Arduino pronta a crescere grazie a oltre 50 milioni di dollari di finanziamenti

Arduino pronta a crescere grazie a oltre 50 milioni di dollari di finanziamenti

Arduino, la società nata a Ivrea che realizza board a microcontrollore, ha incassato in pochi mesi finanziamenti per oltre 50 milioni di dollari. L'obiettivo è rafforzare l'espansione internazionale nel mondo enterprise e cloud.

di pubblicata il , alle 10:11 nel canale Mercato
Arduino
 

Piovono soldi su Arduino, la società nata a Ivrea che realizza board a microcontrollore per prototipazione industriale, hobbisti e scopi didattici. Nel giro di pochi mesi la società è riuscita ad attrarre 54 milioni di dollari di finanziamenti (serie B), con un round da 32 milioni a giugno e altri 22 milioni raccolti da poco.

L'ultimo investimento è stato guidato da CDP Venture Capital attraverso il nuovo fondo Large Ventures, insieme al fondo di investimento americano Anzu Partners, già presente nella prima fase del round. A loro si è aggiunto il partner tecnologico Arm, tramite una conversione di debito.

Large Ventures è un fondo di tipo generalista di Cassa Depositi e Prestiti che mira a sostenere la crescita di startup innovative "in fase matura", affinché aumentino dimensionamento per competere con le realtà di altri Paesi.

"Cdp Venture Capital è orgogliosa di sostenere il salto dimensionale di Arduino, eccellenza a livello mondiale nella democratizzazione di hardware e software open source", ha affermato Mario Branciforti, Responsabile del fondo Large Ventures di Cdp Venture Capital Sgr.

Il CEO di Arduino, Fabio Violante, ha spiegato che la società viene da un anno "di forte crescita in particolare negli Stati Uniti. Il nuovo finanziamento ci servirà per supportare la nostra espansione internazionale nel mondo enterprise e cloud. Vogliamo che Arduino sia la piattaforma end-to-end dell'IoT".

Arduino, seppur abbia sede legale in Svizzera, è fortemente radicata in Italia: conta 130 dipendenti a Torino, impegnati principalmente in ricerca e sviluppo, mentre alcune decine sono dislocati tra Malmo in Svezia, Lugano in Svizzera, e due centri a Chicago e Austin negli Stati Uniti. La produzione delle board avviene tra Ivrea e Biella.

L'ultimo round da 22 milioni di dollari sarà principalmente destinato a rafforzare la ricerca e sviluppo torinese, con l'obiettivo di innovare radicalmente sia le librerie software dedicate ad applicazioni professionali che le funzionalità aggiuntive nelle soluzioni Arduino Cloud for Enterprise. Inoltre, parte dei soldi andranno alla parte marketing e commerciale, al fine di velocizzare le tempistiche di arrivo dei prodotti sul mercato.

"Arduino ha fatto molta strada dalle sue umili origini, diventando un potente strumento industriale utilizzato da realtà all'avanguardia in tutto il mondo" ha commentato Massimo Banzi, cofondatore, presidente e CMO di Arduino. "Questo investimento è per noi non solo un onore, ma anche un'ulteriore conferma che la nostra formula originale si può applicare con successo in ambiti sempre nuovi".

3 Commenti
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supertigrotto08 Settembre 2023, 17:23 #1
È un ottimo microcontrollore,potrebbero lavorare su un consistente aumento di potenza.
!fazz08 Settembre 2023, 17:45 #2
Originariamente inviato da: supertigrotto
È un ottimo microcontrollore,potrebbero lavorare su un consistente aumento di potenza.


ottimo insomma, va giusto bene per imparare ed è ottimo per la scuola ma ha un ide pessimo, il sistema di programmazione è osceno,
l'astrazione dell'hardware non permette di capire come lavora un micro
zappy09 Settembre 2023, 16:29 #3
fa piacere che qualcosa di ideato e realizzato in italia abbia successo planetario

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