Intel apre un centro d'innovazione in Cina per aiutare le startup locali. Washington sarà contenta?
Nonostante la tensione nei rapporti tra Stati Uniti e Cina e le misure per il controllo delle esportazioni imposte da Washington, Intel prova a ritagliarsi un posto al sole nella Repubblica Popolare aprendo un centro d'innovazione in cui coltiverà rapporti con il settore tecnologico locale.
di Manolo De Agostini pubblicata il 04 Agosto 2023, alle 09:11 nel canale MercatoIntel
Nonostante le tensioni geopolitiche e le misure di controllo sulle esportazioni tecnologiche che Washington sta applicando per frenare l'avanzata cinese, le società statunitensi hanno ben chiara l'importanza di quel mercato e per questo non vogliono abbandonarlo. Anzi, c'è chi come Intel è pronta a rilanciare, annunciando l'apertura di un nuovo centro d'innovazione in quel di Shenzhen.
Il nuovo polo, come riportato da The Register, lavorerà su applicazioni nell'ambito dell'intelligenza artificiale, dei chip e altre soluzioni per il mercato locale. Intel, insomma, mira a realizzare prodotti ad hoc per la Cina, cosa che di certo non piacerà alla Casa Bianca.

L'Intel Greater Bay Area Innovation Centre, questo il nome del centro, nasce da uno sforzo che vede coinvolto anche il governo del distretto di Nanshan a Shenzhen e alcune società tecnologiche locali. In particolare, Intel lavorerà con Ugreen, azienda impegnata nella realizzazione di alimentatori per dispositivi portatili, ma anche i progettisti di chip Senary Technology Group e Chipsea Technologies grazie a diversi laboratori in cui opereranno congiuntamente.
Il lavoro di Intel e i suoi partner si concentrerà su aree quali soluzioni IT a basse emissioni di carbonio e risparmio energetico, chip per PC e server e soluzioni di trasporto intelligenti. Intel, inoltre, si è impegnata a fornire supporto tecnico e di risorse alle startup di Nanshan al fine di facilitarne l'accesso al mercato. Secondo i media cinesi, alla cerimonia di apertura hanno partecipato circa 60 aziende tecnologiche locali.
"Sfrutteremo ulteriormente la tecnologia di Intel e i punti di forza dell'ecosistema... faciliteremo l'integrazione e lo sviluppo dei settori emergenti nella Greater Bay Area e in tutto il paese... e aiuteremo a sviluppare l'economia digitale", ha affermato la presidente di Intel China Wang Rui, secondo quanto riportato dal South China Morning Post.
Il nuovo centro di innovazione arriva appena due settimane dopo il lancio da parte di Intel di un chip, Gaudi2, progettato per addestrare i sistemi di intelligenza artificiale e in grado di soddisfare i requisiti di esportazione degli Stati Uniti in modo che possa essere venduto ai clienti cinesi.










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1 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoBrava Intel a rimanere con un piede in Cina, magari proprio per controllare "da vicino" le StartUp cinesi (fosse mai che inventino qualcosa di buono l'America sarebbe la prima a saperlo e, magari a comprare,soggiogare,distruggere la StartUp in questione).
Buono anche che continuino a vendere hardware "limitato" e opportunamente bacato e vulnerabile, meglio che costringere i cinesi a svilupparsi il loro hardware. Cosa che tra l'altro appare oramai inevitabile... E non sarebbe male se l'Europa pure (con un ARM, magari reso open source o un RISC-V) cominciasse a svincolarsi dal dominio USA
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