RadiX AXE6600: provato il primo router MSI
Anche MSI nel campo dei router per i giocatori. Abbiamo provato approfonditamente il nuovo MSI RadiX AXE6600, rivelato per la prima volta al CES 2022 e adesso finalmente disponibile sul mercato. Una soluzione sorprendente, con diverse accortezze rivolte specificamente al gaming
di Rosario Grasso pubblicata il 16 Febbraio 2023, alle 17:01 nel canale PerifericheMSI
MSI RadiX AXE6600 è un router rivolto ai giocatori, come da tradizione del marchio taiwanese. MSI, infatti, nasce come un'azienda gaming e solo in un secondo momento si è focalizzata su altri settori, un po' il percorso inverso rispetto a quanto hanno fatto le altre case tecnologiche. Questo lo rende un marchio particolarmente amato dai giocatori.
Per MSI, però, può essere diverso nel caso dei router, in quanto RadiX AXE6600 è il primo dispositivo del genere del marchio. Due le caratteristiche che saltano subito all'occhio: il supporto allo standard Wi-Fi 6E, che abilita una serie di prerogative interessanti come maggiori velocità di trasferimento, la capacità di accogliere sulla rete un più elevato numero di dispositivi e soprattutto la disponibilità della banda da 6 GHz, e il supporto tri-band. Questo router, infatti, offre 3 bande di connettività wireless, 2,4 GHz, 5 GHz e l'ultimo 6 GHz, con una velocità totale teorica fino a 6600 Mbps.
Il router è dotato di una porta WAN da 2,5 Gigabit a cui è possibile collegare un ONT in caso di una connessione in fibra, un tradizionale modem per altri tipi di connessione o uno switch per usare il dispositivo in cascata rispetto a una rete già esistente. Ci sono altre quattro porte da 1 Gigabit per le connessioni con i cavi LAN. Si tratta, dunque, di un dispositivo di tipo "solo router", che richiede di essere associato a un modem esterno per poter gestire la connessione a internet.
Esteriormente, MSI RadiX AXE6600 ricorda contemporaneamente un portatile gaming MSI e il cofano di un'auto sportiva. Come se non bastasse, le sei evidenti antenne esterne sono accompagnate da altrettanti LED, i cui effetti di illuminazione, che di default sono in rosso, sono personalizzabili. Le antenne abilitano la gestione dei flussi di dati di tipo MU-MIMO e sono presenti nella configurazione 4x4 (quindi, quattro antenne per quattro distinti flussi di dati) per quanto riguarda le antenne adibite alle comunicazioni sulla banda da 6 GHz, e 2x2 per quanto riguarda quelle sulle bande da 5 e da 2,4 GHz.
Questo hardware permette di sfruttare tutte le caratteristiche dello standard AX come 1024/256-QAM e l'ampiezza di banda di 160MHz (disponibile solo sulla banda da 6 GHz). In altri termini, abbiamo una velocità di trasmissione fino a 4804 Mbps sulla banda da 6 GHz, fino a 1201 Mbps su quella da 5 GHz e fino a 574 Mbps su quella da 2,4 GHz.
Con QAM si intende un tipo di modulazione avanzata che segmenta le porzioni di informazione da inviare in maniera ottimizzata, a patto che l'informazione possa essere ricostruita dal client. Affinché sia possibile sfruttare questa avanzata prerogativa del supporto Wi-Fi 6, quindi, anche il client deve supportarla. I canali da 160 MHz, invece, aumentano la capacità in termini di quantità di dati trasferiti per ogni singolo flusso. Questo si abbina a OFDMA (Orthogonal Frequency-Division Multiple Access), un'altra tecnologia del Wi-Fi che migliora l'efficienza spettrale permettendo di suddividere ulteriormente i canali di comunicazione disponibili e di conseguenza aumentare la quantità di dati che possono essere inviati e ricevuti.
Il logo MSI che spicca nella parte frontale della periferica è, poi, in realtà un pulsante: basta premerlo per passare da una preimpostazione QoS (Quality of Service) all'altra, quindi in modo da privilegiare il gaming, lo streaming, la produttività o altro ancora (comunque le impostazioni sono liberamente configurabili). In questo modo, dunque, si può configurare il router senza accedere all'interfaccia web, una procedura che può risultare ostica in qualche circostanza.
MSI offre con questo dispositivo un software completamente nuovo, che coniuga le esigenze di prioritizzazione rispetto ai dispositivi di gioco con la facilità d'uso, offrendo comunque un buon numero di opzioni per la personalizzazione. Il QoS è disponibile in due varianti. Quella "tradizionale" che permette di impostare la capacità della propria connessione a internet in termini di upload e di download, e poi di configurare tre profili con tre livelli diversi di disponibilità di banda. A questi profili è poi possibile associare la percentuale delle risorse di banda a cui possono attingere (quindi "basso", ad esempio, per il 15%; "medio" per il 35% e "alto" per il 50%). Infine, i vari client connessi alla rete possono essere assegnati a uno dei tre profili a disposizione.
Oppure, ricorrere ad AI QoS, un sistema intelligente che assegna le risorse di traffico a disposizione in funzione delle quattro preimpostazioni QoS disponibili. Le antenne presenti sulla scocca del router, conseguentemente, si illuminano di un colore diverso, proprio per segnalare in maniera immediata quale preimpostazione è abilitata.
Il motore AI è in grado di identificare il traffico di rete provenienti da applicazioni di gioco, sia che esse risiedano sul PC, su una console o su un dispositivo mobile. Questo per quanto riguarda la preimpostazione gaming mentre, nel caso dello streaming, darà priorità ai servizi di live broadcasting e di streaming. Il profilo riservato al lavoro farà in modo che le applicazioni di videoconferenza come Zoom perdano il numero più basso possibile di pacchetti di dati. C'è poi l'impostazione automatica, che rappresenta una soluzione di compromesso fra i vari tipi di applicazione.
MSI, poi, non poteva trascurare la componente hardware, e ha voluto dotare il suo dispositivo di un processore quad-core veloce con frequenza di clock di 1,8 GHz accompagnato da un robusto dissipatore di calore con rivestimento in grafene e heatpipe disposte in modo tale da mantenere il dispositivo il più fresco possibile. Non è assolutamente consueto che un router sia dotato di heatpipe, ma in questo modo MSI si è voluta assicurare che le temperature di funzionamento siano il più possibile basse. Questo aumenta leggermente le dimensioni: il RadiX AXE6600 assomiglia ad alcuni router dall'aspetto accattivante già disponibili sul mercato, andando a sposare le preferenze estetiche dei giocatori (forse non tutti, ma sicuramente di una buona parte).
Un altro asso nella manica di MSI è il supporto Mystic Light RGB, che permette di adattare gli effetti di luce del router con quelli degli altri dispositivi della postazione di gioco compatibili. I LED presenti sulle antenne del router, così, possono riprodurre gli effetti di illuminazione tipici delle periferiche RGB come "Respiro", "Color shift" e "Arcobaleno".
L'interfaccia web di MSI RadiX AXE660 si raggiunge all'indirizzo "msirouter.login" e permette di accedere a una serie di opzioni che permettono di regolare il funzionamento del router in profondità. Inoltre, offre una dashboard che consente di monitorare con una rapida occhiata le risorse a disposizione del router (in termini di occupazione del processore e della memoria) e le risorse di rete che stiamo utilizzando come upload e download.
Tra le opzioni più interessanti la possibilità di selezionare la rete a cui connettere il dispositivo. Questo ci dà la garanzia, ad esempio, che un dispositivo compatibile con lo standard Wi-Fi 6 sia sempre connesso sulla banda da 6 GHz e ci permette, all'occorrenza, di disattivare una rete. Ad esempio, potrebbe essere sconveniente avere la disponibilità della banda da 2,4 GHz (che, normalmente, è più stabile, ma molto meno performante). L'utente può comunque disattivare questa funzione e optare per una più classica scelta intelligente della banda disponibile, che privilegerà la stabilità della connessione rispetto alle performance.
Il router può essere monitorato nel funzionamento e configurato anche tramite l'app fornita da MSI. Fra le altre cose, quest'ultima consente di condividere facilmente il codice QR per fornire l'accesso alla rete ospiti (a sua volta configurabile tramite l'interfaccia web).
Per quanto riguarda i nostri test, abbiamo fatto ricorso all'abituale postazione redazionale per i test Wi-Fi e abbiamo sondato le prestazioni del nuovo MSI RadiX AXE6600 sulle varie bande che mette a disposizione. Abbiamo impostato una delle porte LAN come porta WAN, il che ci ha consentito di liberare la porta WAN di default, l'unica da 2,5 Gigabit, per le comunicazioni di tipo LAN. Collegando il router con un cavo di tipo Ethernet Cat 8 al nostro PC per i test Wi-Fi con scheda di rete con porta da 10 Gigabit abbiamo agito nelle condizioni per le quali si verificano i minori colli di bottiglia. Questo ci ha permesso di testare la massima capacità di trasmissione wireless del router, senza i limiti che darebbe la porta da 1 Gigabit. Con portatili Wi-Fi 6E e Wi-Fi 5, poi, siamo andati in giro per la redazione in modo da verificare l'intensità del segnale erogato dal RadiX AXE6600.
Per configurare la porta in modo che funzioni in questo modo abbiamo agito tramite questa schermata dell'interfaccia web, che permette di scegliere la porta che deve fare da WAN, impostando di conseguenza le altre su LAN. Non chiarissimo, a dire il vero, come dà la sensazione di aver bisogno di rifiniture l'intero software di MSI, evidentemente ancora leggermente acerbo.
I nostri test ci hanno restituito risultati molto positivi, soprattutto per quanto riguarda le bande da 6 GHz e da 5 GHz. Con ben pochi alti router, abbiamo ottenuto prestazioni del genere e, quando è successo, si trattava di soluzioni ben più costose del RadiX AXE6600. Il test è stato eseguito con il software iPerf a riga di comando che permette di misurare l'ampiezza di banda, inviando una serie di pacchetti da un server verso un client.
Certo, siamo ben distanti dai 6600 Mbit/s indicati da MSI come velocità massima teorica. Come noto, tuttavia, quasi per ogni router si hanno indicazioni teoriche esagerate rispetto alla realtà. Quel valore esprime la capacità del router teorica nel caso sia possibile trasmettere sulle tre bande contemporaneamente e nel caso i client assorbano la massima quantità di dati trasmessa dal router. Perché un flusso 4x4 esprima il massimo potenziale, infatti, anche il client deve essere di tipo Wi-Fi 4x4. Inoltre, si presuppone massima aderenza allo standard di modulazione 1024/256-QAM, che però è disponibile solo su dispositivi recentissimi.
Abbiamo cercato di capire come si comporta il router quando diversi dispositivi trasmettono dati contemporaneamente. Come qualsiasi router, infatti, anche RadiX AXE6600 riesce a trasmettere verso un dato dispositivo esclusivamente su una banda, ma la possibilità di connettere vari dispositivi a bande diverse ci ha dato modo di fare qualche esperimento. Come per altri router, abbiamo notato che connettere due o tre dispositivi sulla stessa banda obbliga questi ultimi a suddividersi il throughput a disposizione. Se, invece, connettiamo un dispositivo sulla banda da 2,4 Ghz, uno su quella da 5 Ghz e uno su quella da 6 Ghz si riesce a sforare questo tetto massimo, il che ci permette di sondare il pieno potenziale del router.
Se, in altri termini, trasmettere sulla banda da 2,4 Ghz e sulla banda da 5 GHz contemporaneamente ci permette di raggiungere velocità molto vicine al Gigabit al secondo, trasmettere con due portatili sulla sola banda da 5 Ghz non ci consente di superare quegli 800 Megabit al secondo riscontrati nel test precedente. Meno chiano il risultato di performance che abbiamo riscontrato quando abbiamo connesso tre portatili sulle tre differenti reti: ci saremmo aspettati di avvicinarci ai 2 Gigabit al secondo ma, per ogni combinazione possibile di connessioni sulle tre reti, non abbiamo mai superato il Gigabit al secondo. Quindi, meno rispetto alla sola trasmissione su unica banda da 6 GHz. Con altri router, invece, in condizioni del genere si riusciva tranquillamente ad andare oltre la capacità di trasmissione su singola banda. Difficile individuare il motivo per cui sussiste questo limite, che va ricercato nella logica alla base della gestione dei flussi di trasmissione.
Poco male, in realtà: è un test che facciamo solo per capire come può funzionare la trasmissione di dati con un dispositivo avanzato come questo. MSI RadiX AXE6600 fornisce comunque prestazioni sensazionali, anche perché riprodurre questo tipo di scenario durante l'uso tradizionale del dispositivo è pressoché impossibile (vari dispositivi dovrebbero scaricare da internet o trasferire tra di loro dati a velocità notevoli e contemporaneamente). Il dato di 1,4 Gigabit/s è comunque estremamente lusinghiero: in altri termini, equivale alla capacità di trasferire più di 10 GB in un minuto!
Per quanto riguarda invece il test del ping, abbiamo usato lo strumento Path of Exile Ping Tester, che permette di misurare la latenza alla risposta dei vari server di questo videogioco in stile action rpg in modo da scegliere il migliore compromesso possibile. MSI RadiX AXE6600 ha fatto registrare risultati sensibilmente migliori rispetto alla nostra rete redazionale, che è basata su un router privo di software ottimizzato per il gaming. Non abbiamo riscontrato differenze, invece, fra i vari preset messi a disposizione dal RadiX, ovvero AI Automatico, Gioco, Streaming e WFH.
Incuriositi dalla complessità dell'hardware del Radix AXE6600, abbiamo provveduto a smontarlo. Ecco la sua scheda madre, sulla quale campeggia al centro la CPU quad-core di Qualcomm, mentre sulla sinistra troviamo la radio che gestisce la rete su banda da 6 GHz e sulla destra quelle rispettivamente per la rete a 5 Ghz e a 2,4 Ghz. Ciascuno di questi moduli è accompagnato da WLAN Front-End Modules (FEM), ovvero unità che servono a estendere la portata della rete Wi-Fi. Ne abbiamo 4 per la radio da 6 GHz e due ciascuna per quelle da 5 e da 2,4 GHz.
La particolarità di questo router, poi, riguarda la presenza di un dissipatore di dimensioni generose. Eccolo qui, una volta estratto dal suo alloggiamento.
Una curiosità, poi, sui connettori per l'alimentazione dei LED disposti sulle antenne esterne. Si trovano sulla parte posteriore della scheda madre, eccoli.
Per quanto riguarda il test alla termocamera, abbiamo registrato temperature tutto sommato accettabili, che sicuramente beneficiano della presenza del dissipatore a contatto con l'hardware. La maggiore concentrazione di calore si verifica in prossimità delle due feritorie laterali e del processore principale e non si superano i 40° anche dopo diverse ore di utilizzo (mentre la temperatura ambientale è di circa 19°, come si vede anche nelle immagini).
MSI RadiX AXE6600 vede come competitor le soluzioni già presenti sul mercato Asus ROG Rapture GT-AXE11000, Netgear RAXE300 e Linksys MR7500. Non funziona in maniera molto differente rispetto a queste ultime, e anche le prestazioni sono allineate, mentre esteticamente assomiglia moltissimo ad alcune di queste. La disponibilità del supporto Wi-Fi 6E è molto importante dal punto di vista delle prestazioni, mentre il dissipatore integrato, e l'hardware potente, possono rappresentare un valore aggiunto di cui tenere conto. Per quanto riguarda il software, invece, può essere migliorato e reso più chiaro in certi aspetti, per quanto sia già comodo da usare e molto intuitivo. L'unica vera perplessità nasce, invece, dalla stabilità delle connessioni sulla rete con banda da 6 GHz, che si è rivelata non sempre stabile durante i nostri test, con sporadiche perdite della connessione. Si tratta, peraltro, sicuramente di problemi di gioventù, che MSI è destinata a superare con i prossimi rilasci del software. MSI RadiX AXE6600 arriverà in esclusiva su Amazon al prezzo di € 369,99.
| MSI RADIX AXE6600 WIFI 6E TRI-BAND | |
| Nome modello | GRAXE66 |
| Standard Wi-Fi | Wi-Fi 6E e retrocompatibilità (802.11 a/b/g/n/ac/ax) |
| Velocità in Wi-Fi | Fino a 6600 Mbps 4804 Mbps @ 6GHz 1201 Mbps @ 5GHz 574 Mbps @ 2.4GHz |
| Bande su cui opera | 2.4 GHz / 5 GHz / 6 GHz |
| Caratteristiche Wi-Fi | MU-MIMO, OFDMA, 1024-QAM, beamforming |
| Processore | Quad-core 1,8 GHz |
| Memoria | 256MB flash 512MB DDR4 RAM |
| Antenne | 6 antenne ad alte prestazioni RGB |
| Porte RJ45 | 1x 2,5G 4x Gigabit |
| Porte USB | 1x USB 3.2 Gen 1 |
| Dispositivi gestibili contemporaneamente | Fino a 60 |
| Parental Control | Si |
| Prezzo | 349€ |











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16 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDa notare poi il potente degrado della banda passante in wifi allontanandosi anche solo di 5 metri.
L’avevo notato anche io, possibile che 10m siano sufficienti per ridurre le prestazioni in modo così sentito, anche a 2.4?
Normalmente in casa ed ufficio viaggio su transfer rate wifi (sia 5Ghz che 2.4Ghz) molto più contenuti (che comunque sono più che adeguati per le necessità
E' come in formula uno, tutto spinto al massimo.. ma basta niente per far crollare le performance.
In effetti comunque il valore del 2.4 a 10m senza ostacoli mi pare scarso.
Il mio gestore mi ha dato un Fritz!BOX e a meno di 6 metri con due pareti nel mezzo la 2.4 non fa più di 1.5 Mbps. La 5 è non pervenuta...
10m senza nulla si intende.
Due pareti, seppur anche semplici tavolati, sono un bel limite.
Tieni sempre presente che la potenza di emissione dei dispositivi Wi-Fi è molto bassa e regolamentata per legge
O é guasto o ha qualche impostazione “sbagliata”
Fritz 7530 in negozio a piano terra, posizionato su una mensola nel retro.
Fuori dal negozio, ad almeno 10 metri, i torrent sul portatile vanno a 8 MB/s su un massimo di 15
In effetti mi associo: qualcosa non va.
Va bene i due tavolati di mezzo che incidono parecchio ma 1.5 è troppo scarso.
Potrebbe esserci un segnale wifi estraneo sullo stesso canale che causa un degrado del segnale.
Scarica wifi analyzer sullo smartphone e controlla.
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