'Made in India' pronto a spiccare il volo: 27 società pronte a realizzare hardware
Acer, Asus, Dell, HP, Lenovo e molti altri sono pronte a incrementare la fetta di dispositivi informatici prodotti in India. Le società beneficeranno di incentivi e potranno diventare così meno dipendenti dalla Cina.
di Manolo De Agostini pubblicata il 21 Novembre 2023, alle 08:31 nel canale MercatoSono 27 le realtà tecnologiche - tra cui HP, Dell e Lenovo - che hanno ottenuto l'approvazione per produrre dispositivi hi-tech in India all'interno del piano "PLI Scheme 2.0 for IT hardware". L'obiettivo del Paese asiatico è quello di incrementare la produzione interna e attrarre investimenti in alta tecnologia grazie a un piano di incentivi.
L'India si candida a diventare un porto sicuro per tutte quelle società che finora avevano prodotto in Cina ma che temono, per le tensioni con gli Stati Uniti, di avere problemi in futuro e di conseguenza vogliono diversificare geograficamente la loro filiera produttiva.
"L'hardware informatico di marchi noti come Acer, Asus, Dell, HP, Lenovo, ecc. sarà prodotto in India", ha dichiarato sabato il Ministero dell'elettronica e dell'IT.
Il progetto del "Made in India" - o, come dicono loro, 'Make in India' - è sorretto da un budget di 170 miliardi di rupie indiane (circa 2 miliardi di dollari) distribuito su sei anni e copre la produzione di laptop, tablet, PC all-in-one, mini PC e server.
Secondo Ashwini Vaishnaw - ministro delle Ferrovie, delle Comunicazioni, dell'Elettronica e dell'IT - 23 dei 27 candidati approvati sono pronti per iniziare la produzione da subito.
Le stime indicano un investimento complessivo delle società pari a 360 milioni di dollari e la creazione di circa 200.000 posti di lavoro, di cui 50.000 diretti e 150.000 indiretti. Si prevede che il mercato indiano dell'hardware IT crescerà fino a 22,77 miliardi di dollari nel 2027 dai 15,52 miliardi di dollari raggiunti nel 2022.
17 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPerchè come molti di voi sapranno, l'India è un paese molto particolare con ancora enormi disparità sociali a tutti i livelli.
Ben venga (per loro) se riusciranno a migliorare le condizioni di vita di una parte, seppur limitata della popolazione.
A me è bastato sbattere il muso tre giorni a Kolkata (Calcutta, oltre 15 milioni di abitanti) il mese scorso per capire a fondo quello che prima sapevo solo per sentito dire, situazioni di povertà e miseria in uno stato con una popolazione anche superiore alla Cina. E non è stato piacevole.
https://video.corriere.it/esteri/in...e6-e21970a0d145
Figuriamoci quando iniziano ad investire in high tech
I brahmani faranno i dirigenti, o comunque i capo dipartimento su cui avranno sempre l'ultima parola. I kshatrya si occuperanno della sicurezza, del controllo agli impianti etc. Quelli dei vaishya li metteranno ai call center o nel reparto vendite e logistica e i shudra a farsi il mazzo nella produzione. Ed infine i dalit, li metteranno a raccogliere e stoccare i reflui delle lavorazioni, e senza protezioni.
https://video.corriere.it/esteri/in...e6-e21970a0d145
Figuriamoci quando iniziano ad investire in high tech
É per questo che "sorrido" quando vedo l'Europa, già tutto sommato estremamente virtuosa sul fronte della sostenibilità, a flagellarsi, a battersi il petto perchè ancora non ha completato "la transizione ecoloGGica" all'elettrico. India, Cina, Africa. Ecco dove si dovrebbero fare i "cambiamenti veri". Ma come giustamente ha scritto qualcuno qui dentro, per star bene noi, devono star male loro...
É dagli anni '60 che é una potenza emergente ... che non riesce ad emergere del tutto. La Cina era partita da una situazione peggiore, l'ha sorpassata ed ora se la gioca xon gli USA, intanto l'India é rimasta indietro.
Anche se nominalmente abolite le caste ci sono ancora, hanno una burocrazia allucinante e a livello di controlli di qualità succedono cose assurde, tipo il caso recente di gocce per gli occhi rivendute da marche famose in tutto il mondo che erano contaminate da batteri pericolosi perché l'impianto produttivo in India non rispettava requisiti di sicurezza minimi, oppure la pratica diffusa di "abbellire" curcuma/turmerico con cromato di piombo causando intossicazioni da piombo a livello planetario.
É dagli anni '60 che é una potenza emergente ... che non riesce ad emergere del tutto. La Cina era partita da una situazione peggiore, l'ha sorpassata ed ora se la gioca xon gli USA, intanto l'India é rimasta indietro.
Anche se nominalmente abolite le caste ci sono ancora, hanno una burocrazia allucinante e a livello di controlli di qualità succedono cose assurde, tipo il caso recente di gocce per gli occhi rivendute da marche famose in tutto il mondo che erano contaminate da batteri pericolosi perché l'impianto produttivo in India non rispettava requisiti di sicurezza minimi, oppure la pratica diffusa di "abbellire" curcuma/turmerico con cromato di piombo causando intossicazioni da piombo a livello planetario.
Verissimo. Per non parlare della corruzione. Già dai controlli all'aeroporto sul visto (regolare e validissimo) mi avevano attaccato una lagna che secondo loro "scadeva il giorno successivo" in un inglese allucinante per farmene fare un altro. Non l'hanno avuta vinta. Ci son volute due ore ma il visto andava benissimo. Piccolo esempio, eh...potrei andar avanti dieci pagine, ma sorvoliamo.
Perchè come molti di voi sapranno, l'India è un paese molto particolare con ancora enormi disparità sociali a tutti i livelli.
Ben venga (per loro) se riusciranno a migliorare le condizioni di vita di una parte, seppur limitata della popolazione.
A me è bastato sbattere il muso tre giorni a Kolkata (Calcutta, oltre 15 milioni di abitanti) il mese scorso per capire a fondo quello che prima sapevo solo per sentito dire, situazioni di povertà e miseria in uno stato con una popolazione anche superiore alla Cina. E non è stato piacevole.
Ho passato quasi due mesi in India, soprattutto a Bangalore e ti capisco, quando atterri sembra di essere in un universo parallelo, le nostre menti occidentali, assuefatte alla ricchezza e all'agio, non riescono nemmeno ad immaginare come possa essere il mondo reale e ti fa capire come qui in Europa ci stiamo solo ficcando in un fosso senza uscita.
Due mesi, per lavoro presumo. E comunque (penso) che sia io che te abbiamo comunque soggiornato in alberghi e mangiato in ristoranti. Quindi soggiorni resi quanto più possibile occidentalizzati, per così dire. Non riesco ad immaginare la loro di vita, soprattutto quella dei poveracci che dormono per strada. Vecchi, bambini. Gente che ancora tira i carretti per portar in giro turisti e concittadini più facoltosi e tutto per mangiare.
Avevo già visitato altre realtà simili ma come Calcutta non sono mai rimasto così negativamente colpito. Roba che Kathmandu a confronto mi sembra tutto sommato "ben messa"....e ce ne vuole per dirlo perchè anche li è un macello a livello di povertà, inquinamento e tutto il resto.
Così funziona, purtroppo...
Lo so, non se ne esce o rinunciamo TUTTI a qualcosa o le disparità rimarranno sempre. E siccome la precedente affermazione è pura utopia traiamo pure le nostre conclusioni...
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".