Semiconduttori, intesa tra UE e India per una filiera dei semiconduttori solida

Semiconduttori, intesa tra UE e India per una filiera dei semiconduttori solida

L'Europa e l'India uniscono le forze per assicurare una filiera dei semiconduttori che sappia superare eventuali difficoltà di carattere produttivo o geopolitico. L'intesa siglata le vedrà collaborare a tutto tondo.

di pubblicata il , alle 10:01 nel canale Mercato
 

In un incontro tra Europa e India, in particolare lo EU-India Trade and Technology Council (TTC), è stato siglato un MoU (Memorandum of Understanding) sui semiconduttori. È stato firmato da Thierry Breton, commissario per il mercato interno, e Ashwini Vaishnaw, ministro delle ferrovie, delle comunicazioni, dell'elettronica e dell'informatica del governo indiano.

Questo accordo stabilisce come l'UE e l'India coopereranno per costruire solide catene di approvvigionamento di semiconduttori e lavorare insieme sull'innovazione.L'intesa prevede una condivisione di esperienze, "best practices" e informazioni sui rispettivi ecosistemi dei semiconduttori, andando a identificare aree per collaborare in ricerca, sviluppo e innovazione tra università, società e centri di ricerca.

I due Paesi lavoreranno per promuovere "le competenze, i talenti e lo sviluppo della forza lavoro per l'industria dei semiconduttori e facilitare la collaborazione attraverso l'organizzazione di workshop, partenariati e la promozione di investimenti diretti". Inoltre, cercheranno di garantire condizioni di parità nel settore, anche condividendo informazioni sui sussidi pubblici concessi.

"I chip sono vitali per le nostre economie e stiamo rafforzando la nostra resilienza nella nuova geopolitica delle catene di fornitura dei semiconduttori. Sono lieto che continueremo a collaborare con l'India, un partner chiave, su questioni commerciali e tecnologiche per superare le sfide della catena di approvvigionamento. Nel lungo termine, la cooperazione in materia di ricerca e competenze sarà essenziale per rafforzare la nostra resilienza", ha dichiarato Thierry Breton.

L'India, come riportato nei giorni scorsi, si sta candidando a polo produttivo nel campo tecnologico alternativo alla Cina.

3 Commenti
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PapaStreamer27 Novembre 2023, 10:25 #1
Che significa esternalizzare in un altro paese povero dove costa meno produrre.
Marci27 Novembre 2023, 10:31 #2
Originariamente inviato da: PapaStreamer
Che significa esternalizzare in un altro paese povero dove costa meno produrre.


E ragalargli tutto il poco know how che ci è rimasto, Cina 2.0 con la differenza che gli Indiani almeno non sono così efficienti
Dovremmo concentrarci nella coordinazione interna europea che è ancora molto lacunosa piuttosto che andare all'estero dove non aspettano altro che prendersi il nostro bagaglio di conoscenze costruito in secoli per usarlo e mettersi a produrre allo stesso livello (se non meglio) a costi immensamente più bassi e con volumi decisamente maggiori e rientrare dalla finestra rubando il mercato alle aziende europee.
euscar27 Novembre 2023, 13:47 #3
In pratica, dopo il ban degli usa alla cina, l'europa si rivolge ad un altro stato con manodopera a basso costo e poco attento alle emissioni di CO2, invece di guardare in casa propria ... l'ipocrisia non avrà mai fine

Giusto un esempio:

<< L’industria dei semiconduttori è una delle più dispendiose di risorse al mondo. È sconcertante che con il Chips Act, la Commissione europea non ne faccia menzione >>

da questo articolo.

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