Douglas Engelbart, inventore del mouse, si spegne a 88 anni

Engelbart è stato pioniere dell'interazione uomo macchina. Si devono a lui i prodromi delle tecnologie usate quotidianamente oggi: oltre al mouse ha gettato le basi alla videoconferenza, all'editing del testo e alle interfacce grafiche
di Andrea Bai pubblicata il 04 Luglio 2013, alle 10:34 nel canale PerifericheDouglas Engelbart, pioniere dell'interazione uomo-macchina, si è spento all'età di 88 anni. In molti probabilmente non sapranno neppure chi sia, ma è a lui che possono essere accreditate molte delle tecnologie che oggi diamo per scontate e che quotidianamente vengono utilizzate da chiunque. Il lavoro più noto di Engelbart e certamente più iconico riguarda l'invenzione del mouse.

E' lo stesso Engelbart, in un'intervista pubblicata su Wired una decina d'anni fa, a descrivere quel progetto: "Ho iniziato ad annotare idee per il mouse nel 1961. Allora il dispositivo più usato per il puntamento a schermo era una penna luminosa, uscita dal programma radar durante la guerra. Era lo standard, ma non pensavo fosse una cosa giusta. Abbiamo portato avanti i nostri esperimenti, ed il mouse ha vinto in qualsiasi categoria, anche se non era mai stato usato in precedenza. Era più veloce e le persone facevano meno errori. Cinque o sei di noi erano coinvolti in questi test, ma nessuno riesce a ricordare chi ha iniziato a chiamarlo mouse. Sono sorpreso che il nome gli sia rimasto incollato".

Il mouse di Douglas Engelbart
Il primo mouse realizzato da Engelbart constava in uno "scatolotto" di legno corredato di due rotelle poste ortogonalmente tra loro. Il movimento delle rotelle si traduceva nello spostamento di un punto sugli assi X e Y di un piano cartesiano. Facendo coincidere il piano con l'area operativa dello schermo le coordinate del punto potevano essere facilmente tradotte e visualizzate su di esso.
E' nel 1968, precisamente il 19 dicembre, che Engelbart tiene presso la Brooks Hall di San Francisco ciò che è stata definita in seguito come la "Madre di tutte le Demo", una presentazione nella quale vengono mostrati gli embrioni di varie tecnologie oggi comuni: videoconferenze, hyperlink, editing di testo in modalità WYSIWYG (What You See Is What You Get), interfacce grafiche. Engelbart avrebbe poi dichiarato: "Non eravamo interessati all'automazione ma all'augmentation. Non stavamo costruendo uno strumento ma progettavamo un intero sistema per lavorare con la conoscenza".
L'ex-presidente Bill Clinton ha consegnato nel 2000 ad Englebart la National Medal of Technology and Innovation, un riconoscimento per tutto ciò che Englebart è riuscito a compiere nella sua vita. Nel dettaglio ad Engelbart vengono riconosciute "la creazione delle fondamenta del personal computing, comprese le interazioni in tempo reale tramite un display a tubo catodico, il mouse, il linking con ipertesti, l'editing del testo, i giornali online, la teleconferenza con schermo condiviso ed il lavoro remoto collaborativo".
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29 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSe ne va una persona che ha contribuito ad un pezzo di storia.
Vi siete dimenticati di citare che è stato insignito del Turing Award...praticamente il premio nobel per l'informatica e la computazione.
Certi commenti risparmiali...
Tu ci scherzi, ma con tutto il rispetto per Jobs, ricordo che alla sua morte il Tg5 lo disse veramente!
Comunque se ne andato un gran uomo che ha cambiato il modo di usare il pc e ha inventato un oggetto di cui nessuno può più fare a meno!
R.I.P.
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