Apple e NVIDIA pronte ad investire in OpenAI

Al round di finanziamenti che OpenAI si sta preparando a ricevere, di cui vi abbiamo parlato ieri, potrebbe partecipare anche Apple con un'iniezione di capitali piuttosto importante. Al momento non sono noti dettagli ma, come il Wall Street Journal ha già indicato, questo giro di finanziamenti potrebbe portare il valore di OpenAI al di sopra dei 100 miliardi di dollari.

L'eventuale investimento di Apple in OpenAI rappresenterebbe un tassello della più ampia strategia per potenziare le proprie capacità di intelligenza artificiale. L'azienda di Cupertino ha infatti già annunciato l'integrazione di ChatGPT in Siri, prevista per le prossime versioni dei suoi sistemi operativi: iOS 18, iPadOS 18 e macOS Sequoia.

Integrazione che promette di modificare radicalmente l'interazione degli utenti con l'assistente virtuale della Mela, che potrà - una volta che gli utenti avranno prestato il loro consenso - fornire risposte generate da ChatGPT.

Più in generale l'investimento andrebbe visto come un modo per assicurarsi di poter mantenere l'accesso alla tecnologia di OpenAI nel corso del tempo, anche se in questo modo la Mela potrebbe avere qualche difficoltà in futuro a giocare un ruolo di partner neutrale con altre società di IA.

In ogni caso si tratterebbe di una mossa inconsueta per Apple, che normalmente non investe in startup. Nel corso degli anni gli investimenti della Mela si sono concentrati su partner produttivi, per assicurarsi la fornitura di componentistica per i suoi dispositivi.

Oltre ad Apple si fa anche il nome di NVIDIA tra i potenziali finanziatori di questo round. In questo caso una voce di corridoio, riportata da Bloomberg, indica che la società avrebbe valutato un'investimento di 100 milioni di dollari. NVIDIA al momento fornisce le infrastrutture necessarie per lo sviluppo e il funzionamento degli strumenti e dei servizi IA di OpenAI.

Se le indiscrezioni risultassero vere, avremmo Microsoft, Apple e NVIDIA tra gli investitori di OpenAI: in altri termini tutte e tre le aziende tecnologiche di maggior valore sul mercato andrebbero a supportare una startup (si può ancora chiamarla tale?) dedicata allo sviluppo dell'intelligenza artificiale.