Oltre 4 miliardi di euro per convincere Intel a 'fare chip' in Italia
Stando a Reuters, il governo avrebbe un piano da oltre 4 miliardi di dollari per convincere Intel ad aprire una "fabbrica di chip" in Italia con "stanziamenti" annuali di centinaia di milioni di euro per crearle condizioni favorevoli.
di Manolo De Agostini pubblicata il 01 Marzo 2022, alle 19:01 nel canale MercatoIntel
Da qui al 2030 l'Italia intenderebbe stanziare oltre 4 miliardi di euro per incentivare Intel ad aprire impianti produttivi (e non solo) di chip entro i nostri confini. Secondo l'agenzia di stampa Reuters, entrata in possesso di una bozza del decreto, Roma è pronta a offrire denaro pubblico e altre condizioni di favore per sostenere una parte dell'investimento di Intel, previsto in 8 miliardi di euro spalmati su 10 anni.
Secondo la fonte, 150 milioni di euro nel 2022 e 500 milioni di euro ogni anno dal 2023 al 2030 rappresenterebbero lo stanziamento destinato a Intel, all'interno di un un piano da 8 miliardi di euro volto a sostenere "la ricerca e lo sviluppo delle tecnologie dei microprocessori e gli investimenti in nuove applicazioni industriali per tecnologie innovative".

Il campus irlandese di Intel
Per incrementare la quota di chip prodotti in Italia, il governo sarebbe in trattative anche con STMicroelectronics, MEMC Electronic Materials (in mano alla taiwanese GlobalWafers) e l'israeliana Tower Semiconductor - che in base alla recente offerta di acquisizione ricadrà presto nel perimetro di Intel.
"I negoziati con Intel sono complessi poiché il gruppo statunitense ha presentato richieste molto dure", ha confidato a Reuters una fonte governativa coinvolta nei colloqui. Il governo è però pronto a chiudere l'accordo sfruttando le nuove regole sul finanziamento alle realtà impegnate nella produzione di semiconduttori, come parte dello European Chips Act.
Intel avrebbe scelto Magdeburgo (Germania) per realizzare un grosso polo produttivo di chip in Europa, ma l'Italia sarebbe in corsa per ospitare un impianto di confezionamento (packaging dei chip, ossia assemblare i chip su un package per creare il prodotto finito). L'azienda statunitense si è detta pronta a investire in Europa qualcosa come 80 miliardi di euro nel corso dei prossimi 10 anni.













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50 Commenti
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Ma mi prendete per il c**o?!?!
Ma mi prendete per il c**o?!?!
È già così per tutte le grandi multinazionali. Gli scioperi degli operai, come tutti quelli in corso in italia, dovrebbero servire a qualcosa ma gran parte del sindacato è colluso col potere e si arriva al paradosso che il lavoro lo paga lo stato così come gli adeguamenti che esso stesso richiede alle multinazionali; la minaccia è il ritiro dei capitali e di tutti gli asset finanziari ed economici. Nei consigli di stato non siedono gli operai ma questi giganti, è con loro che lo stato dialoga e altro non fà che genoflettersi costretto a subire gli accordi.
Queste multinazionali detengono tutto. Di che cosa ci vuoi trattare?!
le aziende private vanno accompagnate alla chiusura, in italia ci sarà spazio solo per amazon, compagnie di delivery, intel inside (proprio nel
o sarai statale, oppure sarai un semplice operaio o employee delle multinazi (.) punto
dragonzo ha colpito tutti i settori, uno ad uno, e mentre alcuni venivano colpiti gli altri attendevano "tanto a me non toccherà", e poi ha preso tutti
lo ha detto in conferenza che verrà a prenderci tutti, sono sue le parole
#andràtuttobene
E' dalla fine della seconda grande guerra che l'Italia è una colonia americana
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