Il CEO di NVIDIA non si nasconde: produrre chip nelle fabbriche Intel è una possibilità

L'anno scorso il CEO di NVIDIA, Jen-Hsung Huang, aprì alla possibilità di produrre alcuni chip presso le fabbriche di Intel. Quell'intenzione è stata reiterata nelle scorse ore, come riporta Tom's Hardware USA, il che le conferisce un briciolo di concretezza in più.

Durante una sessione di domande e risposte in quel di Taipei, Huang ha ribadito che NVIDIA sta lavorando per diversificare la produzione di chip e ha recentemente ravvisato buoni risultati nella produzione di un chip di test con un futuro processo di produzione di Intel.

NVIDIA, ormai prossima alla capitalizzazione di 1000 miliardi, prevede un'impennata dei propri ricavi a 11 miliardi di dollari nei tre mesi in corso, quindi in molti si sono chiesti in che modo la società riuscirà a garantirsi un buon approvvigionamento di GPU a fronte della fortissima domanda di soluzioni per l'intelligenza artificiale.

Al momento NVIDIA produce le sue ultime soluzioni unicamente presso TSMC, ma in passato ha stretto accordi anche con Samsung (pensate alle GPU delle GeForce RTX 3000). "Sapete che produciamo anche con Samsung e siamo aperti alla produzione con Intel. Pat [Gelsinger] disse che stavamo valutando il processo produttivo e di recente abbiamo ricevuto i risultati del chip di test del loro processo di prossima generazione e sembrano buoni", ha detto Huang.

Quello che intuiamo dalle parole di Huang è che il chip di test non è basato su un progetto di NVIDIA, ma di Intel, comunque significativo per tratteggiare la bontà del processo produttivo. Nel caso in cui dovessimo sbagliarci, è importante sottolineare che Intel ha più volte dichiarato di avere nelle proprie fabbriche dei chip di test su processo Intel 3, ma allo stesso modo sta portando avanti la messa a punto dei processi futuri Intel 20A e 18A.

Come noto, Intel ha deciso di aprirsi con Intel Foundry Services (IFS) e la strategia IDM 2.0 alla produzione per conto terzi, quindi sta cercando di corteggiare potenziali clienti. In particolare, Intel punta sulle tensioni tra Stati Uniti e Cina e la difficile posizione di Taiwan per attrarre le società americane intenzionate a diversificare la filiera aprendosi alla produzione in loco.

TSMC, tuttavia, sta correndo ai ripari, con due impianti in Arizona per produrre a 4 e 3 nanometri, processi che però potrebbero essere inadeguati per le necessità di NVIDIA quando le Fab entreranno finalmente in funzione. Intel potrebbe rappresentare un approdo migliore visto che intende accelerare sul fronte di processi produttivi nei prossimi due anni.

Ricordiamo, infine, che Intel ha stretto un accordo con ARM per favorire la produzione dei SoC mobile con i propri processi produttivi. NVIDIA è impegnata nel settore ARM con le piattaforme per la robotica e l'automotive, oltre che con la CPU Grace per il settore HPC.

Insomma, l'apertura di Intel verso la produzione di architetture non x86, la sua esperienza nella validazione e test di chiplet (ne abbiamo parlato pochi giorni fa), la sua scala produttiva e la filiera geograficamente diversificata potrebbero essere utili agli scopi di NVIDIA. Da qui a dire che Intel produrrà le GPU di NVIDIA, per gaming o AI, però, ce ne passa.