni

Passiamo quindi all'aspetto critico di questa periferica: come funziona? L'unità in prova è dotata di interruttori ROG RX Red, un modello che ho ampiamente apprezzato per due motivi. Il primo è indubbiamente il feedback, grazie agli stabilizzatori integrati e un sistema di aggancio a quattro punti dei keycap che trasmettono una sensazione di robustezza irraggiungibile per i tradizionali switch con stelo centrale.

La sensazione di tasti ballerini è letteralmente assente, la digitazione è sempre coerente e scorrevole. Inoltre, l'altezza equiparata di tutte le righe del layout consente di raggiungere ogni tanto con estrema facilità, anche se in un primo momento la sensazione è ben diversa dai layout tradizionali e ci vorrà qualche ora per farci l'abitudine.

Il secondo è l'illuminazione: i ROG RX hanno il LED posizionato al centro che garantisce un'illuminazione uniforme su tutta la legenda del tasto. Inoltre, la luminosità è decisamente più alta rispetto alle tastiere con LED rivolti a nord o a sud, il che permette di mantenere il livello più basso e ottimizzare la durata della batteria, ma senza rinunciare a una visibilità eccellente.

Nel caso specifico, gli switch RED mi hanno offerto l'esperienza che mi sarei aspettato da una tastiera votata alla reattività e alla velocità. La principale differenza rispetto a una tastiera con profilo standard risiede piuttosto nel confort: la proposta di ASUS è decisamente comoda, anche dopo lunghe sessioni di scrittura o di gioco.

Inoltre, gli interruttori arrivano prelubrificati di fabbrica. Come di consueto, la lubrificazione è meno efficace di quella manuale, ma il risultato è di ottimo livello sia per il suono che per la fluidità dei tasti. Si tratta di interruttori ben bilanciati e, forse, più adeguati al gioco che non alla produttività.

Nonostante le tastiere low profile si ispirino a quelle dei laptop, in realtà la corsa estremamente breve e la medesima altezza per tutte le righe del layout mi hanno fatto apprezzare la Falchion RX Low Profile molto più nei giochi piuttosto che nella scrittura.

L'accesso ai tasti è più semplice, il che mi ha fornito un piccolo vantaggio in termini di reattività. D'altronde è innegabile che il form factor sia pensato per lasciare un'area più ampia ai movimenti del mouse.

Sul fronte della scrittura, invece, la proposta di ROG si è fatta apprezzare un po' meno. L'assenza di spazio tra i tasti e un profilo identico per tutte le righe ha leggermente aumentato il mio margine di errore rispetto a una tradizionale tastiera meccanica con profilo Cherry o OEM, ad esempio. Mi è capitato più volte di premere due tasti contemporaneamente, ma chiaramente si tratta di differenze legate a qualsiasi soluzione low profile e non strettamente alla tastiera di ROG.

Batteria e connettività

Se c'è un aspetto che ho apprezzato davvero molto della Falchion RX Low Profile è indubbiamente la batteria. ASUS non ne indica la capacità, ma la durata è semplicemente impressionante: la prova è durata circa 3 settimane e ho ricaricato la tastiera una sola volta tenendo la luminosità al 50%. Peraltro, la tastiera è stata consegnata all'80% di carica.

Ho avuto modo di provare molte tastiere meccaniche wireless, e questa sul fronte dell'autonomia è stata la più convincente. Considerando un utilizzo di oltre 10 ore al giorno, superare una settimana di utilizzo con in più anche l'illuminazione attiva è un risultato eccezionale.

In termini di connettività la tastiera non è da meno. La latenza è praticamente assente e ho apprezzato l'inclusione di un dongle Omni Receiver. Si tratta sostanzialmente di un ricevitore che consente di collegare contemporaneamente più dispositivi impegnando una singola porta USB.

Anche via Bluetooth la tastiera si è comportata decisamente bene e il passaggio rapido da una periferica all'altra con la possibilità di gestire fino a 5 dispositivi contemporaneamente non è da sottovalutare, anche se in ambito produttivo forse non si tratta della scelta migliore in assoluto.

Conclusioni

Così come altre soluzioni della gamma ROG, anche la Falchion RX Low Profile rappresenta un prodotto di altissimo livello in cui qualità costruttiva e dei materiali si posizionano ai vertici del settore. Indubbiamente, l'aspetto di maggiore pregio della tastiera è la batteria insieme agli interruttori ROG RX.

La scelta del layout low profile ricade quasi esclusivamente nel gusto personale. Certo, le differenze in termini di confort e semplicità nel raggiungimento dei tasti ci sono e si sentono, ma non è detto che queste sfocino in un vantaggio per tutti. Ragione per cui molto dipende dalle esigenze individuali.

Dal mio punto di vista, se siete alla ricerca di una tastiera orientata per lo più al gioco competitivo, la ROG Falchion RX Low Profile è un'opzione ideale. Il profilo insieme alla connettività con una latenza quasi assente e gli interruttori RX Red la rendono perfetta per chi esige la massima velocità e reattività.

Inoltre, il form factor estremamente compatto lascia davvero tanto spazio ai movimenti del mouse, il che mi ha consentito anche nei giochi più frenetici di mantenere una risoluzione del sensore più bassa e migliorare la precisione. Insomma, sul fronte videoludico la tastiera di ROG offre un'esperienza semplicemente eccellente.

Per chi invece è alla ricerca di una buona tastiera per la produttività, ma non disdegna anche qualche sana sessione di gaming, allora forse è consigliabile una tastiera leggermente più generosa, magari una 75%, con un profilo standard che riduca il margine di errore o quantomeno tasti ad isola separati tra loro.

3 Commenti
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*Pegasus-DVD*03 Aprile 2024, 17:49 #1
bah
FastZyx03 Aprile 2024, 18:15 #2

Assistenza Asus inesistente

Ho la Falchion standard, delusione totale.
Si sono rotti 2 tasti (il tasto F e la freccia a sinistra - si è aperto in due il sistema di aggancio che si innesta nello switch, in pratica è un cilindro di plastica con scasso a croce), non esistono ricambi, ho comprato i tasti in PBT sempre Asus (32 euro), ma sono per tastiere di dimensioni standard (alcuni tasti sono proprio di dimensioni diverse, tipo invio, barra spaziatrice, maiuscolo) e per di più con layout solo inglese.
Il tutto per una tastiera pagata 150 euro.
FastZyx03 Aprile 2024, 18:16 #3
Mi sono dimenticato di dire che sono pure di altezza diversa, quelli in PBT sono più bassi.....

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