Intel vuole RISC-V? Avrebbe offerto più di 2 miliardi di dollari per SiFive
Secondo fonti raccolte da Bloomberg, Intel sarebbe interessata ad acquisire SiFive, realtà che progetta core basati sull'ISA open RISC-V. Il colosso dei chip avrebbe messe sul piatto oltre 2 miliardi di dollari.
di Manolo De Agostini pubblicata il 11 Giugno 2021, alle 06:31 nel canale MercatoIntelSiFive
Intel avrebbe messo sul piatto oltre 2 miliardi per acquistare SiFive, azienda nata nel 2015 per iniziativa di tre ricercatori - Krste Asanović, Yunsup Lee e Andrew Waterman - della UC Berkeley e specializzata nella progettazione e licenza di core basati sull'ISA aperta RISC-V. Lo scrive Bloomberg.
Intel, già un investitore in questa realtà fabless tramite Intel Capital, potrebbe avere più di una motivazione per acquisire SiFive: la prima è acquisire competenza su RISC-V, qualora l'azienda volesse adottare questa ISA al posto del tradizionale x86 in alcuni settori di mercato, mentre la seconda è quella di avvicinarsi al mondo RISC-V e attirare clienti per le sue Fab, nell'ambito della strategia IDM 2.0 annunciata dal CEO Pat Gelsinger sul finire di marzo che prevede l'apertura delle linee di produzione ad altre realtà e a qualsiasi architettura.
Ci potrebbe anche essere una terza spiegazione, ossia migliorare le proprie capacità software (OneAPI, ecc). Come riporta Venturebeat, "SiFive sta lavorando per rendere più facile programmare per differenti tipi di chip di calcolo e lo scorso anno assunto Chris Lattner, un eminente computer scientist nella Silicon Valley. Lattner ha guidato la creazione del linguaggio di programmazione Swift per Apple, che è diventato il modo principale in cui gli sviluppatori scrivono app per iPhone. Più di recente, Lattner ha supervisionato i team impegnati nello sviluppo dei linguaggi di programmazione per l'intelligenza artificiale Google Brain e TensorFlow di Alphabet".

Che sia per una motivazione o l'altra, o magari per tutte, Intel potrebbe conseguire un'acquisizione certamente non tra le più onerose della sua storia, ma con potenziali sviluppi molto significativi. Non va dimenticato infatti il contesto in cui questa operazione potrebbe avvenire, ossia alla vigilia della possibile acquisizione di ARM da parte di Nvidia per 40 miliardi di dollari. Se l'autorità competenti dovessero dare il via libera, molti clienti di ARM potrebbero decidere di guardarsi attorno e RISC-V potrebbe risultare una strada percorribile, aprendo nuove opportunità di mercato per SiFive.
Questo perché molti clienti di ARM - e concorrenti di Nvidia - sono preoccupati di un possibile cambio del modello di business del progettista britannico. ARM progetta architetture e le concede in licenza, operando in modo assolutamente neutrale, ma molti faticano a credere che Nvidia lascerà invariato il modello di business dell'azienda o che non se ne avvantaggi in qualche modo.
Stando a Bloomberg, SiFive avrebbe "ricevuto offerte di acquisizione da più parti oltre a Intel" e starebbe analizzando anche delle "semplici" proposte d'investimento. "Le trattative sono all'inizio, non c'è garanzia che un accordo sarà raggiunto e SiFive potrebbe scegliere di rimanere indipendente". SiFive, nel 2020, dopo un round d'investimenti, fu valutata circa 500 milioni di dollari, quindi un'acquisizione da oltre 2 miliardi potrebbe rappresentare un bel premio rispetto al valore attuale dell'azienda.













Recensione OnePlus 15: potenza da vendere e batteria enorme dentro un nuovo design
AMD Ryzen 5 7500X3D: la nuova CPU da gaming con 3D V-Cache per la fascia media
SONY BRAVIA 8 II e BRAVIA Theatre System 6: il cinema a casa in formato compatto
Accise sui km percorsi invece che sul carburante: l'idea britannica per le auto elettriche
Offerta Amazon TOP: il richiestissimo Samsung Crystal 4K 2025 da 55'' scende a soli 345€
Qualcomm porta l'AI nei PC industriali con i nuovi processori Dragonwing IQ-X
UE pensa a nuovi dazi sui pacchi low cost: colpiti Shein e Temu
Evotrex promette la roulotte del futuro, con generatore e energia green
AMD non teme la bolla: gli investimenti nell'intelligenza artificiale sono una scommessa già vinta
Horizon Steel Frontiers: il nuovo MMORPG della saga salta PS5 e fa discutere i fan
DJI Neo 2: il nuovo mini drone da 151 grammi che decolla dal palmo della mano e segue ogni movimento
Svolta per le centrali a batteria: Peak Energy userà le batterie agli ioni di sodio
Truffa da 1 miliardo di dollari attraverso siti falsi: Google porta l'azienda cinese in tribunale
Oggi il Black Friday in anticipo fa crollare i prezzi di MacBook Pro chip M5, TV LG OLED e QNED, smartphone Samsung Galaxy e altro
Black Friday anticipato su Amazon: soundbar Hisense e LG da 240 e da 300W con subwoofer wireless in super offerta da 89,99€
ARC Raiders si espande con il nuovo aggiornamento: arriva la nuova mappa e un nemico più potente della Regina
Solo svantaggi per gli utenti: Apple prova a smontare (di nuovo) il DMA europeo con uno studio









10 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infotutto può essere ma una nuova architettura si sviluppa in decenni anche se arrivasse non la useremmo prima del 2030
No, io vedo invece l'opposto, ovvero l'intenzione di uccidere o quantomeno rallentare molto la crescita di una possibile architettura concorrente.
Stiamo parlando di Intel, eh, mica della ONLUS che sparge soldi all'umanità per migliorarne il benessere.
Uno Smartphone con RISC-V e Pontevecchio.... in diretta concorrenza con ARM e ADRENO e prossimamente ARM e RNA2, se acquista lo fa solo per poter giocare a scacchi con tutte le pedine apposto.
Stiamo parlando di Intel, eh, mica della ONLUS che sparge soldi all'umanità per migliorarne il benessere.
Mah.. mi pare una forzatura.
Ok la concorrenza ma il rivale è ARM, non è che RISC-V possa rappresentare chissà che minaccia, non certo una minaccia da due miliardi di dollari.
Sincermante l'idea che Intel possa spendere sta vagonata di soldi solo per poterla ammazzare mi pare assurda.
Diciamo piuttosto che avendo preso atto che l'era del monopolio X86 sta giungendo al termine si muove per tempo per avere anche lei una strategia per evolvere l'architettutra delle sue CPU
"C'è progresso aziendale/monopolista quando i concorrenti vengono fagocitati."
magari qualcuno potrà fare distinzioni precise, ma caso per caso...
"C'è progresso aziendale/monopolista quando i concorrenti vengono fagocitati."
magari qualcuno potrà fare distinzioni precise, ma caso per caso...
Si ok, ma quando una azienda del peso di Intel o Google ingloba una azienda più piccola lo fa per aquisirne e sfruttarne le proprietà intellettuali allo sopo di migliorare i suoi prodotti, non è che l'obiettivo è "uccidere" aziende più piccole per non avere concorrenza
Concordo.
SiFive fornisce a terzi una bella fetta di IP e progetti di SoC basati su RISC-V, ma non controlla l'architettura.
Resta da vedere se Intel si limiterà a proporre RISC-V come alternativa ad ARM nei settori embedded e mobile (evitando che faccia ombra agli x86) o se ha altri piani.
sì, può darsi che ditte con un grosso futuro, anche fino a minacciare la leadership di una delle predette monopoliste, non si facciano acquisire...
non le conto, ma negli anni sembra che diverse avevano caratteristiche di sviluppo molto promettenti, quasi a minacciare una leader...
certo se la "risorsa" è molto promettente non la comprano per non disporne, ma... a volte per, contando sulla propria capacità di capitale, per un pò fermare il concorrente e un pò assorbirne la minaccia...
mi pare che di esempi, che non riesco a contare, negli anni ce ne sono stati diversi, la precedente, più piccola realtà, è scomparsa, ed è stata assorbita nella più grande...
non se ne è saputo più nulla quindi, tutto è stato plasmato nella grande,
magari le proprietà intellettuali non avrebbero portato a uno sviluppo superiore? dipende...
i motivi sono vari ma certo se la "minore" permane impensierisce le capacità di sviluppo della maggiore...
succede anche in ambito industriale, a volte non tanto per la minaccia di una ditta minore, ma per disporre ad esempio di stabilimenti, locazioni, anche nel senso di distribuzione e logistica...
spesso le più piccole non avrebbero potuto sopravvivere ma non è sempre così...
contando i casi si potrebbe distinguere...
c'è anche il caso che "il capo" di una ditta minore si sia stufato e abbia voluto godersi i miliardi vendendola al concorrente del livello superiore...
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".