Intel, luce verde per continuare a fare affari con Huawei

Intel, luce verde per continuare a fare affari con Huawei

Un portavoce di Intel ha confermato che l'azienda ha ottenuto dall'amministrazione Trump luce verde per continuare a vendere a Huawei alcuni prodotti. Anche AMD sembra tranquilla, mentre secondo indiscrezioni non sarebbe andata così bene alla sudcoreana SK hynix.

di pubblicata il , alle 17:31 nel canale Mercato
HuaweiIntelAMDSK hynix
 

Intel ha ricevuto l'ok dalle autorità statunitensi per continuare a fornire determinati prodotti a Huawei Technologies. Dopo l'ulteriore stretta della scorsa settimana da parte dell'amministrazione Trump, tutte le aziende del campo hi-tech stanno cercando di trovare una via per continuare a fare affari con il gigante asiatico.

Non solo Intel, ma anche la cinese Semiconductor Manufacturing International Corporation (SMIC) ha ottenuto un permesso per continuare a collaborare con Huawei. D'altronde, il bando del governo Trump interessa anche quelle realtà estere che usano macchinari e software di origine statunitense: SMIC, produttore di chip per conto terzi, rientra in quel calderone.

Si può quindi affermare che, per quanto Huawei e alcune aziende risultino danneggiate dalle tensioni tra Cina e Stati Uniti che riguardano il commercio e il controllo delle tecnologie, 5G in primis, con accuse reciproche di spionaggio, l'amministrazione Trump tenga i cordoni della borsa abbastanza larghi, soprattutto per le realtà a stelle e strisce. Si vocifera infatti che non tutte le aziende estere avranno la stessa fortuna: la sudcoreana SK hynix, secondo persone a conoscenza dei fatti, non avrebbe ottenuto la licenza richiesta.

Anche AMD, concorrente di Intel, non sembra molto preoccupata dalla nuova tornata di restrizioni. L'azienda ha ottenuto in passato licenze speciali da parte del Dipartimento del Commercio e secondo quanto affermato da Forrest Norrod, senior vice president e general manager del Datacenter and Embedded Solutions Business Group, non dovrebbero esserci blocchi importanti della fornitura a Huawei anche a fronte delle nuove misure. AMD continuerà a operare entro le regole, ma secondo il dirigente alla fine riuscirà a continuare ad avere un rapporto di collaborazione con Huawei.

6 Commenti
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maxther22 Settembre 2020, 19:10 #1
Gli americani stanno facendo proprio di tutto per favorire loro stessi. Veramente una vergogna.
AlPaBo22 Settembre 2020, 20:07 #2
Quindi, rapporti commerciali vietati a TSMC (Taiwan) e consentiti a AMD e Intel (US). Sì, certo, le restrizioni sono dovute a motivi di sicurezza nazionale, come no.

Vediamo chi continuerà a sostenerlo dopo questa news.
Alfhw22 Settembre 2020, 21:29 #3
Originariamente inviato da: maxther
Gli americani stanno facendo proprio di tutto per favorire loro stessi. Veramente una vergogna.

E cosa c'è di vergognoso in un presidente che fa gli interessi del proprio paese e dei cittadini che lo hanno eletto? Meglio chi si piega a 90 gradi davanti agli altri? Trump è uno stramboide pazzoide ma non ha tutti i torti. Almeno non è un mollaccione davanti ai cinesi anche se la sicurezza c'entra poco o nulla.

Comunque i cinesi non si possono lamentare: loro da molti anni bloccano Facebook, Twitter, Instagram, Whatsapp, Youtube, gmail, Gmaps etc. etc. E non ditemi che lo fanno perché sarebbero siti dannosi per i cittadini cinesi o solamente per controllarli. Per esempio se Whatsapp non fosse mai stato vietato allora WeChat sarebbe diventato così popolare e profittevole in Cina? Anche questo è una sorta di protezionismo.
DukeIT22 Settembre 2020, 21:34 #4
Tralasciando la scorrettezza di chi vuole imporre le regole di mercato per favorire il proprio paese, facendo il liberista solo quando gli fa comodo.
Si, ma non puoi decidere per aziende di altri paesi danneggiandole ma escludere quelle del tuo paese favorendole. Non mi risulta siano in guerra anche con Taiwan e Corea del Sud.
ajelis10122 Settembre 2020, 23:54 #5
Che la notizia c'entri col debutto di risc-v (open source) su piattaforma PC?

https://www.cnx-software.com/2020/0...0-next-gen-soc/
"Now it appears we’ll soon get something similar for RISC-V architecture with SiFive to debut the first RISC-V PC for developers at the Linley Fall Processor Conference 2020 taking place on October 20-22 and October 27-29. The PC will be powered by Freedom U740 next-generation RISC-V processor that will also be introduced at the event."

Se la Cina passa a Risc-V, che è open source, gli Stati Uniti non possono farci nulla, perché non si può privatizzare ciò che ha licenza pubblica né, soprattutto, se ne possono chiedere royalties. Anche se si è un'azienda che fa patent-troll di mestiere.

E poi c'è la questione spionaggio: il risc-V, essendo open source, permette a chi ha i mezzi adeguati di analizzare il processore per garantire che non ci siano meccanismi di spionaggio. Magari mascherati da sistema antifurto che "per un bug" rimangono sempre attivi a raccogliere dati del cliente.

In Europa potremmo così produrci i nostri processori risc-v, farne controllare i progetti dai laboratori delle università, e lasciare ad Intel le sue cimici a pagamento.
pengfei23 Settembre 2020, 00:42 #6
Originariamente inviato da: ajelis101
Che la notizia c'entri col debutto di risc-v (open source) su piattaforma PC?

https://www.cnx-software.com/2020/0...0-next-gen-soc/
"Now it appears we’ll soon get something similar for RISC-V architecture with SiFive to debut the first RISC-V PC for developers at the Linley Fall Processor Conference 2020 taking place on October 20-22 and October 27-29. The PC will be powered by Freedom U740 next-generation RISC-V processor that will also be introduced at the event."

Se la Cina passa a Risc-V, che è open source, gli Stati Uniti non possono farci nulla, perché non si può privatizzare ciò che ha licenza pubblica né, soprattutto, se ne possono chiedere royalties. Anche se si è un'azienda che fa patent-troll di mestiere.

E poi c'è la questione spionaggio: il risc-V, essendo open source, permette a chi ha i mezzi adeguati di analizzare il processore per garantire che non ci siano meccanismi di spionaggio. Magari mascherati da sistema antifurto che "per un bug" rimangono sempre attivi a raccogliere dati del cliente.

In Europa potremmo così produrci i nostri processori risc-v, farne controllare i progetti dai laboratori delle università, e lasciare ad Intel le sue cimici a pagamento.


Tutto sommato gli USA non hanno bloccato l'accesso ai core ARM ma impedito alle fonderie di collaborare con Huawei e il problema resterebbe anche con RISC V.
Anche per quanto riguarda lo spionaggio e i brevetti non è così semplice, RISC V è solo il set di istruzioni, progettando i core resta possibile violare brevetti, e anche inserire backdoor (soprattutto se il progetto non è open source).
Detto questo sarebbe decisamente un'ottima cosa se si diffondesse, Alibaba ha fatto un core RISC V che inizia ad essere interessante, dovrebbe avere prestazioni più o meno simili ad un cortex A73

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