Giappone, stretta sull'esportazione di tecnologia per produrre semiconduttori: c'è la Cina nel mirino

Dopo l'Olanda, anche il Giappone ha formalizzato le restrizioni all'esportazione di 23 tecnologie usate nella produzione di semiconduttori. Si completa lo scenario gradito a Washington, impegnata in una lotta per frenare l'evoluzione tecnologica cinese ma, soprattutto, l'uso di soluzioni occidentali da parte di Pechino per migliorare le proprie capacità militari.

"Stiamo adempiendo alla nostra responsabilità come nazione tecnologica di contribuire alla pace e alla stabilità internazionale", ha detto il ministro del Commercio giapponese, Yasutoshi Nishimura, durante una conferenza stampa.

Le nuove regole sulle esportazioni sancite dal Giappone dovrebbero entrare in vigore a luglio, e richiederanno ai produttori di macchinari e materiali per semiconduttori di ottenere l'autorizzazione prima di esportarli in qualsiasi parte del mondo. Ciò significa che l'acquisto di prodotti per la produzione di chip dal Giappone diventerà più difficile per tutti, non solo per la Cina. Un approccio che ricorda quello dei Paesi Bassi, anche se è chiaro quale sia l'intento di queste decisioni: frenare l'ascesa di Pechino senza nominare la Cina.

L'industria giapponese dei semiconduttori non è al livello di quella di Taiwan o Corea del Sud, ma il Giappone rimane un fornitore importante di macchinari produttivi, in particolare di sistemi litografici DUV per la produzione di semiconduttori fino a 10 nanometri. Canon e Nikon, meglio conosciute per le fotocamere, sono anche importanti produttori di macchinari litografici, dove le ottiche giocano un ruolo fondamentale.

Le restrizioni, che non rappresentano un divieto, oltre a comportare un problema per i produttori di chip cinesi potrebbero avere ripercussioni anche sulle realtà giapponesi. Secondo Reuters, Nikon prevede che la vendita di almeno due macchinari litografici della propria offerta sarà limitata dalle nuove regole con un impatto nell'ordine di decine / centinaia di milioni di dollari.