Samsung, l'erede dell'impero dovrà tornare in carcere per corruzione

Samsung, l'erede dell'impero dovrà tornare in carcere per corruzione

Condannato a 2 anni e 6 mesi di reclusione l'erede di Samsung, Lee Jae-yong. Questa la sentenza del nuovo processo per corruzione che aveva portato, nel 2017, all'incriminazione dell'allora presidente sudcoreana Park Geun-hye.

di pubblicata il , alle 15:01 nel canale Mercato
Samsung
 

Lee Jae-yong, erede dell'impero Samsung e nipote del fondatore di Samsung Lee Byung-chul, deve tornare in prigione per due anni e sei mesi per scontare un'accusa di corruzione. La vicenda ha origine nel 2017, quando il figlio del presidente Lee Kun-hee (deceduto lo scorso ottobre) finì per la prima volta in carcere a causa di uno scandalo che coinvolse l'allora presidente sudcoreana Park Geun-hye (condannata a 20 anni). Lee scontò solo un anno di carcere dei cinque stabiliti dai giudici (i pubblici ministeri chiesero inizialmente 12 anni), poi nell'agosto 2019 fu ordinato un nuovo processo.

Lee fu accusato di aver offerto cavalli e altre tangenti a un'amica dell'ex presidente sudcoreana per ottenere il sostegno del governo per la sua successione al vertice di Samsung e il via libera alla fusione di due divisioni di Samsung. Lo scorso maggio l'erede della dinastia si scusò pubblicamente per quanto fatto, impegnandosi a non cedere il controllo del colosso ai suoi figli.

La sentenza potrebbe creare un vuoto di potere ai vertici del colosso asiatico e avere ripercussioni su eventuali decisioni strategiche, anche se attualmente la società è gestita da un gruppo di dirigenti senior. L'avvocato di Lee ha parlato di decisione "deplorevole", ma i guai legali di Lee non sono ancora finiti dato che è sotto processo anche per presunta frode e manipolazione azionaria.

0 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
 
^