Ampere Computing, il progettista delle CPU ARM per il cloud computing vuole quotarsi in Borsa

Ampere Computing, azienda che propone CPU ARM fino a 128 core per il settore del cloud computing, vuole trovare nuovi finanziamenti tramite una IPO. L'azienda ha depositato la documentazione necessaria alla SEC.
di Manolo De Agostini pubblicata il 13 Aprile 2022, alle 09:51 nel canale MercatoAmpere Computing
Ampere Computing, la realtà che progetta i microprocessori server basati su architettura ARM con l'obiettivo di sfidare Intel e AMD, vuole quotarsi in borsa. L'azienda ha avviato la trafila necessaria presso la SEC (U.S. Securities and Exchange Commission) per arrivare alla IPO (offerta pubblica d'acquisto). Al momento il numero di azioni emesse sul mercato e il range di prezzo non sono stati ancora determinati in attesa che la SEC scartabelli la documentazione presentata.
Ampere Computing è stata fondata nel 2017 dall'ex presidente di Intel Renee James ereditando quanto fatto da AppliedMicro Circuits con il progetto X-Gene 3. Alle spalle dell'azienda ci sono il fondo di private equity Carlyle Group ma anche Oracle.
Quest'ultima ha investito 46 milioni di dollari nel 2017, 40 milioni di dollari nel 2019 e ha replicato con la stessa cifra nel 2020. Nel marzo 2021 ha invece immesso 300 milioni di dollari, per un esborso totale di 426 milioni di dollari. Secondo recenti stime, Oracle potrebbe detenere una quota tra il 20 e il 50% di Ampere Computing.
I processori ARM stanno guadagnando sempre più consenso nel mondo cloud e, secondo recenti stime di TrendForce, entro il 2025 il 22% dei server potrebbe contenere un chip ARM. In passato aziende come Broadcom, Qualcomm e AMD hanno cercato di spingere l'architettura ARM in ambito server, raccogliendo solo insuccessi.
I tempi non erano maturi - e forse nemmeno le architetture di ARM - perché ad Ampere le cose stanno andando diversamente, o almeno sembrano procedere con minori ostacoli. L'ingresso in borsa alla ricerca di ulteriori capitali per finanziare lo sviluppo di nuove piattaforme segue l'accordo con Microsoft per l'integrazione delle CPU Ampere Altra nei datacenter Azure.
Ampere ci spiega perché le CPU Altra sono migliori delle soluzioni di Intel e AMD per il cloud
Le CPU di Ampere sono parte dell'offerta di Oracle dal 2020 e VMware ha aggiunto lo scorso anno il supporto ai chip Altra al suo hypervisor ESXi, sebbene in via sperimentale.
Ampere negli ultimi anni ha introdotto dapprima le CPU Altra fino a 80 core basate sul progetto Neoverse N1 a 64 bit di ARM per poi ampliare l'offerta con Altra Max, un nuovo modello con 128 core. Il mantra dell'azienda è quello di garantire prestazioni costanti e prevedibili rispetto alle proposte di Intel e AMD grazie a una frequenza di clock costante, indipendentemente dal numero di core.
Un "ideale" che rimarrà saldo anche in futuro, ma che per essere conseguito richiederà un cambiamento: Ampere rimpiazzerà Neoverse con dei core totalmente personalizzati, "full custom". Ciò avverrà grazie al core Siryn a 5 nanometri che, salvo ritardi, dovrebbe essere annunciato nel corso di quest'anno.
0 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDevi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".