Autonomia batterie: influiscono anche i DRM?

Secondo alcuni test effettuati su diversi lettori MP3, la protezione DRM avrebbe ricadute negative sull'autonomia delle batterie
di Andrea Bai pubblicata il 20 Marzo 2006, alle 11:03 nel canale MultimediaSul sito web MP3.com è stato recentemente pubblicato un articolo nel quale si è cercato di indagare quali siano gli aspetti che più condizionano l'autonomia delle batterie di un lettore multimediale portatile, eseguendo una serie di test in diverse condizioni, ovvero utilizzando differenti formati di file, attivando la retroilluminazione dello schermo, e via dicendo.
L'articolo getta inoltre lo sguardo su un aspetto che normalmente non viene preso in considerazione quando si discerne di autonomia delle batterie, ovvero la riproduzione di file protetti da DRM (digital rights management). Normalmente, infatti, si tende ad ignorare una serie di fattori che comunque incidono sulla durata delle batterie, in quanto si è portati a credere che solamente la retroilluminazione, il volume di riproduzione o il ripetuto utilizzo dei controlli del lettore abbiano effetti sull'autonomia. In realtà anche elementi come la dimensione del file, il formato e, appunto, la presenza di DRM possono ridurre la durata delle batterie.
Questo perché, nel caso dei file protetti da DRM, è necessario che venga eseguito un processo in più rispetto ai file non protetti, processo che ovviamente richiede potenza elaborativa e, di fatto, energia. Ovviamente non è possibile stabilire una "regola" valida per tutti i casi, dato che anche in questo caso il consumo energetico dipende strettamente dal formato del file e dal tipo di DRM impiegato.
Il sito MP3.com ha effettuato alcune rilevazioni a scopo indicativo: il lettore Archos Gmini 402 Camcorder ha fatto segnare un'autonomia massima di 11 ore, che sono scese a 9 nel caso di riproduzione di brani protetti da DRM. Il modello iRiver U10 ha invece mostrato un'autonomia di 32 ore, scesa a 27 con file protetti.
L'articolo completo è disponibile a questo indirizzo.
56 Commenti
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Va bene che sono solo due casi che potrebbero anche non trovare pienamente riscontro in altre situazioni (altri tipi di file con drm o altri lettori), però credo che in ogni caso almeno un' oretta di riproduzione la perdi tutta, e non mi sembra poco..
mica solo i player portatili....
pensate quante cose consumano di + solo x la protezione dei contenuti... lettori dvd, apparecchi con presa dvi o hdmi, l'attivazione di win...Stacchiamo la spina al Grande Fratello prima che sia troppo tardi, altrimenti non trovando fonti d'energia rinnovabile usarà l'uomo come pile!
Ok torno nel tombino
Io
Io compro ancora i CD fisici, non tantissimi ma quando c'è qualcosa che merita (come l'ultimo di Joe Satriani, Super Colossal) li compro eccome, in genere su http://www.cd-wow.com/ oppure http://play.com/ che hanno prezzi molto bassi, il CD che ho citato prima ad es. l'ho pagato meno di 13€ tutto incluso, vista la qualità della musica vale fino all'ultimo centesimo a mio parere. Comunque concordo che sia veramente scandaloso questo maggior consumo causa DRM, difatto convertendo i CD in brani audio tramite l'itunes (li ascolto poi sul cellulare Sony Ericsson K750i con una MSD Pro da 1Gb) non ho questo problema ;-)pure io preferisco i formati non compressi, ma devo agganciarmi all'estero o se andassi in qualche store italiano ne uscirei in mutande
e resta il fatto che per me le major sono delle associazioni a delinquere, punto e stop
ps: mi pare che il ripping delle tracce audio se richiede la violazione di qualche protezione sia illegale. in pratica dovresti prenderti il cd di satriani, e poi pagare itunes se vuoi caricarti l'ipod
Pensate a quando saranno applicati sui fissi con le ore e ore che stanno accesi sapete quanto tempo processore buttato nel cesso solo per le stupidissime drm?
A morte le multinazionali!
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