Intel taglia i dividendi per avere il capitale necessario a costruire le nuove Fab
Il consiglio di amministrazione di Intel ha "resettato la sua politica sui dividendi", riducendo il dividendo trimestrale a 0,125 dollari per azione, in modo da trattenere capitale utile agli investimenti strategici di lungo respiro, ovvero l'espansione produttiva negli Stati Uniti e in Europa.
di Manolo De Agostini pubblicata il 23 Febbraio 2023, alle 08:41 nel canale MercatoIntel
Le ultime trimestrali di Intel hanno evidenziato un colosso dei chip in difficoltà, con un evidente calo delle entrate e dei profitti, tanto che i vertici hanno messo in campo diverse soluzioni per tagliare i costi: licenziamenti, riduzioni degli stipendi e cancellazione dei bonus, addio ad alcuni investimenti previsti e l'uscita da alcuni settori ritenuti non strategici (sette dall'insediamento di Gelsinger nel 2021). L'obiettivo è quello di ridurre i costi operativi di 3 miliardi di dollari nel 2023 e arrivare a 8-10 miliardi di risparmi annualizzati entro il 2025.
Nelle scorse ore, in aggiunta a questi obiettivi, Intel ha annunciato che il consiglio di amministrazione ha "resettato la sua politica sui dividendi", riducendo il dividendo trimestrale a 0,125 dollari per azione (o 0,50 dollari annui) sulle azioni comuni della società. Quest'anno, quindi, la società pagherà agli investitori 2 miliardi di dollari anziché 6 miliardi di dollari.

In sintesi, Intel remunererà meno i propri azionisti al fine di trattenere capitale utile ad avere una maggiore flessibilità finanziaria a supporto degli investimenti critici necessari per "mettere in atto la trasformazione di Intel durante questo periodo di incertezza macroeconomica". L'obiettivo è comunque quello di tornare, il più rapidamente possibile, a incrementare i dividendi.
Intel cercherà di mantenere sotto controllo il Capex (circa 20 miliardi di dollari nel 2023), ossia gli investimenti in nuovi macchinari e infrastrutture produttive, provando a "regolare le tempistiche di espansione della capacità in risposta ai cambiamenti di breve termine della domanda".
Al fine di reperire i capitali per investire sul lungo termine, quindi nei suoi progetti di espansione della capacità produttiva negli Stati Uniti e in Europa (compresa, forse, l'Italia), Intel continuerà ad attuare la sua strategia "Smart Capital", già attuata in Arizona coinvolgendo nell'investimento partner (fondi) interessati. In tal senso, un secondo partner di quello che è stato ribattezzato Semiconductor Co-Investment Program (SCIP) sarà annunciato nel corso di quest'anno.
Infine, la casa di Santa Clara continuerà a impegnarsi nella sua trasformazione interna, al fine di passare da società che produce solo per sé a player in grado di realizzare semiconduttori anche per realtà terze, in modo da "liberare i vantaggi strutturali di IDM 2.0 grazie a una struttura dei costi competitiva e un modello operativo ottimizzato".
In una dichiarazione, il CEO Pat Gelsinger ha ribadito che la roadmap della società in termini di prodotti e tecnologie non cambia: confermati i cinque processi produttivi in quattro anni e diversi processori client e server in arrivo quest'anno e il prossimo. "Siamo in rampa di lancio con i processori Intel Core di 13a generazione e Intel Xeon Scalable di 4a generazione e non vediamo l'ora di presentare Meteor Lake ed Emerald Rapids nel 2023, oltre a Granite Rapids e Sierra Forest nel 2024", ha affermato Gelsinger.










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13 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIntel è l'unico grande produttore di semiconduttori che produce quasi interamente su suolo USA !
Quel vecchio impotente di Biden dovrebbe pensare di più alle sue industrie che all'Ucraina.
Intel è l'unico grande produttore di semiconduttori che produce quasi interamente su suolo USA !
Quel vecchio impotente di Biden dovrebbe pensare di più alle sue industrie che all'Ucraina.
E perchè mai un Governo di una Nazione, quindi la collettività, dovrebbe pagare quasi integralmente gli investimenti e gli errori di un privato ( nello specifico quelli fatti dalla gestione precedenti di Gelsinger in Intel )?
Se paga, usando quindi i soldi raccolti da tasse ed imposte, deve decidere al pari se non più degli azionisti privati fino a quando i benefici non abbiano ripagato il capitale investito.
Comunque sia gli USA non hanno la mentalità italiota di usare i fondi pubblici per riempire le tasche dei " capitani coraggiosi " che puntualmente se li giocano in finanza allegra... Il loro " Chips Act " c'è già e mette a disposizione di tutti i player di mercato una immensa linea di credito agevolato per investimenti mirati... Credito non finanziamenti a fondo perduto!!
Se paga, usando quindi i soldi raccolti da tasse ed imposte, deve decidere al pari se non più degli azionisti privati fino a quando i benefici non abbiano ripagato il capitale investito.
Comunque sia gli USA non hanno la mentalità italiota di usare i fondi pubblici per riempire le tasche dei " capitani coraggiosi " che puntualmente se li giocano in finanza allegra... Il loro " Chips Act " c'è già e mette a disposizione di tutti i player di mercato una immensa linea di credito agevolato per investimenti mirati... Credito non finanziamenti a fondo perduto!!
ma secondo te uno sche scrive quel vecchio impotente capisce qualcosa?
Seeeeeeeeeee...
I pu..anoni costano!
Se paga, usando quindi i soldi raccolti da tasse ed imposte, deve decidere al pari se non più degli azionisti privati fino a quando i benefici non abbiano ripagato il capitale investito.
Comunque sia gli USA non hanno la mentalità italiota di usare i fondi pubblici per riempire le tasche dei " capitani coraggiosi " che puntualmente se li giocano in finanza allegra... Il loro " Chips Act " c'è già e mette a disposizione di tutti i player di mercato una immensa linea di credito agevolato per investimenti mirati... Credito non finanziamenti a fondo perduto!!
Intel è una risorsa di tipo strategico, è l'unico grande produttore che non produce in Oriente.
GF è inferiore oltre ad avere una maggiore produzione in Cina rispetto a Intel.
Riguardo Intel va bene tutto, l'importante è che insistano con le schede grafiche.
GF è inferiore oltre ad avere una maggiore produzione in Cina rispetto a Intel.
Infatti sta già beneficiando del Chip's Act varato pochi mesi fa dall'amministrazione Biden. Più di questo che pretendi?
Il chip's Act [B][COLOR="Red"]è un decreto europeo [/COLOR][/B]! Varato dagli stati UE non da Biden e serve a rendere più indipendenti gli stati UE da quelli extra-UE.
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