Thailandia: il settore degli hard disk lavora per tornare alla normalità
Alcune realtà della filiera del mercato hard disk riprendono le attività produttive per cercare di correre ai ripari dopo i problemi causati dalle alluvioni delle scorse settimane
di Andrea Bai pubblicata il 10 Novembre 2011, alle 15:46 nel canale MercatoL'azienda giapponese Nidec, specializzata nella produzione del 75% dei motori di rotazione per hard disk, ha annunciato che il proprio stabilimento di Ayutthaya in Thailandia ha ripreso la produzione a seguito delle alluvioni delle scorse settimane. Secondo fonti interne al settore, la ripresa della produzione in azienda dovrebbe consentire di andare a risolvere in parte il problema delle forniture per il quarto trimestre del 2011.
Nidec ha già preso anche altre contromisure in risposta al problema, incrementando la produzione presso gli stabilimenti situati nelle Filippine e in Cina. Secondo le stime attuali sulla capacità produttiva, l'azienda dovrebbe essere in grado di produrre circa 100 milioni di unità per questo quarto trimestre.
Attualmente l'azienda detiene 10 siti di produzione in Thailandia, otto dei quali sono stati danneggiati dalle alluvioni. Tra questi, lo stabilimento di Rangsit che ha sospeso le operazioni lo scorso 13 ottobre, ha già ripreso la produzione dal 25 ottobre, mentre lo stabilimento di Ayutthaya è operativo in condizioni di ordinarietà dallo scorso 4 novembre.
I due stabilimenti di Nidec nelle Filippine vedranno la capacità produttiva crescere dai 15 milioni di unità mensili in condizioni di normalità, a 25 milioni di unità, mentre gli stabilimenti in Cina passeranno dai 10 ai 15 milioni di unità. Nel complesso la capacità produttiva totale del quarto trimestre subirà un calo del 30% circa rispetto ai 140 milioni di motori prodotti nel terzo trimestre. Prima delle alluvioni che hanno colpito la Thailandia, la capacità produtiva degli stabilimenti di Nidec era ripartita al 62%, 23% e 15% rispettivamente in Thailandia, Filippine e Cina. Per il futuro Nidec stima di ripartire la produzione in maniera differente, portando il contributo degli stabilimenti nelle Filippine e in Cina al 36% e al 21% rispettivamente e riducendo quello dei siti in Thailandia al 43%.
Come abbiamo già avuto modo di scrivere più volte nelle scorse settimane, le alluvioni che hanno colpito la Thailandia hanno avuto pesanti ripercussioni sull'industria dello storage, dal momento che i più importanti produttori di componenti e di hard disk hanno fabbriche produttive proprio in quel Paese per un totale complessivo del 25% della produzione mondiale di hard disk. Una delle maggiori conseguenze è stato l'incremento del prezzo degli hard disk, come abbiamo illustrato in questa notizia, che nel caso delle unità da 1TB di capienza è risultato essere anche del 180%
11 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMi sa che la gente ha fatto scorta come per il cibo in caso di crisi....
A mio parere questo potrebbe essere la svolta per gli SSD, prezzi alti per i vecchi dischi a rotazione e mancanza di scorte.
adesso mi servono 5 costellation es e da 88 sono passati a 188 e che è...
siamo un pò fuori rotta dai...
iden gli ssd tutti saliti di 20€
Anche tenendo conto della diminuzione di produzione un incremento del 180% è totalmente ingiustificato e ingiustificabile.
Senza contare la stupidità di rivenditori che han assaltato i fornitori dandogli pure ragione ad aumentare i prezzi.
Ormai siamo alla follia per cui se esce la notizia che per fare un esempio la fabbrica X che produce macchine fotografiche è danneggiata (che magari si è solo rotto una tegola) la gente si fionda a comprare macchine fotografiche anche se non aveva alcuna necessità.
E sta storia si ripete dagli alimentari alle cose più stupide solo a causa di un continuo far allarmismo che permette al fornitore/produttore/negoziante del momento di fare ricarichi esagerati per motivi inesistenti.
Complimenti agli organi di sorveglianaza e ancor più complimenti a chi compra a questi prezzi.
Gli ssd sono saliti per il deprezzamento dell'euro, non certo per l'alluvione
Nessuno smentirà che chi compra a questi prezzi è pazzo, ma gli organi di sorveglianza non possono fare niente.
Il mercato è dominato dalla legge della domanda e dell'offerta. In pratica se la domanda cioè le quantità richieste dal consumatore, è dell'offerta, la quantità offerta da una (o più aziende, i prezzi aumentano. Al contrario se l'offerta supera la domanda i prezzi crollano.
Che poi ci abbiano speculato un po' sopra può starci, ma i garanti non potrebbero fare niente comunque (ad esempio nel periodo di Natale i prezzi aumentano mediamente del 10% per pura speculazione, per questo cerco di fare tutti i regali entro la fine di questo mese).
Il mercato è dominato dalla legge della domanda e dell'offerta. In pratica se la domanda cioè le quantità richieste dal consumatore, è dell'offerta, la quantità offerta da una (o più aziende, i prezzi aumentano. Al contrario se l'offerta supera la domanda i prezzi crollano.
Che poi ci abbiano speculato un po' sopra può starci, ma i garanti non potrebbero fare niente comunque (ad esempio nel periodo di Natale i prezzi aumentano mediamente del 10% per pura speculazione, per questo cerco di fare tutti i regali entro la fine di questo mese).
E' un po' diverso.... in questo caso il problema non è affatto di domanda e offerta e credimi lavoro di indici dalla mattina alla sera quindi so molto bene come funziona il mercato dei prezzi specie all'ingrosso.
Qua era si giustificato un aumento dei prezzi per il discorso domanda/offerta ma non era assolutamente giustificato nei termini che sono avvenuti.
Diciamo che un mercato "normale" calcolando domanda/offerta in termini puramente di mercato sarebbe stata giustifica una oscillazione compresa tra il 10 e il 20%. Un'oscillazione invece del 180% è assurda non solo perchè esistono appositi magazzini per questi casi dislocati in aree strategiche del mondo ma anche perchè il produttore è rimasto fermo per un tempo assai limitato cosa che porta a pensare che non vi è ancora un reale ritardo nelle forniture europee e anzi il ritardo potrebbe arrivare successivamente.
Insomma qua han fatto solo e soltanto una sapiente operazione di cartello giustificandola con una mancanza di offerta che in realtà ammesso che non riescano a recuperarla inciderà sulle forniture solo a fine novembre inizio dicembre ma che fin'ora ha solo fatto correre a un compra-compra ingiustificato come fossero gli ultimi HDD prodotti da fabbriche umane.
Ma non esiste un organo internazionale che possa aprire un'inchiesta? Ma 180% di aumento non esiste nemmeno durante una guerra mondiale.
Ma si tengano i loro hard disk. Farò meno foto, meno musica, meno film.
Poi tra l'altro: quanto ci vorrà prima che i prezzi tornino allo stesso livello di un mese fa? Ovviamente questa gente è sempre pronta ad aumentare i prezzi senza pensarci due volte, poi però l'abbassamento è sempre così difficile, poveri cuccioli. Come la benzina. Uguale
finchè realmente non si sapranno calcolare bene i danni.....
lavorando nel sottere posso dirvi le prime indiscrezioni...
WD mi ha confidato che nessuno sa bene le stime reali...loro parlano di riaperture fabbriche x marzo.... ora che parte la produzione e arrivano in europa fatevi i conti..... (wd è la + colpita, ma calcolate che molte fabbriche di produttori di chip e parti sono li)
Sony non sa bene i forecast delle porssime line-up di Vaio.... Hanno già comunicato che x fotocamere entry w510/530/570 non sono ormai + ordinabili fin dopo Natale (idem alcuni TV Sony entry che usano alcuni chip prodotti in quelle zone)
MSI non cosegnerà + NETBOOK Fino febbraio x usare i dischi nei NB fascia media/alta
quindi il problema cè.... e fin quando nessuno sa bene x quanto tempo la situazione sara' cosi' vanno cauti a fare sell-out di dischi....
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