Iran: divieto di mining di Bitcoin fino a settembre. Ecco il motivo

Il presidente Rouhani ha emesso un divieto per le attività di mining nel Paese: limitare il consumo in vista del picco estivo.
di Andrea Bai pubblicata il 27 Maggio 2021, alle 16:21 nel canale MercatoBitcoin
Il presidente iraniano Hassan Rouhani ha disposto il divieto al mining di Bitcoin fino al mese di settembre: la decisione è stata comunicata con un discorso al Paese alla televisione di stato nel corso della giornata di ieri, con la motivazione di garantire l'accesso all'energia elettrica alle abitazioni in preparazione dei mesi estivi, che rappresentano i momenti di picco stagionale per la domanda di energia elettrica.
Lo scorso anno il Paese ha dato il via ad un processo di nazionalizzazione del settore dei miner di criptovalute dopo mesi di attività illegali secondo le leggi locali. Nel mese di gennaio 2020 il governo ha rilasciato 1000 licenze per il mining di criptovalute. Il presidente Rouhani ha affermato che una significativa maggioranza delle attività di mining in Iran è priva di licenza. Di recente le autorità hanno inasprito una campagnia di repressione nei confronti dei miner che fanno uso di energia elettrica destinata al consumo domestico.

"Il mining autorizzato di criptovalute non consuma molta energia elettrica e ha bisogno di circa 300 megawatt. Sono i miner non autorizzati che consumano molta elettricità, circa 2000 megawatt. Da oggi sarà vietato anche ai miner autorizzati il mining di criptovalute fino alla fine di settembre" ha dichiarato Rouhani.
Le attività di mining in Iran sono state recentemente collegate a frequenti episodi di blackout nel paese. Lo scorso mese di aprile un gruppo di investitori cinese ha ridato vita alla principale infrastruttura di mining iraniana, rimasta chiusa per quattro mesi in quanto ritenuta responsabile di una porzione significativa della fornitura di energia elettrica. L'intensa attività di mining nel Paese sarebbe inoltre collegata non solamente agli episodi di blackout ma anche al peggioramento della qualità dell'aria.
Attualmente le attività di mining di Bitcoin garantiscono al governo iraniano 1 miliardo di dollari di entrate annuali e parallelamente le criptovalute nel Paese hanno raccolto consensi tra il pubblico poiché sono viste come un mezzo per aggirare le onerose sanzioni economiche imposte dagli Stati Uniti.
18 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPerchè bloccare l'evoluzione che cambierà il pianeta !
Perchè bloccare l'evoluzione che cambierà il pianeta !
perche questa l'evoluzione lo sta distruggendo
Perchè bloccare l'evoluzione che cambierà il pianeta !
Che retrogradi, preferiscono avere l'aria condizionata, la luce e il frigo funzionanti che minare monete virtuali.
Dove andremo a finire.
CANCARLO PRAVETTONI!
sarebbe l'ora, ma purtroppo non sarà cosi, il problema è sottovalutato e soprattutto ora che la loro attenzione è tutta sulla spartizione del bottino del Recovery Plan ...
ma poi... sapranno che cos'è una CryptoValuta?
IMHO
[SIZE="4"]Blackout in Iran: per il governo la colpa è dei miner di Bitcoin[/SIZE] i Andrea Bai pubblicata il 26 Gennaio 2021, alle 19:41 nel canale APPLE
sostanzialmente si lasciava intendere che il blocco delle crypto fosse più che altro un capro espiatorio per nascondere il fatto che la rete elettrica iraniana sia un colabrodo inadeguato alle necessità del paese
ma poi andando a scavare alla fonte saltava fuori un altro problema, il fatto che tutte queste "fattorie di bitcoin" sono sostanzialmente in mano ai cinesi cosa che pare abbia scatenato l'indignazione popolare.
Un altro aspetto che non viene ricordato è che l'Iran dipende troppo dalle crypto in quanto consente di aggirare le sanzioni imposte dagli USA
https://apnews.com/article/iran-med...0f94011259ec63e
"Per l'Iran, le transazioni online anonime effettuate in criptovalute consentono a individui e aziende di aggirare le sanzioni bancarie che hanno paralizzato l'economia. Bitcoin offre un'alternativa al denaro stampato da governi sovrani e banche centrali e, nel caso dell'Iran e di altri paesi soggetti a sanzioni come il Venezuela, un luogo più stabile per parcheggiare denaro rispetto alla valuta locale."
Quindi rivalutando la frase: (Stesso scritto sopra ma cambiando i soggetti)
NON LO VEDO SPEZZARE UNA LANCIA A FAVORE
Come se uno stato che mette in crisi l'equilibrio mondiale si comporta senza regole sia giustificato con l'aggirare le sanzioni, giusta o ingiusta una sanzione va pagata e dopo fatto i ricorsi di rito, e se i locali hanno problemi, dovrebbero pensare anche a quelle attività che una volta portavano a rovesciare un regime, non a minare l'oro degli stolti, e lo sò è fuori contesto e della geopolitica dell'area Iraniana non ne capisco una fava, per questo lo ho "Convertito" all'Italia più comprensibile alla massa.
Per quanto Lupin III sia simpatico.... va arrestato non lodato.
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