Intel, i conti migliorano e le previsioni superano le attese degli analisti

Intel, i conti migliorano e le previsioni superano le attese degli analisti

I dati del Q3 2023 di Intel ci mostrano una società in ripresa, seppur ancora impegnata a riportare il fatturato e gli utili ai livelli del passato. Le stime del Q4 sono superiori alle attese degli analisti.

di pubblicata il , alle 07:01 nel canale Mercato
Intel
 

Intel ha presentato i conti finanziari del terzo trimestre 2023. La casa di Santa Clara ha registrato un fatturato di 14,2 miliardi di dollari, in calo dell'8% su base annua, e un utile netto di 300 milioni di dollari.

I numeri, se presi nudi e crudi, non sono esaltanti ma superano le stime per il trimestre, in primis il fatturato che era stato pronosticato in un range tra 12,9 e 13,9 miliardi di dollari. Anche il margine lordo è in ripresa (42,5%) così come l'utile per azione a 0,07 dollari. Dopo diversi trimestri fortemente negativi, Intel sta quindi tornando a macinare numeri più importanti e per il Q4 si attende un fatturato tra 14,6 e 15,6 miliardi, una stima sopra i pronostici degli analisti.

"Abbiamo realizzato un terzo trimestre straordinario, sottolineato dai progressi a tutti i livelli nelle nostre roadmap di processi e prodotti, dagli accordi con nuovi clienti per la fonderia e dallo slancio nel portare l'intelligenza artificiale ovunque", ha affermato Pat Gelsinger, CEO di Intel. "Continuiamo a compiere progressi significativi nella nostra trasformazione IDM 2.0 portando avanti incessantemente la nostra strategia, ricostruendo la nostra capacità di esecuzione e rispettando gli impegni presi con i nostri clienti".

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Per quanto concerne le divisioni, il Client Computing Group (CCG) ha chiuso il Q3 con un fatturato di 7,9 miliardi di dollari in calo del 3% sullo scorso anno. Un risultato che Intel imputa a una contrazione del TAM (Total Addressable Market), quindi a una riduzione del mercato, parzialmente compensata da un miglioramento della situazione dell'inventario dei prodotti tra gli OEM.

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L'utile operativo è cresciuto a 2,1 miliardi di dollari, sia per una riduzione dell'inventario che una razionalizzazione delle spese interne alla divisione.

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Il Data Center and AI (DCAI) ha fatturato 3,8 miliardi di dollari, in calo del 10% sull'anno scorso, con un utile operativo di 100 milioni di dollari. Intel segnala una contrazione del mercato delle CPU - ovvero la spesa sta andando verso gli acceleratori basati su GPU e non solo - e una maggiore pressione competitiva portata avanti da AMD e le soluzioni ARM. "Abbiamo spedito nel trimestre il milionesimo Xeon di 4a generazione e siamo sulla buona strada per superare 2 milioni di unità il mese prossimo", ha commentato Gelsinger.

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Il comparto Network and Edge (NEX) ha raggiunto 1,5 miliardi di dollari di fatturato e un utile operativo pressoché pari a zero, numeri in calo rispettivamente del 32% e del 9%. Anche in questo caso a pesare un mercato in contrazione, a cui si aggiungono livelli di inventario ancora elevati.

Intel Foundry Services (IFS), la divisione che si occupa della produzione per conto terzi e che si candida a diventare avversaria di TSMC e Samsung, ha raggiunto un fatturato di 311 milioni di dollari accompagnato da una perdita operativa di 86 milioni di dollari.

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Se il primo dato è in crescita del 299% su base annua a causa di cambiamenti contabili e vendite superiori sul fronte delle tecnologie di packaging, nonché la vendita dei macchinari di IMS, la perdita operativa si deve agli investimenti necessari per la crescita sul lungo termine.

Chiude il quadro Mobileye, la divisione legata alla sensoristica e alle tecnologie di guida autonoma: il fatturato di 530 milioni di dollari è cresciuto del 18% rispetto alla scorso anno grazie a una maggiore domanda di SoC EyeQ. L'utile operativo ha toccato 170 milioni di dollari (+20%) in conseguenza dei maggiori ricavi.

Intel ha reso noto di avere poco più di 120 mila dipendenti, in forte calo rispetto ai 131 mila dello scorso anno. Come nota a margine, la società ha reso noto di aver ceduto il business "Pluggable Optical Module" legato alla fotonica del silicio. Questo passaggio segna la decima attività da cui Intel è uscita negli ultimi due anni e mezzo, per un risparmio annuale valutato in 1,8 miliardi di dollari.

1 Commenti
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supertigrotto27 Ottobre 2023, 09:29 #1
C'era chi la dava per spacciata, specialmente dopo che si è inserita nel mondo delle GPU discrete.
Se consideriamo che AMD in confronto è una azienda piccola,bisogna ammettere che fa miracoli per tenere testa a Intel.

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