Francia: contributi statali per il download della musica

Francia: contributi statali per il download della musica

Dopo la discussa HADOPI, il governo francese studia un piano di sovvenzioni per favorire la cultura dell'acquisto della musica tra i giovani utenti. Prevista una spesa di 50 milioni di Euro nell'arco di due anni per le casse dello Stato.

di pubblicata il , alle 10:15 nel canale Multimedia
 

La Commisione Europea ha dato il via libera all'iniziativa francese volta a contrastare il download illegale di musica digitale tramite l'offerta di contributi per l'acquisto di schede prepagate per l'acquisto di brani musicali online.

Secondo il modello elaborato dal governo francese, i residenti transalpini che acquistano una scheda prepagata per l'acquisto di musica dai servizi e dai siti che aderiranno alla proposta, pagheranno la metà del costo di un credito da 50 Euro incluso nella scheda, con la restante parte a carico dello Stato.

Dell'iniziativa, che avrà una durata di due anni, potranno beneficiare i giovani dai 12 ai 25 anni, i quali potranno però sfruttare la sovvenzione una sola volta all'anno. Per le casse dello stato francese questa iniziativa costerà circa 25 milioni di Euro annuali, una stima che pertanto prevede la vendita di un milione di card all'anno.

La Commissione Europea sostiene che i benefici derivanti del piano francese hanno una rilevanza maggiore di qualunque potenziale effetto anticompetitivo. Il commissario Joaquin Almunia ha inoltre dichiarato: "Accogliamo le iniziative per incrementare la disponibilità di musica online a prezzi più bassi per i consumatori e attraverso i canali di distribuzione legali. Lo schema contribuirà a preservare il pluralismo e la diversità culturale nella industra della musica online".

Anche i gestori dei servizi saranno coinvolti nell'iniziativa, con l'impegno di abbassare il prezzo della musica, estendere la durata degli abbonamenti e contrbuire ai costi di promozione dell'iniziativa. Gli introiti derivanti da tale iniziativa non dovranno superare, per ciascuno, i cinque milioni di Euro.

20 Commenti
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Paganetor13 Ottobre 2010, 10:28 #1
se ne sentiva proprio il bisogno!!! Siccome le case discografiche non guadagnano abbastanza, tiriamo in ballo anche gli aiuti statali!

Se proprio vogliono incentivare l'acquisto di musica, potrebbero abbassare direttamente i prezzi anzhchè appoggiarsi agli aiuti statali!

Non oso immaginare cosa tireranno in ballo in Italia tra case discografiche e Siae *brivido*
6duca513 Ottobre 2010, 10:31 #2
Originariamente inviato da: Paganetor
se ne sentiva proprio il bisogno!!! Siccome le case discografiche non guadagnano abbastanza, tiriamo in ballo anche gli aiuti statali!

Se proprio vogliono incentivare l'acquisto di musica, potrebbero abbassare direttamente i prezzi anzhchè appoggiarsi agli aiuti statali!

Non oso immaginare cosa tireranno in ballo in Italia tra case discografiche e Siae *brivido*


in italia è hanno già fatto di meglio col decreto bondi..soldi regalati alla siae per ogni cosa elettronica che viene comprata..
almeno in francia danno la possibilità di scegliere
Kermet13 Ottobre 2010, 10:42 #3
Musica online scaricabile legalmente?
Secondo me i nostri governanti ne ignorano addirittura l'esistenza...
Rocker Rabbit13 Ottobre 2010, 10:48 #4
Non capisco perché con quei soldi non possano aprire un portale gestito e tutelato dallo stato in cui i cantanti direttamente mettono in vendita i loro brani. Non so come funziona la musica ma secondo me sul lavoro di un singolo cantante ci mangia un po' troppa gente
the_joe13 Ottobre 2010, 10:50 #5
Originariamente inviato da: Kermet
Musica online scaricabile legalmente?
Secondo me i nostri governanti ne ignorano addirittura l'esistenza...


Anche gli utenti visto che la maggior parte ha sul desktop una di queste icone

Link ad immagine (click per visualizzarla)

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IlCarletto13 Ottobre 2010, 11:02 #6
hanno anche le tasse più alte d'europa.. ma almeno lode e gloria x uno stato che reinveste in millemila servizi al cittadino (che noi ci sogniamo) e in queste iniziative.

certo che apple & co non hanno sicuramente bisogno di aiuti, ma almeno non sono come i nostri incentivi pro-lobby come fiat (fallita) siae (fallita) etc..
Pikazul13 Ottobre 2010, 11:07 #7
Originariamente inviato da: Rocker Rabbit
Non capisco perché con quei soldi non possano aprire un portale gestito e tutelato dallo stato in cui i cantanti direttamente mettono in vendita i loro brani. Non so come funziona la musica ma secondo me sul lavoro di un singolo cantante ci mangia un po' troppa gente


A onor del vero non esiste nessuna legge che obblighi un cantante a rivolgersi ad una casa discografica, ed aprire un sito di e-commerce per la tua musica non è che sia particolarmente costoso o complicato (e se lo fai per mestiere puoi rivolgerti ad un professionista).

La maggior parte degli artisti "sogna" un contratto con la casa discografica perchè sa che senza tutto il contorno non si va da nessuna parte. Immagine, promozione, organizzazione degli eventi, affitto degli studio di registrazione etc etc. Una casa discografica investe parecchi soldi senza garanzie di ritorno economico, ecco perchè possono pretendere una fetta così grande dei loro introiti, se l'artista dovesse fare da solo resterebbe nell'ignoto dato che nessuna banca gli presterebbe mai i soldi per avviare la sua carriera.

Un portale unico potrebbe essere utile, certo, ma si otterrebbe lo stesso effetto mettendo i cantanti direttamente in contatto con itunes e simili, il problema di fondo resta, senza soldi un artista difficilmente farà strada al di fuori di youtube.
gas7813 Ottobre 2010, 11:55 #8
Originariamente inviato da: the_joe
Anche gli utenti visto che la maggior parte ha sul desktop una di queste icone

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quando capirete che P2P non e' sinonimo di download illegali ?
hardwhere?13 Ottobre 2010, 12:04 #9
Evviva le cricche e le caste... Ma meno male che c'è CaaarlaBruuni....
Elrim13 Ottobre 2010, 12:31 #10
Originariamente inviato da: gas78
quando capirete che P2P non e' sinonimo di download illegali ?


quando il 99% di esso smetterà di esserlo?

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