Intel e la Germania trovano l'accordo: più sussidi e investimenti per le Fab di Magdeburgo
Intel e il governo tedesco hanno rivisto l'accordo di un oltre un anno fa per la costruzione di due Fab a Magdeburgo. Intel si è impegnata a fare maggiori investimenti e portare tecnologie produttive più avanzate nel sito, mentre il governo garantirà maggiori sussidi.
di Manolo De Agostini pubblicata il 19 Giugno 2023, alle 15:51 nel canale MercatoIntel
Intel e il governo federale tedesco, come anticipato nei giorni scorsi, hanno trovato l'accordo per quanto riguarda la costruzione delle due Fab in quel di Magdeburgo, un progetto annunciato lo scorso anno e rallentato dal cambiamento dello scenario economico.
Nella nota diffusa da Intel, si parla di una nuova lettera d'intenti che comprende "l'ampliamento degli investimenti di Intel nel sito, che ora dovrebbe superare i 30 miliardi di euro" (contro i precedenti 17 miliardi, ndr), insieme a un "maggiore sostegno del governo che include incentivi" che riflettono la più grande portata del progetto e il "cambiamento delle condizioni economiche da quando il sito è stato annunciato per la prima volta". Nel comunicato non si snocciolano cifre sul sostegno tedesco, ma sembra si aggiri intorno ai 10 miliardi di euro. In origine la cifra era di 6,8 miliardi di euro.
Intel ha acquisito il terreno su cui sorgeranno le due Fab nel novembre 2022. La società statunitense punta a rendere il primo impianto operativo in 4-5 anni a seguito dell'approvazione degli incentivi da parte della Commissione europea. "Data l'attuale tempistica e la portata dell'investimento, Intel prevede di implementare nelle strutture una tecnologia dell'era Angstrom più avanzata di quanto originariamente previsto. Il sito di Magdeburgo servirà prodotti Intel e clienti di Intel Foundry Services".
Gli unici processi noti dell'era Angstrom sono Intel 20A e 18A, ma è chiaro che Intel guarda già avanti con questo investimento. Tra l'altro, è bene ricordare che la società ha annunciato nei giorni scorsi un investimento in Polonia per un impianto di "assembly & test" ed è in pronta a espandere il suo impegno in Israele.
"Costruire 'Silicon Junction' a Magdeburgo è una parte fondamentale della nostra strategia per la crescita di Intel. In combinazione con l'annuncio della scorsa settimana del nostro investimento a Breslavia (Wroclaw, ndr), in Polonia, e nei siti irlandesi in cui già operiamo su larga scala, questo crea un corridoio di capacità dai wafer ai prodotti confezionati completi che non ha rivali e rappresenta un passo importante verso una catena di approvvigionamento equilibrata e resiliente per l'Europa", ha affermato Pat Gelsinger, CEO di Intel. "Siamo grati al governo federale tedesco, al cancelliere Olaf Scholz e al governo della Sassonia-Anhalt per la loro collaborazione e l'impegno condiviso nel realizzare la visione di un'industria dei semiconduttori vibrante, sostenibile e all'avanguardia in Germania e nell'UE".
"L'accordo di oggi è un passo importante per la Germania come luogo di produzione ad alta tecnologia e per la nostra resilienza", ha dichiarato il cancelliere tedesco Olaf Scholz. "La produzione di semiconduttori di Intel a Magdeburgo è il più grande investimento diretto estero nella storia tedesca. Con questo investimento, stiamo raggiungendo tecnologicamente il meglio del mondo e ampliando le nostre capacità per lo sviluppo dell'ecosistema e la produzione di microchip. Questa è una buona notizia per Magdeburgo, per la Germania e per tutta l'Europa".
La costruzione delle due Fab creerà 7000 posti di lavoro per la costruzione, 3.000 posti di lavoro a tempo indeterminato ad alta specializzazione in Intel, e decine di migliaia di ulteriori posti di lavoro fra fornitori e partner.
Con tutti questi annunci, non si può che auspicare di ricevere prossimamente buone notizie anche sul fronte italiano: ricordiamo che nel marzo 2022 Intel parlò di un "potenziale investimento fino a 4,5 miliardi di euro" e ben 5000 posti di lavoro, 1500 in Intel e altri 3500 fra fornitori e partner.
8 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIlluso.....l'Europa è Germanicocentrica ,lo so vede anche dai migranti,loro fanno la selezione,a loro solo i migliori (laureati o specializzati) e all'Italia,lasciano solo i peggiori, è da una vita che lo fanno ma tutta Europa zitti e muri,Francia compresa.
La mafia politica tedesca è la peggiore.....
La mafia politica tedesca è la peggiore.....
Ora che c'entra l'Europa con una scelta di Intel, americana, lo sai solo te.
Che poi l'Italia abbia enormi problemi strutturali e d'immagine che fanno scappare gli investitori non è un mistero.
Siamo tra i peggiori in Europa per efficienza della burocrazia, sistema fiscale, corruzione, innovazione, instabilità politica, crescita economica, disoccupazione, calo demografico, quota di popolazione in età lavorativa, istruzione e conoscenza delle lingue e ancora peggio molti di questi temi sono sottovalutati dall'opinione pubblica.
Infatti pensiamo a fare ponti sul nulla e pagare i cappotti termici per le ville al mare dei ricchi invece che mettere mano ai problemi veri, poi continuiamo a dare la colpa all'Europa cattiva.
La mafia politica tedesca è la peggiore.....
siamo noi i coglioni a non volerli tout-court anzichè selezionare quelli di cultura e competanza maggiori...
Che poi l'Italia abbia enormi problemi strutturali e d'immagine ...
l'immagine che hanno di noi all'estero è di puttanieri dediti al bunga bunga.
chissà come mai...
Non è il mercato delle vacche immagino che semplicemente quelli di competenza maggiore preferiscano vivere in Germania e ricevere uno stipendio decisamente migliore, e trovando lavoro più facilmente
chissà come mai...
Fosse solo quello il problema avremmo risolto...i nostri problemi d'immagine derivano da problemi reali i nostri vicini offrono condizioni migliori.
in effetti hai ragione...
sarà, ma 30 anni di pagliacciate (per non dire ruberie e zoccolate varie) hanno avuto il loro forte peso nello screditarci definitivamente.
E se all'estero ci sono condizioni migliori è anche grazie al fatto che da noi per 30 anni ha dominato la corsa al ribasso grazie al suddetto.
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