Cina: non ci servono le GPU americane, utilizzeremo i supercomputer per lo sviluppo dell'IA

Durante una recente conferenza svoltasi in Cina, alcuni dei maggiori esperti nello sviluppo dell'intelligenza artificiale hanno affermato che le GPU statunitensi non saranno necessarie per consentire all'industria cinese di concorrere nel settore dell'intelligenza artificale.
di Vittorio Rienzo pubblicata il 31 Luglio 2024, alle 17:18 nel canale MercatoAl China Computing Power Development Expert Seminar 2024, una conferenza organizzata da un assetto industriale cinese e un organismo di normazione statale, alcune figure di spicco del settore informatico hanno espresso l'intenzione di utilizzare i supercomputer al posto delle GPU per la realizzazione di modelli linguistici di grandi dimensioni.
La ragione è facilmente intuibile: le restrizioni imposte dal governo degli Stati Uniti hanno limitato lo sviluppo dell'intelligenza artificiale nel territorio cinese. Di conseguenza, l'industria informatica necessita di un'alternativa per rimanere al passo fino a quando i chip americani non saranno sostituiti da soluzioni domestiche equivalenti.
Zhang Yunquan, ricercatore presso l'istituto d'informatica dell'Accademia delle scienze cinese, ha definito i provvedimenti americani come misure per "soffocare" la concorrenza cinese. Tra queste vi è il divieto di vendita delle GPU di fascia alta, la cessazione della condivisione del codice sorgente per modelli di grandi dimensioni e l'interruzione della collaborazione ecologica.
Secondo Yunquan, quindi, l'unica soluzione per tamponare i limiti imposti dagli Stati Uniti è sfruttare gli oltre 20 anni di esperienza cinese nel settore dei supercomputer. Questi ultimi, infatti, sfrutterebbero chip ingegnerizzati in casa, il che garantisce una "protezione" dalle regolamentazioni imposte dagli USA.
Sarebbe questa la ragione per cui la Cina non condivide più i dati con TOP500, una classifica creata da Jack Dongarra che elenca i supercomputer più potenti al mondo. Secondo un articolo del The Global Times, la classifica "funge sempre più da strumento per il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti per monitorare i progressi, sanzionare e reprimere lo sviluppo dei supercomputer cinesi".
Secondo alcuni esperti, la Cina deterrebbe una potenza di calcolo maggiore rispetto a quella degli Stati Uniti. In effetti, nel 2022 le macchine cinesi incluse nella classifica erano 162 contro le 125 statunitensi. Alcune voci suggerivano che vi fossero persino due o tre elaboratori exascale in territorio cinese.
Difficile dire se effettivamente la Cina riuscirà a tenere il passo nel settore dell'intelligenza artificiale, ma è indubbio che l'industria informatica in oriente stia facendo passi da gigante. Non solo nel settore consumer: solo qualche giorno fa Loongson ha presentato la nuova CPU 3C6000 capace di competere con l'Intel Xeon Silver 4314.
34 Commenti
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«26.236 visualizzazioni 10 lug 2024
A pechino ho provato il robotaxi con la guida di livello L4 100% senza autista!
Com’e’ andata? Ve lo racconto in questo video!»
ChatGPT mi dice che:
«Certamente! Ecco un elenco delle città cinesi in cui sono presenti robotaxi:
Wuhan: La capitale della provincia di Hubei, nella Cina centrale, ha una flotta di robotaxi operativi dalle 9 alle 17 e percorrono al massimo 13 chilometri quadrati della zona a maggiore sviluppo economico e tecnologico12.
Chongqing: Nella città sud-occidentale di Chongqing, con circa 30 milioni di residenti, i robotaxi prenderanno i passeggeri dalle 9:30 alle 16:30 all’interno di un’area di 30 chilometri quadrati1.
Pechino (Beijing): In questa città, i robotaxi hanno ricevuto l’autorizzazione governativa a circolare su strada senza operatori di sicurezza umani345.»
Ma so che ci sono anche a Shanghai e che è finita la sperimentazione in una città di cui non ha presente il nome.
è certificato che SMIC è arrivata ai 7 nanometri secondo fonti occidentali che hanno misurato i Chip di Huawei.
I consumi possono essere un problema, i singoli soc/cpu vanno moltiplicati anche per centinaia di migliaia di volte. E la corsa si gioca anche su questo, a parita' di costi, la potenza e' maggiore. Significa che per avere gli stessi risultati, devi spendere di piu'.
Il punto è che comunque non bastano i supercomputer, che sono estremamente costosi e complessi. Ma occorrono soluzioni più semplici (e scalabili) per le aziende private che non possono permettersi dei supercomputer, come avviene in occidente.
L'ai è un settore strategico, non è solo chatgpt o gli assistenti dei telefoni.
Il punto è che comunque non bastano i supercomputer, che sono estremamente costosi e complessi. Ma occorrono soluzioni più semplici (e scalabili) per le aziende private che non possono permettersi dei supercomputer, come avviene in occidente.
La cina funziona diversamente da noi. Questo potrebbe essere un vantaggio in settori strategici.
https://www.youtube.com/watch?v=SXrgEFgJKAI
«26.236 visualizzazioni 10 lug 2024
A pechino ho provato il robotaxi con la guida di livello L4 100% senza autista!
Com’e’ andata? Ve lo racconto in questo video!»
ChatGPT mi dice che:
«Certamente! Ecco un elenco delle città cinesi in cui sono presenti robotaxi:
Wuhan: La capitale della provincia di Hubei, nella Cina centrale, ha una flotta di robotaxi operativi dalle 9 alle 17 e percorrono al massimo 13 chilometri quadrati della zona a maggiore sviluppo economico e tecnologico12.
Chongqing: Nella città sud-occidentale di Chongqing, con circa 30 milioni di residenti, i robotaxi prenderanno i passeggeri dalle 9:30 alle 16:30 all’interno di un’area di 30 chilometri quadrati1.
Pechino (Beijing): In questa città, i robotaxi hanno ricevuto l’autorizzazione governativa a circolare su strada senza operatori di sicurezza umani345.»
Ma so che ci sono anche a Shanghai e che è finita la sperimentazione in una città di cui non ha presente il nome.
Non sia mai che si creino dei posti di lavoro
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Dovremmo essere in un'era di condivisione, lo dicono anche le persone più ricche del mondo.... ma quelli non tanto ricchi non sono d'accordo.
I funghi atomici sono equi, almeno na cosa lo sarà, mi spiace che sarà l'inizio della fine.
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