Intel, i conti del Q2 2021 spinti dai PC: consegne in crescita del 33%
La trimestrale di Intel evidenzia il perdurare dell'ottimo momento dei PC, con consegne in crescita del 33% su base annua ripartite tra notebook e desktop. In difficoltà invece il comparto server a causa della competizione, anche se la società vede segnali di ripresa.
di Manolo De Agostini pubblicata il 23 Luglio 2021, alle 09:21 nel canale MercatoIntel
Intel ha presentato i risultati finanziari del secondo trimestre fiscale 2021. La società guidata da Pat Gelsinger ha raggiunto un fatturato di 19,6 miliardi di dollari, pressoché in linea con quello dello stesso periodo dello scorso anno (un calo di meno di 100 milioni sul Q2 2020). L'utile netto ha raggiunto 5,1 miliardi di dollari, in calo dell'1% sullo scorso anno. I risultati e le prospettive hanno indotto Intel ad aumentare le stime di fatturato per l'intero 2021, ora salite a 77,6 miliardi di dollari (GAAP) dai 77 miliardi precedenti.
"Non c'è mai stato un momento più emozionante per essere nel settore dei semiconduttori. La digitalizzazione di tutto continua ad accelerare, creando una vasta opportunità di crescita per noi e per i nostri clienti nelle aree di business principali ed emergenti. Con la nostra portata e la rinnovata attenzione sia all'innovazione che all'esecuzione, siamo in una posizione unica per capitalizzare questa opportunità, che credo sia solo l'inizio di quello che sarà un decennio di crescita sostenuta in tutto il settore", ha affermato il CEO Pat Gelsinger. "I nostri risultati del secondo trimestre mostrano che la nostra azione sta acquisendo slancio, la nostra esecuzione sta migliorando e i clienti continuano a sceglierci per i prodotti di punta".
Nel secondo trimestre la divisione Client Computing Group (CCG) è cresciuta su base annua del 6% a 10,1 miliardi di dollari, sull'onda di un volume di consegne delle piattaforme PC cresciuto del 33%. "Nel Q1 avevamo guadagnato quote nel settore PC con vendite record di notebook e nel Q2 abbiamo seguito con un fatturato record", ha dichiarato il CEO Gelsinger, parlando di oltre 50 milioni di chip Tiger Lake per notebook consegnati fino a oggi. Il volume delle consegne nel comparto desktop è cresciuto del 15% sull'anno passato, mentre quello dei notebook del 40%, ma a causa della competizione di AMD si segnala un prezzo medio di vendita in calo sui desktop del 5% e del 17% sui notebook.
Il massimo dirigente ha anche assicurato che Intel consegnerà diverse milioni di unità di CPU Alder Lake ai propri clienti nella seconda metà dell'anno e ribadito che Meteor Lake, progetto client a 7 nanometri, continua a essere sulla strada giusta per la produzione nel 2023. "L'ecosistema è tornato a spedire oltre 1 milione di PC al giorno nonostante sia alle prese con la carenza di componenti", ha inoltre aggiunto il CEO. "Mi aspetto che la carenza si riduca nella seconda metà, ma ci vorranno ancora uno o due anni prima che l'industria sia in grado di soddisfare completamente la domanda".
Il Data Center Group (DCG) ha raggiunto un fatturato di 6,5 miliardi di dollari, in calo del 9% nonostante "una forte ripresa" della parte enterprise. Intel ha affermato che il risultato è il frutto di un "ambiente competitivo", suggerendo che i chip server di AMD, le soluzioni EPYC, stanno conquistando clienti. "Stiamo assistendo a una ripresa a breve termine nel mercato datacenter tradizionale, nonché a una domanda esplosiva a lungo termine dal cloud all'intelligent edge. La nostra società digitale sta creando dati a un ritmo indicibile e l'intelligenza artificiale è la chiave per sbloccare il valore di questi dati e trasformarli in informazioni".
"Con l'aumento della richiesta di dati significativi e il calo dei costi di elaborazione, i carichi di lavoro dell'IA stanno proliferando in più aree e, di conseguenza, prevediamo che il mercato dell'IA crescerà di oltre il 20% all'anno. Questo è il motivo per cui stiamo infondendo l'intelligenza artificiale in tutto ciò che facciamo".
Q2 2021 | Q1 2021 | Q2 2020 | |
Fatturato | 19,6 miliardi | 19,7 miliardi | 19,7 miliardi |
Utile operativo | 5,5 miliardi | 3,7 miliardi | 5,7 miliardi |
Utile netto | 5,1 miliardi | 3,4 miliardi | 5,1 miliardi |
Margine lordo | 57,1% | 55,2% | 53,3% |
Client Computing Group | 10,1 miliardi | -5% | +6% |
Data Center Group | 6,5 miliardi | +16% | -9% |
Internet of Things Group | 984 milioni | +8% | +47% |
Mobileye | 327 milioni | -13% | +124% |
Non-Volatile Memory Solutions Group | 1,1 miliardi | stabile | -34% |
Programmable Solutions Group | 486 milioni | stabile | -3% |
Nel comparto Internet of Things si registrano gli ottimi andamenti della divisione Internet of Things Group (IOTG) e di Mobileye, rispettivamente in crescita del 47% (984 milioni) e del 124% (327 milioni). In particolare, l'azienda israeliana specializzata in sensoristica e soluzioni di guida autonoma ha siglato dieci nuovi contratti per altrettanti design. Calo del 34% per quanto riguarda il fatturato della Non-volatile Memory Storage Group (NSG), mentre la divisione PSG (Programmable Solutions Group) si è fermata a 486 milioni facendo segnare un -3%. Per il Q3 2021 la società statunitense si aspetta un fatturato pari a circa 19,1 miliardi di dollari.
Durante la conference call con gli analisti, Pat Gelsinger ha toccato brevemente il tema degli Intel Foundry Services, ossia la divisione che all'interno della nuova strategia IDM 2.0 varata dal nuovo CEO si occupa di produrre chip per conto terzi: Intel è impegnata in trattative con oltre 100 potenziali clienti. "Sono lieto di annunciare che abbiamo recentemente firmato un contratto con il nostro primo importante cliente cloud per l'uso delle soluzioni di packaging di IFS", ha affermato Gelsinger rimandando all'evento Intel Accelerated del 26 luglio per ulteriori dettagli.
Il CEO, infine, ha dichiarato che in questo momento Intel produce più wafer a 10 nanometri che a 14 nanometri. "Con l'aumento dei volumi a 10 nanometri, il conto economico sta migliorando, con i wafer a 10 nm che costano il 45% in meno di anno in anno".
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