Seagate, crollano le vendite di hard disk: deve licenziare 3000 persone
La statunitense Seagate si è vista costretta a varare un piano di ristrutturazione che coinvolgerà 3000 dipendenti a causa dei conti in forte calo: i ricavi sono scesi del 35% su base annua, mentre l'utile netto ha fatto segnare un -94%. Problemi anche con il governo USA per le spedizioni di unità a Huawei.
di Manolo De Agostini pubblicata il 27 Ottobre 2022, alle 09:31 nel canale MercatoSeagate
Seagate ha annunciato l'intenzione di tagliare la forza lavoro di 3000 unità a causa della domanda in calo di hard disk. La società statunitense ha chiuso il primo trimestre fiscale, il peggiore Q1 fiscale da 15 anni a questa parte, con un fatturato di poco superiore a 2 miliardi di dollari (-35% su base annua) e un utile netto di 29 milioni di dollari, un calo del 94% sui 526 milioni di dollari di un anno fa.
Il crollo dei ricavi si deve all'impatto dei lockdown COVID e al conseguente rallentamento economico della Cina, agli aggiustamenti dell'inventario da parte dei clienti e a una minore spesa da parte dei consumatori. Pesa anche la logistica, con le spedizioni via nave (anziché in aereo) che hanno pesato sulla velocità delle consegne.
"Le incertezze economiche globali e le correzioni generalizzate delle scorte dei clienti sono peggiorate nelle ultime fasi del trimestre di settembre e queste dinamiche si riflettono sia nella domanda del settore a breve termine che nella performance finanziaria di Seagate", ha commentato Dave Mosley, amministratore delegato.
"Abbiamo intrapreso azioni rapide e decisive per rispondere alle attuali condizioni di mercato e migliorare la redditività a lungo termine, compreso l'adeguamento della nostra produzione e dei piani di spesa in conto capitale annuale, e l'annuncio di un piano di ristrutturazione che consentirà risparmi significativi sui costi pur mantenendo gli investimenti nelle soluzioni ad alta capacità utili alla nostra crescita futura".
Seagate non comunica l'esatto numero di hard disk commercializzati, bensì il dato della capacità complessiva spedita che nel Q1 fiscale si è fermato a 118,2 exabyte, rispetto ai 159,1 di un anno fa. Il fatturato legato agli HDD è calato del 38% su base annua a 1,77 miliardi di dollari, il che significa che le unità a piatti magnetici pesano per l'88% sui ricavi totali. La parte legata agli SSD e ai sistemi è invece cresciuta del 5% a 263 milioni di dollari.
In virtù dei costi in aumento e delle consegne in calo, Seagate ha annunciato un piano di ristrutturazione che interessa l'8% del personale, circa 3000 persone. Il piano sarà completato entro la fine del Q2 fiscale 2023, costerà tra 60 e 70 milioni e permetterà a Seagate di risparmiare circa 110 milioni di dollari all'anno a partire dal Q3 fiscale 2023.
Per il trimestre fiscale Q2 2023 la società si aspetta un fatturato di 1,85 miliardi con margine d'errore di "più o meno il 150 milioni", il che significa che potrebbe "alla meglio" rimanere stabile rispetto al Q1 fiscale 2023, ma anche scendere per la prima volta sotto i 2 miliardi di dollari dal 2005.
Come spesso accade, le brutte notizie non arrivano mai da sole: il Bureau of Industry and Security (BIS) del Dipartimento del Commercio USA ha formalizzato le accuse per violazione delle norme sulle esportazioni. Seagate avrebbe continuano a vendere HDD a Huawei nel 2020-2021 malgrado la società cinese fosse nella lista nera (Entity List), il tutto senza chiedere la necessaria licenza.
Seagate ha respinto le accuse del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, sostenendo che i suoi HDD non sarebbero soggetti alle EAR (Export Administration Regulations). Qualora venisse sancito che Seagate ha violato le disposizioni del governo USA, la società potrebbe incorrere in multe comprese tra 300.000 dollari o il doppio del valore della transazione, a seconda di quale sia il valore più alto.
28 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIn 3/4 anni gli SSD da 1 Tb costano poco più di un terzo del loro valore iniziale, gli HDD 2.5 da 2Tb hanno perso si e no il 50% del prezzo.
Certo, se i prezzi scendessero…
Il giorno in cui gli hard disk verranno completamente sostituiti è ancora parecchio lontano (specialmente in certi ambiti), ma la strada ormai sono anni che è tracciata, ed in Seagate dovrebbero saperlo bene.
Ma quello è ovvio, ormai per il mercato consumer vanno solo gli SSD in pratica. Però per lo storage gli HDD sono ancora insostituibili in quanto a capacità. Personalmente ho 2 SSD (1 e 2 TB, per sistema e giochi) ed due HDD da 4TB per lo storage.
Se mi vendessero un paio di quelli da 10-20 tera a prezzo scontato, volentieri , mi dureranno per i prossimi 20 anni.
Oggi che ci sono alternative gli HDD sono diventati una scelta spesso secondaria, anche in quei casi in cui sarebbero più adatti.
Se vogliono competere con gli SSD oggi devono fornire molto più spazio di archiviazione a parità di prezzo: oggi sarei il primo a prenderne uno o due se offrissero per il solito centinaio di euro non i 4 TB che si trovano ora ma almeno una decina.
Del resto una decina di anni fa si parlava di dischi HAMR fino a 60TB dal 2016, direi che al confronto la situazione attuale è piuttosto svilente.
Se calassero di prezzo ...
Tengo sempre d'occhio i 18 TB ... ma non calano mai ....Devi effettuare il login per poter commentare
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