POS obbligatorio: ecco cosa cambia da oggi 1 luglio 2020
Da oggi, 1° luglio, cambia qualcosa con il POS e i pagamenti in banconote. Lo strumento per i pagamenti digitali diviene obbligatorio anche per chi non lo ha ancora anche se le sanzioni previste non sembrano al momento esistere. Facciamo un po' di chiarezza.
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 01 Luglio 2020, alle 10:41 nel canale MercatoScontrino Elettronico
Il POS diventa obbligatorio da oggi, 1° Luglio 2020, per tutti gli esercenti che ancora non lo hanno reso disponibile ai clienti. In questa giornata scatta anche il nuovo limite per i pagamenti in contanti che come stabilito dal decreto Fiscale relativo alla Legge di Bilancio, scende a quota 2.000€. Più moneta digitale e meno contanti. Una novità che era stata stabilità già precedentemente all'arrivo della pandemia da COVID-19 e che cerca di limitare l'uso del contante incentivando quello dei pagamenti digitali che divengono così più facilmente tracciabili assieme allo scontrino elettronico. Ma cosa cambia dunque per gli esercenti e per noi cittadini?
POS obbligatorio: cosa cambia da oggi 1° Luglio
Le novità fiscali che entrano in vigore da oggi 1° Luglio 2020 riguardano vari argomenti. Alcune sono connesse direttamente con il decreto Rilancio mentre altre provengono dal decreto Fiscale e si ricollegano anche allo scontrino elettronico. In questo caso oltre all'obbligo del POS e alla limitazione dei pagamenti in contanti vi è anche la novità del Bonus vacanze che abbiamo visto in questo articolo e anche l'ecobonus 110% per le ristrutturazioni.
Come detto per ottemperare ad un'ottica anti evasione ma anche per incentivare i pagamenti digitali ecco che da oggi il Decreto fiscale introduce il ''Bonus POS'' ossia la possibilità di recuperare il 30% delle commissioni applicate da banche o altri operatori finanziari agli esercenti che hanno dunque l'obbligo da oggi di utilizzarlo per il pagamento dei propri clienti.
In questo caso però l'incentivo al pagamento tramite POS e dunque con mezzi tracciabili invece delle banconote non prevede sanzioni per i commercianti che non lo vorranno utilizzare. Nel decreto del 2019 il numero 124 erano state stabilite alcune sanzioni in caso di non presenza del POS, sanzioni che però sono state annullate proprio come l'articolo 23 dello stesso decreto che dunque permetterà ancora agli esercenti di negare il pagamento tramite carta o bancomat senza incorrere in alcune sanzione nemmeno a partire da oggi 1° Luglio 2020.
Un obbligo dunque che c'è a livello legale ma che alla fine non porterà ad alcuna sanzione per chi non lo metterà. Un passo indietro dunque la cancellazione dell'articolo 23 del decreto che ha fatto chiaramente discutere e che innegabilmente potrebbe non portare a quella che voleva essere una maggiore tracciabilità dei pagamenti. La mancanza di sanzioni di certo non ''incentiva'' gli esercenti che eviteranno dunque il POS e tutto ciò che ne consegue come i costi di connessione ma anche di installazione.
L’obbligo del POS e dell’introduzione del credito d’imposta del 30% per chi lo adotterà come forma di pagamento, vale per tutti i liberi professionisti, negozianti, ma anche avvocati, commercialisti e titolari di partita IVA. Per quanto riguarda invece la riduzione del tetto massimo per accettare i pagamenti in contanti sappiate che da 3.000€ si scende a 2.000€ e che un nuovo step arriverà il prossimo anno con la soglia che calerà ancora a 1.000€.
261 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoindipendentemente che sia un imprenditore sul lastrico o ricco ti deve dare la ricevuta, poi se si parla di scuse assurde tu digli che hai bisogno della fattura perchè puoi scaricarla dal rimborso spese aziendali
Sono 20 senza fattura o 25 con.
E ovviamente tutti scelgono "con".
Da privato con un servizio a caso come MyPos pago l’1.9% di commissioni e basta, la scusa che su 5 o 10€ le commissioni sono troppo alte ormai non regge più.
Peccato non abbiano previsto la multa, anche se già così, se beccano qualcuno com’è me a cui non vogliono far pagare in maniera digitale... Perdono la vendita
E' senz'altro comodo lasciare a casa il portafoglio, si vero, ma solo se gli acquisti si fanno in quei negozi noti per l’accettazione certa e sicura, in quanto se all’atto di pagare la transazione non va a buon fine per mille motivi e si possiede solo il cellulare che si fa, oltre alla pessima figura ?
I soldi hanno il vantaggio di funzionare anche senza internet/corrente elettrica
Poi nel caso di conto di un ristorante ?
Meglio l'abbassamento del limite del contante.
Fino ad ora, le scuse più assurde erano:
[LIST]
[*]Commissioni
[*]non ci guadagno nulla
[*]ho tante tasse
[*]ho tante spese
[*]l'affitto
[/LIST]
Poi però cambia macchina ogni 2 anni, ha la casa al mare e se ti conosce, col cacchio che ti fa la fattura...
Dovrebbero fare multe e pure salate.
Nel paese dove abito io da ormai 11 anni c'e' una benzina IP che sia in orario di apertura che in self-service notturno dice sempre che il POS non funziona.
Nella torretta ha addirittura "tappato" la feritoia Carte con il cartone.
Personalmente difficilmente ho contante con me ... anzi preferisco fare tutto con la carta o on-line.
Da privato con un servizio a caso come MyPos pago l’1.9% di commissioni e basta, la scusa che su 5 o 10€ le commissioni sono troppo alte ormai non regge più.
lol, il punto è che un esercente quelle spese le paga moltiplicate per centinaia o migliaia di acquisti. Basta fare il conto di quanto alla fine si prende la banca.
Ora, si sta zitti e basta, tanto non si può fare altrimenti, ma che non mi si venga a dire che sia una cosa giusta.
Come quei furbi che si lamentano perche nessuno accetta la American Express. E secondo te sono cretino io ad accettare una carta che mi ruba un altissima percentuale sul netto? Poi magari chiedono pure lo sconto .
Comunque, ci sta l'obbligo del POS, ma fa ridere il discorso del limite al pagamento in contanti.
Mi ricordo ancora quando l'anno scorso vendetti la moto da privato, e mi ritrovai con alcune migliaia di € in contanti - in banca mi dissero ' non potrebbe versare piu di 3000€ '. Si, ma se te ne porto 1500 oggi e 2000 tra un mese, cosa cambia?
Fino ad ora, le scuse più assurde erano:
[LIST]
[*]Commissioni
[*]non ci guadagno nulla
[*]ho tante tasse
[*]ho tante spese
[*]l'affitto
[/LIST]
Poi però cambia macchina ogni 2 anni, ha la casa al mare e se ti conosce, col cacchio che ti fa la fattura...
C'è anche un'altra scusa "non sta funzionando la connessione"
Io continuo a portare dietro un pò di contante perchè con questi pagamenti elettronici non c'è ancora l'affidabilità assoluta e a volte capitano questi problemi,.
Fino ad ora, le scuse più assurde erano:
[LIST]
[*]Commissioni
[*]non ci guadagno nulla
[*]ho tante tasse
[*]ho tante spese
[*]l'affitto
[/LIST]
Poi però cambia macchina ogni 2 anni, ha la casa al mare e se ti conosce, col cacchio che ti fa la fattura...
La risposta semplice è: "Guarda, anche io ho tante spese, l'affitto, ecc. Però come lavoratore dipendente, anche volendo io non posso non pagare le tasse perché me le trattengono tutte alla radice, e allora? Come si fa?"
Mi ricordo ancora quando l'anno scorso vendetti la moto da privato, e mi ritrovai con alcune migliaia di € in contanti - in banca mi dissero ' non potrebbe versare piu di 3000€ '. Si, ma se te ne porto 1500 oggi e 2000 tra un mese, cosa cambia?
Bastava farsi fare un bonifico da 3000, perché un pagamento in contanti?
Se uno non vuol fare un bonifico già c'è qualcosa che non va... e sinceramente sarebbe corretto (per tutta la società non concludere affari con una persona così. Faccio il caso pessimo "è uno che deve in qualche modo riciclare quei contanti" beh... evitiamo di renderci "complici" accettando i suoi contanti, altrimenti siamo tutto sommato un po' egoisti e pensiamo solo al "nostro", non pensi?
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