Il Giappone mette i semiconduttori al centro: l'obiettivo è triplicare le vendite entro il 2030

Il Giappone mette i semiconduttori al centro: l'obiettivo è triplicare le vendite entro il 2030

Il Giappone ha rivisto la sua strategia nel settore dei semiconduttori dicendosi pronto a importanti sostegni per triplicare le vendite entro il 2030. TSMC, Sony, Kioxia, Rapidus e altri i primi beneficiari del rinnovato spirito innovativo nipponico.

di pubblicata il , alle 09:41 nel canale Mercato
 

Il governo nipponico ha rivisto la sua strategia nel settore dei semiconduttori fissando un obiettivo molto ambizioso: triplicare le vendite di chip prodotti in casa portandole a oltre 15 trilioni di yen (108 miliardi di dollari) entro il 2030 rispetto al dato di circa 5 trilioni di yen del 2020.

I semiconduttori vengono posti al centro della politica economica del Giappone, come già Stati Uniti ed Europa. "Vari investimenti vengono svolti da società giapponesi legate ai chip, comprese quelle più piccole, e vorremmo sostenere questi investimenti", ha dichiarato il ​​​​ministro dell'economia Yasutoshi Nishimura. "Vogliamo garantire il budget necessario per sostenere questi sforzi".

La strategia al momento non dice come intende muoversi il Giappone nel sostegno economico a chi produce chip entro i suoi confini. Al momento lo Stato sta sostenendo l'investimento congiunto di Sony e TSMC in una nuova fabbrica di chip e la joint venture tra società locali nota come Rapidus Corporation, balzata all'onere delle cronache dopo l'accordo con IBM sulla tecnologia produttiva a 2 nanometri.

Il governo ha promesso un sostegno finanziario del valore di 330 miliardi di yen per Rapidus e fino a 476 miliardi di yen per il nuovo stabilimento di TSMC a Kumamoto, nel sud del Giappone. Il governo sta inoltre fornendo fino a 92,9 miliardi di yen in sussidi allo stabilimento di Kioxia a Mie, nel Giappone centrale.

Il governo si aspetta che i soli impegni di TSMC e Kioxia aumenteranno il prodotto interno lordo del Giappone di 4,2 trilioni di yen, creeranno circa 463.000 posti di lavoro e circa 760 miliardi di yen di entrate fiscali.

Come riportato da Bloomberg, il mese scorso il primo ministro Fumio Kishida ha incontrato i vertici dei maggiori produttori di chip per invogliarli a investire in Giappone. I produttori di chip si sono detti pronti a fare maggiori investimenti a seconda degli incentivi finanziari e della domanda. Da ricordare, in conclusione, l'annuncio di Micron di poche settimane fa per potenziare l'impianto di Hiroshima.

1 Commenti
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UtenteHD06 Giugno 2023, 16:33 #1
Beh, se riescono ad ottenere quello che dicono (con degli investimenti abbastanza importanti da parte Loro), i miei complimenti, massimo rispetto.
Aggiungo che anche la Francia ha investito circa la stesa cifra, come stanno facendo altri..

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