Qualcomm e reti Wi-Fi Mesh: tecnologia per ASUS, Belkin, D-Link, Google, Linksys, Netgear, Samsung, TP-Link e altri ancora
Sebbene l'attenzione si quasi tutta concentrata sulla tecnologia 5G, realtà consolidate come la Wi-Fi casalinga sono soggette ad alcune novità in vista dell'atteso boom di periferiche IoT. Le reti Mesh sono pensate anche per questo
di Alessandro Bordin pubblicata il 27 Febbraio 2018, alle 12:01 nel canale PerifericheQualcomm
Senza alcun dubbio il focus del Mobile World Congress è sicuramente il 5G, di cui abbiamo già parlato in numerose notizie pubblicate in questi giorni. Il progresso tecnologico però non si arresta anche in realtà che consideriamo per certi versi consolidate, come ad esempio la WI-Fi casalinga e aziendale. Già da qualche tempo si sente parlare di Wi-Fi Mesh, come ad esempio sulla recente produzione AVM, ma è fuor di dubbio che diventerà un fenomeno sempre più diffuso col passare del tempo.
Una rete Mesh è di fatto una rete a maglie in cui sono presenti diversi nodi, senza che uno di esso costituisca il centro di tutto (come accade ad esempio se utilizziamo dei repeater). Una rete può quindi essere fisicamente più vasta (come nel caso dei repeater), ma godere dello stesso SSID e, cosa ancora più importante, garantire la connessione anche se uno dei nodi dovesse venire meno.
Insomma, una tecnologia che da una parte permette di estendere la rete, dall'altra garantisce anche una qualità ottimale del segnale e della sua stabilità, ovviamente maggiore al crescere del numero di elementi all'interno della rete Mesh stessa.
Qualcomm, nel corso del Mobile Wordd Congress, ha annunciato che la propria Mesh Networking Platform verrà adottata all'interno di alcuni modelli di router/modem a marchio ASUS, Belkin, D-Link, Google, Linksys, Netgear, Samsung, TP-Link e altri ancora, andando a confermare de facto una standardizzazione graduale di questa architettura.
La piattaforma comunque non è solo pensata per portare il Mesh negli ambienti domestici e di lavoro, poiché include tecnologie per meglio supportare le nuove tendenze come il riconoscimento vocale, adottando soluzioni ottimizzate rispetto a quanto visto genericamente fino ad oggi. Ovviamente siamo alla ricerca di dettagli in merito.
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