Tegola per gli utenti Adobe: i colori Pantone diventano a pagamento

Tegola per gli utenti Adobe: i colori Pantone diventano a pagamento

Cambiano le licenze tra Pantone ed Adobe, e gli utenti dovranno scaricare un plugin e pagare un abbonamento per poter visualizzare e usare i colori delle librerie Pantone. Anche su progetti precedenti

di pubblicata il , alle 11:31 nel canale Multimedia
Adobe
 

E' sorto un grattacapo non da poco per gli utenti di Photoshop, Illustrator e InDesign che hanno la necessità di accedere a specifici colori Pantone nei loro lavori, anche se si tratta di progetti già esistenti e realizzati in precedenza.

Per via di un cambiamento negli accordi di licenza tra Pantone ed Adobe, gli utenti dovranno ora utilizzare il plug-in Pantone Connect e pagare un abbonamento di 21 dollari al mese (oltre al normale abbonamento per utilizzare i software Adobe) per poter accedere a molti dei colori contenuti nella libreria di colori Pantone Color.

Come dicevamo questa modifica va a interessare anche i progetti che sono stati creati con campioni legacy, e qualora si aprisse un file di Photoshop, Illustrator o InDesign che fa uso di un colore tra quelli rimossi, esso verrà sostituito col nero assieme alla visualizzazione di un errore che chiede di installare un plugin per poter risolvere il problema

Il designer Iain Anderson è stato il primo a notare la spiacevole novità condividendo la scoperta su Twitter. Adobe ha pubblicato nei giorni scorsi una FAQ ufficiale che spiega come funzioneranno ora le cose.

Sull'accaduto si è espresso il giornalista e blogger Cory Doctorow sul proprio blog, criticando aspramente l'accaduto: "Possedere i colori è un'idea terribile e tecnicamente non è possibile farlo. Né UPS Brown né John Deere Green sono "di proprietà" in alcun senso significativo, ma le aziende vogliono sicuramente che tu creda che lo siano. [...] La legge è chiara sul fatto che i colori non sono di proprietà, ma combinando SaaS, copyright, marchi e altre tecnologie e politiche, sta diventando sempre più probabile che alcune società rubino i colori da sotto i nostri occhi".

5 Commenti
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Jack.Mauro31 Ottobre 2022, 12:00 #1
Spero di aver capito male io, ma i colori pantone quando si lavora in RGB non sono delle normali combinazioni (es: Pantone / PMS Red 032 / #ed2e38)?

Ora, i nuovi photoshop quando verrà aperta una foto che ha qualche pixel di quel colore lo trasformerà in nero oppure lo farà solo se si lavora in "spazio colore pantone" o qualche altra funzione avanzata?

Comunque mettere sotto copyright un colore mi ricorda la storia della chiave AACS: https://en.wikipedia.org/wiki/AACS_...key_controversy
Gringo [ITF]31 Ottobre 2022, 12:05 #2
Su alcune cose il COPYRIGT è un CANCRO !
- Se arrivasse il creatore e dicesse da domani non respirate più perché la molecola di ossigeno e Copyright ce lo meriteremo, comunque è aggirabile.... basta usare il BLALLO !
WarSide31 Ottobre 2022, 12:33 #3
Vediamo come gambizzeranno Figma. Quello è il next step.

Adobe è un cancro peggiore della Microsoft degli anni 90
Unrue31 Ottobre 2022, 14:59 #4
21 dollari al mese solo per dei colori? Ma stiamo scherzando?
rikyxxx31 Ottobre 2022, 20:21 #5
Originariamente inviato da: WarSide
Vediamo come gambizzeranno Figma. Quello è il next step.

Adobe è un cancro peggiore della Microsoft degli anni 90


Chi ti ha detto che è stata Adobe (e non Pantone) a volere questo "nuovo corso"?

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