Intel, accordo vicinissimo per lo stabilimento italiano? Due Regioni in lizza

Intel, accordo vicinissimo per lo stabilimento italiano? Due Regioni in lizza

Secondo Reuters, l'accordo tra Intel e il governo per la costruzione di uno stabilimento in Italia sarebbe ormai pronto. Si punta a chiudere entro il mese, scegliendo tra due Regioni in lizza e definendo l'entità - non certo banale - dei sussidi.

di pubblicata il , alle 17:11 nel canale Mercato
Intel
 

L'accordo tra Intel e il governo italiano per l'impianto di back-end dei semiconduttori (argomento approfondito qui) sarebbe ormai prossimo e avrebbe un valore iniziale di 5 miliardi di dollari.

A ritornare su questo importante investimento, promesso da Intel e di cui si erano perse un po' le tracce, è l'agenzia di stampa Reuters. L'investimento dell'azienda statunitense in Italia è parte di un grande piano europeo che porterà alla creazione di stabilimenti e centri di ricerca con varie funzioni e scopi anche in Germania, Francia, Spagna, Irlanda e Polonia. L'obiettivo di Intel è quello di avvicinare produzione e progettazione alle aziende europee, permettendo loro di non dipendere troppo dall'Asia.

Tra COVID e tensioni geopolitiche, infatti, gli ultimi anni hanno dimostrato come la filiera dei semiconduttori fosse troppo sbilanciata verso Oriente e soprattutto sottodimensionata per far fronte alla richiesta di chip in forte crescita da tutti i settori. Le fonti di Reuters riportano che "il governo del premier uscente Mario Draghi stava lavorando per avere un accordo in vigore entro la fine di agosto, in vista delle elezioni nazionali anticipate previste per il 25 settembre".

Il governo italiano sarebbe pronto a sostenere il 40% dell'investimento totale di Intel in Italia, impegno che nel tempo dovrebbe crescere dagli iniziali 5 miliardi di dollari. Tuttavia queste cifre vanno prese con le pinze perché "l'entità totale dell'investimento di Intel e come l'Italia preveda di finanziarne la propria quota non è ancora chiaro".

Ricordiamo che Intel nel mese di marzo parlò di un potenziale investimento fino a 4,5 miliardi di euro, circa 1500 posti di lavoro in Intel e altri 3500 posti di lavoro fra fornitori e partner.

E se la notizia di un'intesa pressoché conclusa ci fa saltare di gioia (ma lo spumante sarà stappato solo all'annuncio), la domanda che sorge spontanea è: dove sorgerà la fabbrica? "Intel e il governo hanno selezionato possibili siti in due regioni italiane", dicono le fonti di Reuters. Sembrerebbe che la lista si sia ridotta a Piemonte e Veneto, almeno secondo una delle fonti, anche se la decisione non è stata ancora presa. Anche Lombardia, Puglia e Sicilia erano nella lista iniziale. 

Roma, finora, avrebbe accantonato 4,15 miliardi di euro fino al 2030 per attrarre i produttori di chip e gli investimenti in tecnologie innovative. Supportata dall'approvazione dello European Chips Act, l'Italia avrebbe intavolato discussioni con STMicroelectronics, MEMC Electronic Materials, TSMC (che però ha raffreddato gli entusiasmi) e Tower Semiconductor (azienda che Intel ha comprato all'inizio di quest'anno).

91 Commenti
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arxangel04 Agosto 2022, 17:49 #1
Ottima iniziativa speriamo che si faccia specialmente con la situazione di Taiwan che è una spada di Damocle eterna sulla nostra testa,5 mld non sono pochi ma sempre meglio che sprecare denaro col reddito fanullanza.
robweb204 Agosto 2022, 18:18 #2
Originariamente inviato da: arxangel
Ottima iniziativa speriamo che si faccia specialmente con la situazione di Taiwan che è una spada di Damocle eterna sulla nostra testa,5 mld non sono pochi ma sempre meglio che sprecare denaro col reddito fanullanza.


Sarà uno stabilimento di packaging e comunque la situazione di Taiwan non c'entra nulla,
Sono quelli che che dipendono totalmente da TMSC ad avere le preoccupazioni maggiori.
agonauta7804 Agosto 2022, 20:16 #3
Italia e innovazione non possono stare insieme
finirà tutto con un nulla di fatto,ma questo si sapeva dall'inizio
silvanotrevi04 Agosto 2022, 21:01 #4
Evvai Piemonte! Gioco in casa, manderò il CV e mi assumeranno!

Ah no dimenticavo, siamo in Italia, servono le raccomandazioni che io non ho e c'è già una lista lunghissima sott'acqua di amici di politici, imprenditori e furbetti vari da assumere...
Therinai04 Agosto 2022, 22:25 #5
Il rosik OT è forte in questo thread
Peppe197004 Agosto 2022, 22:26 #6
Originariamente inviato da: silvanotrevi
Evvai Piemonte! Gioco in casa, manderò il CV e mi assumeranno!


Nessuna invidia e mi fa piacere per te che giochi in casa.

Poi parlano di diminuire il divario tra Nord e Sud.
Tanto, quelli del Sud vanno in Piemonte e si affittano una stanza a 600 Euro,
se va bene, e tra alloggio e pernottamento non resta praticamente niente,
solo la disperazione di essere nati.
Noto con amarezza che c'è anche chi critica il Rdc (la lotta dei poveri) in uno stato che non riesce
a distribuire in egual misura le risorse: Tok. Tok ... hei Mara!.. Carfagna, dove sei?
Ma forse aveva ragione la Fornero: i giovani di oggi sono dei "choosy"

Originariamente inviato da: silvanotrevi
Ah no dimenticavo, siamo in Italia, servono le raccomandazioni che io non ho e c'è già una lista lunghissima sott'acqua di amici di politici, imprenditori e furbetti vari da assumere...


Esatto!.. beh, pericolo scampato
euscar04 Agosto 2022, 22:33 #7
Era da un po' che non ne parlavano, comunque buone nuove.

Finalmente l'occidente si è svegliato ... meglio tardi che mai.

E poi mi son sempre chiesto perché gli usa, invece di perdere tempo e denaro a causa della loro bellicosità non abbiano investito già da tempo in fonderie sul loro territorio, invece di dipendere dai cinesi o dai loro vicini ... adesso non staremo qui a preoccuparci di probabili ulteriori conflitti
finmat9205 Agosto 2022, 00:39 #8
Piemonte e Veneto? ancora mi ricordo quei simpaticoni che nei commenti, altrove, dicevano che Intel avrebbe aperto lo stabilimento in Sicilia perchè c'era già uno stabilimento di STMicroelectronics. Ma i fenomeni da baraccone sanno solo fare i pagliacci. Non ci sono le condizioni oggettive per aprire uno stabilimento in Sicilia dal punto di vista aziendale-privato, infatti quello in Sicilia è stato aperto perchè la società era statale. Ma certi discorsi ai grandi esperti non glieli puoi fare che li mandi in tilt e li fai arrampicare sugli specchi.
Alvaro.boni05 Agosto 2022, 07:46 #9
Siamo in Italia, ora ci penseranno i noqualcosa a non farlo aprire
phmk05 Agosto 2022, 08:20 #10

Sicuramente arriveranno i "no" a tutto....

Ah no, siamo vicini alle elezioni (finalmente) e si sono accorti di essere una specie in via di estinzione ...
Qualche speranza c'è ...

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