STMicroelectronics non chiude in Italia… ma 1.743 lavoratori rischiano il trasferimento

STMicroelectronics non chiude in Italia… ma 1.743 lavoratori rischiano il trasferimento

In una riunione al Mimit, STMicroelectronics ha confermato gli investimenti su Catania e Agrate. Nessuna chiusura di siti produttivi, ma il tema occupazionale resta centrale. Il tavolo di confronto diventa permanente, mentre il governo chiede chiarimenti sull'impatto dell'acquisizione della divisione MEMS di NXP e sulla distribuzione dei fondi nei vari siti italiani.

di pubblicata il , alle 08:31 nel canale Mercato
STMicroelectronics
 

Si è tenuta presso Palazzo Piacentini, sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), la seconda riunione del Tavolo nazionale sullo sviluppo industriale di STMicroelectronics in Italia. L'incontro ha visto la partecipazione dei ministri Adolfo Urso (Mimit) e Giancarlo Giorgetti (MEF), insieme ai rappresentanti delle Regioni Lombardia e Sicilia e alle principali sigle sindacali.

Il confronto si è concentrato in particolare sull'aggiornamento del piano industriale della multinazionale, con un focus sugli investimenti nei siti di Catania e Agrate. L'azienda ha ribadito l'impegno a non chiudere alcun sito produttivo sul territorio nazionale, confermando gli stanziamenti previsti per il triennio 2025-2027: 2,6 miliardi di euro per Catania e 1,4 miliardi per Agrate.

Il sito di Catania è al centro di una strategia di rilancio che mira a farne un hub europeo per la microelettronica. Il Mimit e il Comune di Catania hanno inoltre confermato il proprio impegno congiunto per risolvere le problematiche legate all'approvvigionamento idrico dello stabilimento, elemento considerato essenziale per il rispetto delle tempistiche di investimento.

Più complessa la situazione ad Agrate, dove l'attenzione si concentra sull'impatto dell'acquisizione da parte di STMicroelectronics della divisione MEMS di NXP. Il ministro Urso ha chiesto ulteriori chiarimenti per valutare se tale operazione possa accelerare il piano industriale e rafforzare gli investimenti sul sito brianzolo, sia in termini produttivi sia occupazionali.

Il tema dell'occupazione resta uno dei nodi centrali, come riportato da Il Sole 24 Ore. STMicroelectronics ha indicato che nel periodo 2025-2027 circa 1.743 lavoratori potranno essere oggetto di ricollocamenti o percorsi di formazione, mentre circa 400 dipendenti sarebbero destinati al pensionamento. Queste misure non prevedono licenziamenti, ma non rassicurano le organizzazioni sindacali, che parlano apertamente di ridimensionamento. In parallelo, sono previste 448 nuove assunzioni, suddivise tra Lombardia (188) e Sicilia (243), che però non sembrano compensare le preoccupazioni dei rappresentanti dei lavoratori.

Secondo Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom-Cgil, "STMicroelectronics continua a rifiutare investimenti ulteriori in Italia, proponendo un taglio occupazionale per noi inaccettabile". Anche Fim-Cisl e Uilm richiamano l'azienda a un maggior equilibrio, chiedendo investimenti analoghi a quelli effettuati per Catania anche per Agrate, in un percorso condiviso che garantisca stabilità e continuità occupazionale.

Alla luce della complessità delle tematiche in gioco e dell'impatto strategico degli investimenti in Italia, il Mimit ha annunciato che il Tavolo diventerà permanente, con una nuova convocazione prevista per settembre. L'obiettivo dichiarato è costruire un percorso di confronto strutturato tra istituzioni, azienda e sindacati per favorire la competitività industriale e la tenuta occupazionale del Paese.

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